sabato 21 gennaio 2012

Videomusic, gli anni '90 e Killing Joke-"Absolut Dissent" 2010

Me ne rendo perfettamente conto, i killing joke appartengono a quel genere di gruppi ormai noti anche alla mamma del maiale, nel senso che li conoscono un po' tutti...
Ricordo che da giovincello, avevo l'imbarazzante età di 15 anni, i killing joke erano solito palesarsi sul teleschermo di casa mia (con questo video qui) tramite il canale televisivo Videomusic che, al contrario della faziosa e giovanilistica fino al vomito Mtv, teneva molto all'acculturazione dei suoi giovani fruitori, provvedendoli con programmi e videoclips ben mirati. Nella mia mente è ancora vivo il ricordo di come Attilio Grilloni ci spiegasse I Virgin Prunes o c'introducesse ai nuovi gruppi punk, di come Jeff fosse totalmente informato su qualsiasi gruppo esistente al mondo, delle interviste intelligentissime di Clare Anne Matz, della simpatia mai banale del Cingoli... Tutte persone appassionate di musica ma anche decisamente qualificate per poterne parlare, donandoti degli stimoli che riuscivano a farti guardare oltre la musica, inserendola in un contesto sociale e storico. Ogni volta che spegnevi il televisore per andare a fare altro ti rendevi conto che avevi imparato anche qualcosa oltre che esserti messo a sentire della musica che, se ti fossi affidato a canali ben più ricchi e blasonati, non avresti mai ascoltato.
Poi è arrivato Cecchi Gori insieme a Red Ronnie e quel periodo è stato cancellato ma, alla fine della fiera, non mi riesce attribuire a queste due comunque ributtanti figure colpa alcuna: Videomusic muore ufficialmente nel momento preciso in cui la gente smette di appassionarsi alla musica ed inizia a viverla come un semplice sottofondo, come la colonna sonora delle loro storie d'amore fatte di plastica e di gesti che disegnano la routine, dei loro lavori sottopagati, dei loro desideri indotti...
La musica oggi non è più uno stimolo ma è solo merce di scambio perché, da un certo punto in poi, è risultato più conveniente produrre delle canzoni a basso costo ma dall'appeal irresistibile (un po' lo stesso principio che anima il capitalismo cinese e anche quello della Padania) piuttosto che in stimoli per creare della musica che facesse cultura, che segnasse un periodo. E fu così che la cultura ce la dovemmo iniziare a cercare nel sottosuolo, affogando tutti insieme in un calderone dal quale difficilmente si fuoriesce e cioè quello del considerarsi migliori poiché affiliati ad una realtà sconosciuta ai più (cioè la realtà di quelli a cui piace ascoltare musica, pensa te che élite stravagante...), facendoci diventare tutti molto più antipatici e sempre più compiaciuti del fatto di appartenere ad un gruppo chiuso...
Me ne rendo perfettamente conto, I killing joke appartengono a quel genere di gruppi ormai noti anche alla mamma del maiale, nel senso che li conoscono un po' tutti ma non posso fare a meno di non citarli su questo blog: se penso a quegli anni è il primo gruppo che mi viene in mente e a dire il vero non so neanche il perché, dato che il loro video con canzone annessa mi faceva anche cagare pesantemente. Sarà che poi dopo ho riscoperto i loro lavori precedenti al 94, innamorandomene completamente. Forse li avrei scoperti comunque ma mi piace pensare che senza videomusic non avrei mai avuto l'ardire di comprare a scatola chiusa il loro primo ed omonimo disco...
Absolut dissent è l'ultimo disco dei Killing Joke e loro, se non erro, non si son nemmeno scomodati a promuoverlo con un videoclip: oramai Mtv passa solo 10 video (i soliti per mesi e mesi) a rotazione e tutta una serie di programmi intenti ad insegnare a noi europei come diventare stupidi, ignoranti ed obesi come gli americani e a ridere di cose inutili e banali (si, a me "i soliti idioti" fa totalmente schifo!), se i killing joke facessero un video credo che lo si potrebbe trovare solo su youtube. Ecco che hanno deciso di andare in giro a suonarlo e basta, senza troppo proclami o pubblicità, riproponendosi dopo 4 anni di assenza semplicemente per quello che sono: un gruppo che ha segnato un'epoca e che ha influenzato quella successiva e non dei predicatori di aria fritta che per giustificare la loro presenza nel panorama musicale devono far finta di essere interessati ai bimbi africani poveri di 'sta minchia ( come fanno quegli evasori fiscali di merda degli u2)
  
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