sabato 30 luglio 2011

Der Weg Einer Freiheit- Agonie 2011

Mi son detto "Se continuo a postare dischi melensi, tragici, lenti e poco aggressivi poi la gente inizia a pensare che io sia ricchione" e questo a dire il vero non m'interessa un gran che poiché con l'affacciarsi di quest'estate ho deciso di rinunciare ad avere una sessualità e quindi del vostro parere me ne frega anche il giusto. Il reale problema è la bella stagione in sé e per sé, ben noto periodo d'amori frivoli, voi siete tutti giovani e ben vestiti e avete bisogno di ritmiche e grafiche che vi stimolino all'abbordaggio da balera, alla mossa pelvica sinuosa ed insidiosa sul dance floor, allo sguardo languido da bavoso perverso. Questo disco fa al caso vostro: black metal un pò ambient ( per limonare) un pò sparato a manetta ( per prestazioni sessuali ad alto rendimento), il tutto cantato in tedesco ( che fa tanto ventennio) ed una grafica atta a rappresentare una chiesa divelta, diroccata e sconsacrata ( che fa tanto dio maiale). Buone ferie teste cazzo

giovedì 21 luglio 2011

Echtra-Paragate 2011

Lo riconosco, sono una persona ridondante che va a picchiare sempre sui soliti argomenti e finisce sempre per abbracciare sempre i soliti contesti, pazienza tanto della vostra opinione non me ne frega un cazzo di niente e notando l'andamento delle visualizzazioni di questo blog direi che frega poco anche a voi della mia. Ad ogni modo eccomi qua ancora una volta, nel serio intento di rilanciare questo mio spazio, dove regna il disprezzo, la mancanza di filologico e il rifiuto della consecutio temporis ( e forse anche l'assenza di una conoscenza perlomeno elementare della lingua latina), a presentarvi questo disco prettamente commerciale e ruffiano: 2 canzoni ( canzoni?) di 23 minuti ciascuna , senza voci che non siano echi dall'oltretomba e senza suoni che non siano offese dirette alla vostra dignità d'esseri umani. Io fossi in voi un ascolto glielo darei, altrimenti continuate pure a pagare cifre spropositate per andare a vedere quella scamorza di Nada e auto-convincervi che è una bestia del rock. Mah

mercoledì 20 luglio 2011

Lettera aperta alla signora Nada la cantantessa

Cara Signora Cantantessa Nada,
una cosa che di recente mi ha molto provato, da un punto di vista intellettuale, è lo sdoganamento della sua persona, in quanto cantantessa, nel mondo dei giovani: da essere una cantantessa pop all'italiana alla pari con Gigliola Cinquetti e Wilma Goitch, oggi sembra quasi che lei, alle spalle, abbia un percorso musicale alquanto esimio, fatto di sperimentazione, ricerca ed eccessi scenici. Ma ciò, lo so, non è colpa sua, bensì la colpa è di chi, per lucro, interessi e viscidumi correlati, le riscrive un passato, esattamente come farebbero gli esperti d'immagine che lavorano per il premierone di questo paese, cercando di rilanciarla. Sento comunque, nonostante quanto prima enunciato, il bisogno di prendermela con lei poichè si offre e si lascia guidare in questo spettacolo tetro e privo di stimoli, al solo fine di riconquistare quella celebrità che lei perse nel febbraio del 1987 dopo quel sanremo che la vide uscire dalle scene "importanti" della musica leggera italiana.
Alla luce degli ultimi discorsi sentiti in giro mi verrebbe dunque da credere davvero che lei, signora Nada, sulla base dei suoi trascorsi che, a parte una sporadica collaborazione con un già decadente Massimo Zamboni ex-c.c.c.p./c.s.i., di esimio hanno ben poco,  possa essere interpretata davvero come una sorta di versione italiana di Iggy Pop o David Bowie. Tuttavia, se è vero ciò, perchè una persona dotata di senso e cognizione di causa dovrebbe perdere tempo a suonare quando ci sono tante mille altre attività migliori, come, per esempio, venire a rubare a casa sua signora Nada, piuttosto che sprecare tempo e soldi nell'applicarsi in  un' attività che, come mille altre in questo paese, vede l' affermarsi solo di cialtroni e millantatori come lei? E, soprattutto, com'è possibile che in questo paese la gente abbia la memoria così corta da non rendersi conto che lei, signora Nada, ha sempre fatto e continua fare della putrescente, fetida, orripilante, insostenibile, inconcepibile, insopportabile musica di merda? Fa molto bene lei, signora Nada, a fare quello che fa: dopo anni di silenzio si rifà viva( o farei meglio a dire: si rifà viva dopo una serie di esperimenti di rilancio andati a finire nel dimenticatoio in quanto insulsi?) con una formazione di giovani ( o farei meglio a dire giovanilistici?) musicisti ben vestiti a fiancheggiarla e cantare canzoni che non sanno di un cazzo ( come tutte quelle che ha cantato da inizio carriera ad oggi) . Sa qual'è il punto signora Nada? Il punto è che l' Itaglia è un paese vecchio che continua a sentirsi attaccato al passato in una maniera patologica e patetica, un paese che ha ancora bisogno di sentirsi dire le solite cose che si sente dire da cinquant'anni, e allora chi meglio di lei per dirle che cinquant'anni fa c'era davvero? Tanto non si illuda: anche se per fare la parte di quella che guarda avanti inizierà  i suoi concerti col suo nuovo repertorio, che in fondo è solo un'accozzaglia orrenda di riff banali e risentiti ( ma che sono originali proprio perchè per l'italiano medio la roba che in Inghilterra andava 40 anni fa, oggi, nel 2011, resta completamente sconosciuta) ed una voce buttata lì come un calcio nelle palle, alla fine la gente vorrà sentire quelle due o tre canzonette di merda per le quali lei è, è stata e, son convinto, continuerà ad essere famosa e a lei questo, me lo lasci dire, va più che bene. Si vergogni

giovedì 14 luglio 2011

UNA SERA AL CINEMATOGRAFO: Ho ammazzato Berlusconi 2008

Matteo è un uomo mediocre dotato di una laurea che gli ha permesso di far carriera e comprarsi una casa di quelle grosse con tutti gli accessori necessari agli arricchiti come lui  per generarsi una una vita agiata e senza rotture di coglioni.  Ma tutte le cose belle finiscono e, al solo fine di distruggere tutto ciò che aveva costruito fino a quel momento, Matteo, si sposa con la classica rompicoglioni radical chic di sinistra che, mentre lui è a praticare truffe ai danni dello stato impiegando sudore e fatica, sta tutto il giorno a casa con le sue amiche a parlare di quanto faccia schifo Berlusconi, di quanto sia figo e bello essere di sinistra e di quanto sia eccezionale andarsene in giro con le birkenstock al solo fine di diffondere nell'etere il fetore dei propri piedi. La situazione degenera definitivamente il giorno dopo le elezioni politiche del 2001 dove lei lo accusa di aver votato Berlusconi. I due litigano e lei decide di andarsene di casa ma, la povera tapina, appena imboccata l'uscita dalla lussuosa villa viene travolta dall'alettone di un aereo che la uccide all'istante ( non sto scherzando). Matteo assiste alla scena e, sconvolto, prende la macchina e decide di andarsene a puttane. Durante il tragitto però investe un uomo che si rivela essere Berlusconi. Lo stolido laureato se lo carica in macchina e, una volta giunto a casa, lo rinchiude in ghiacciaia dando vita, così, ad una serie di scenette comiche, inutili ed imbarazzanti che culmineranno giustamente con il suicidio del protagonista.
Gianluca Rossi e Daniele Giometto firmano in due un film che poteva essere concepito tranquillamente da un solo deficiente: la fotografia sembra essere stata presa in prestito da quella di un film scheisse tedesco, i dialoghi come i monologhi sono un concentrato imbarazzante di banalità sugli stereotipi di destra e sinistra italiane e la trama fa veramente pena tanto non riesce a sfruttare le possibilità di un soggetto intrigante: sarebbe stato meglio un finale con sesso omosessuale/necrofilo tra il protagonista ed il feretro del premier con tanto di necrofagia a chiudere le danze, ma purtroppo siamo in Italia e, ormai lo si sa, tali copioni vengon scritti nei paesi dove il Q.I. supera gli 80...

domenica 10 luglio 2011

Mastro pizzaiuolo

Il signor Gino è l'autorità pizzaiuola di questo luogo privo di prospettive e soddisfazioni. Egli è un uomo basso, fuori forma e con i baffi da maniaco ( si, è un pò il mio idolo) ed è sposato con una donna che credo non gli piaccia e ho come il sentore che non gli sia mai piaciuta, ma d'altra parte il signor Gino non si lamenta poichè anch'egli non è che sia un bell'uomo ma, anzi, è proprio una persona orribile (si, è un pò il mio idolo).
La pizzeria del signor Gino è un luogo squallido e privo di addobbi dove la parola d'ordine è malessere: non ci si può metter seduti, si devono fare delle code lunghissime poichè il signor Gino è molto lento ed è frequentato solo ed esclusivamente da persone fetide e prive di spessore che il signor Gino redarguisce e minaccia, forte della sua pala da pizzaiuolo e del suo carattere di merda (si, è un pò il mio idolo). Una volta un tizio, che stranamente pareva essere una persona normale, entrò da Gino e, dopo due ore di fila insensata, provò a chiedere una pizza margherita, subito il signor Gino puntò contro il malcapitato la sua pala e tosto lo apostrofò: "qui si fa solo cecina e pizza alla pisana e lo sai perchè?"
"No" rispose impaurito l'uomo normale
""perchè 'un voglio che vì c'entrino i froci 'ome te! 'Ntesi?" (si, è un pò il mio idolo)
"si, si, me ne vado subito"
ed il poverello fu costretto ad uscire dalla pizzeria con la pancia vuota e gli occhi pieni di paura...
Credo che il signor Gino abiti direttamente nella sua pizzeria poiché non l'ho mai visto in un posto diverso da quell'esercizio di merda e a prova di ciò vi è il fatto che a qualsiasi ora si passi da lì si può trovare sempre il signor Gino davanti al forno ad amministrare la cottura di pizze dal sapore orrendo e cecine dalla masticabilità ( non che digeribilità) altamente discutibili, solo che passate le dieci di sera se ci si azzarda a chiedergli qualcosa da mangiare subito risponde:
" 'un lo vedi 'un c'ho più voglia di fa 'na sega vatti a fa fà cucinà da quella maiala di tu mà, finocchio di merda!"
(si, è un pò il mio idolo)

giovedì 7 luglio 2011

October Falls- Marras 2005

L'estate, lo si sa, è stagione assai volgare ed è totalmente inutile tentare di negarlo. Il disimpegno e la dabbenaggine trionfano sotto le palme situate nei lungo-mare di posti orrendi, quei posti che d'inverno contano 100 abitanti e d'estate 1000000 (fateci caso, tutte le località di mare si assomigliano fra loro in un modo inquietante). Ed è così che, tra ascelle pezzate, piedi infraditati e facce di merda, vado a proporvi questo disco: 32 minutini e rotti secondini ( neanche tanto impegnativo quindi) di chitarrine acustiche,  strumenti atavici ed irrazionali, folk da seduta spiritica e tanto, tantissimo inverno.  Nella speranza che questa stagione di merda termini il prima possibile

Le avventurone di Mec-Gaive: La piaga dei froci

Nella tranquilla contea, tranquilla nel senso di particolarmente pallosa e rotta nel culo, di Senfrensisco (LI?) la vita procede lemme lemme ed il tasso di suicidi aggiunge due punti percentuali ogni anno. La novità arriva presto ma nel modo sbagliato:  si diffonde la notizia che una lobby gay-comunista sta per costruire nella contea un campeggio per sole persone differentemente sessuate ( cioè froci). A niente servono le proteste dei sani cittadini, dei preti e della comunità islamica ( quest'ultimi però non arriveranno nemmeno ad un quarto del telefilm poichè vengono linciati dai sani cittadini e dai preti durante le manifestazioni anti-campeggio, ovviamente e giustamente per motivi razziali) e l'infausto ritrovo per bucaioli irredenti viene edificato con conseguente invasione di massa della contea di Senfrensisco (LI?) da parte di fru-frù e piglianculi. Come è ovvio che sia, la piaga frocia infetta anche i cittadini della tranquilla Senfrensisco (LI?) e molti di loro, ormai assunta la malattia, iniziano a vestirsi da donna e a parlare tutto il giorno di vestiti alla moda e di rimedi contro le rughe. La goccia che fa traboccare il vaso è la nascita di un paio di gemelli siamesi attaccati per il cazzo e per il culo ( punizione divina per aver generato una seconda sodoma e gomorra?). I pochi cittadini ancora non infetti dal morbo ricchione cercano in un primo momento  di contattare la casa bianca per soccorsi, ma questa, oramai troppo indebolita dal buonismo e dal pressapochismo di certi ambienti democratici, non fa altro che invitare la popolazione alla calma e ad evitare certi atteggiamenti medioevali riguardo l'omosessualità. Per fortuna, e per puro caso, Mec-Gaive si trova a passare per la contea di Sanfrensisco (LI?) e, dopo aver terribilmente mutilato con il semplice utilizzo di un incarto per caramelle e di 4 giornalini di donne nude una coppia di giovani omosessuali che avevano cercato di costringerlo in un threesome, capisce subito la situa e si mette subito alla ricerca del fulcro di provenienza  della malattia e riesce, grazie ad copertone usato, una foto di Aldo busi e un DvD di "Priscilla-la regina del deserto", a costruire un rilevatore di calderoni propagatori di frociaggine, riuscendo così a trovare il campeggio maledetto.  Mec-Gaive cosparge il luogo di benzina e tosto gli da fuoco: i froci che avevano attaccato la malattia ai cittadini di Senfrensisco (LI?) muoiono bruciati e, come per incanto, gli infetti tornano alla normalità andando a riabbracciare le loro famiglie... Nell'ultima scena troviamo Mec-Gaive che se ne va da Senfrensisco (LI?) accompagnandosi con due trans, tra i festeggiamenti della folla un bimbo grida:
" Ma non è da froci andare coi trans?"
Mec-Gaive si gira di scatto e fa : "No!"
il bimbo: "E perchè?"
Mec Gaive:"perchè hanno le puppe!"
il bimbo: "Ho capito, però c'hanno anche il cazzo"
Mec-Gaive: "Piccolo mio, basta usare un pò di fantasia e pensare che è solo un clitoride un pò più sviluppato"
il Bimbo "Scusi signor Mec-Gaive, ma lei sta cercando di sviare la domanda: un cazzo è un cazzo e un clitoride è un clitoride, son due cose diverse!"
Mec-Gaive lo fredda con un colpo di pistola alla fronte
la cittadanza scoppia in una risata liberatoria!

mercoledì 6 luglio 2011

Cantico dei poveri stronzi

La signora pedante mi guarda e mi sfida: "mi scusi commesso, ma questa crema anticellulite ha una data di scadenza?"
"Cara signora" rispondo io "a questo mondo anche la felicità ha una data di scadenza, figuriamoci le creme anticellulite" tosto s'intromette nella conversazione un uomo malvestito che sprezzante mi fa:
"la felicità è la droga degli scemi, e tu mi sa che rappresenti bene la categoria con queste frasi idiote"
"E lei cosa mi rappresenta caro signore? Il sindacato degli stronzi?"
Il signore malvestito pare non accettare il mio invito ad andare a farsi fottere e prontamente mi affonda un destro alla mandibola.
Cado.
Ma non crollo.
Mi rialzo
e dopo essermi rialzato di scatto gli mollo un uno due allo stomaco e al mento. Lui barcolla, sembra perdere l'equilibrio ma rimane in piedi e, raccolte le ultime forze, mi applica una scarica di cazzotti che nemmeno in un videogioco picchiatutto s'era vista una violenza così inaudita.
Come ha potuto battermi se ero io quello vestito meglio?
Vabbè
Ormai son disteso al suolo, sconfitto. Il signore malvestito mi afferra per il colletto e mi trascina di fronte alla titolare. Prima di svenire odo il signore esporre le ragioni che lo hanno portato a dover prendere delle contromisure nei confronti della mia persona, riesco a sentire e a ricordare solo "nazional-socialismo, Christian Dior, aperitivi..."... vestirsi bene causa sempre dei malintesi
Al mio risveglio mi trovo sdraiato su di un lettino da psicanalista e al mio fianco c'è un tipo che, col suo blocchetto alla mano e il suo sguardo da stronzo, pare essere, per l'appunto, uno psicanalista:
"Come mai è così scontroso con la gente? Dica la verità, lei non ha la ragazzina?"
"Di tutte le cose che mi mancano, la ragazzina è l'ultima"
"devo quindi dedurre che a lei mancano anche le palle? E' questa sua mancanza che le impossibilita di avere la ragazzina?"
"Il problema signor dottore psicanalista è che molte donne a questo mondo non capiscono un cazzo come, per esempio sua madre, che, se avesse capito qualcosa più che un cazzo, magari avrebbe evitato di mettere al mondo uno stronzo come lei"
"Lo vede? Lei è aggressivo, offensivo ed evidentemente sprovvisto di ragazzina!"
" Si vabbè, ma quindi? che ci faccio qui? dove sono?"
" lei fa parte del programma di recupero per uomini sopra i trent'anni che non hanno la ragazzina! E' stato inviato qui dalla sua titolare poichè il suo nervosismo sul posto di lavoro era diventata una cosa insostenibile per lei da gestire!!!"
"Mi scusi eh, ma è stato quello stronzo ad alzare le mani per primo!"
"Si, è vero però lui ha la ragazzina e poi lei sconta il fatto di aver provocato in primo luogo e poi di aver reagito in secondo."
"No guardi, a dire il vero è stato il primo anche a provocare, si è inserito in una conversazione che stavo avendo con una signora al puro fine di offendermi!"
"Uffff... cristo che palle! Senta il discorso è solo uno: lui ha la ragazzina e lei no, quindi qua ci mandano lei! Ha afferrato il concetto o le devo fare anche un disegno?"
"Beh, no... però mi dica, cosa prevede questo programma?"
"Niente di che, semplicemente: 1 ora di preghiera la mattina per mondare l'animo dall'onanismo praticato sino ad ora, 4 ore di lezione di arte della conquista con Vittorio Sgarbi, pausa pranzo, due ore di preghiera per mondare l'animo dall'onanismo praticati sino ad ora, tre ore di palestra per ottenere la giusta forma fisica, pausa cena, riunione di autocoscienza per ricordarsi l'uno l'altro quanto un uomo faccia schifo da single e poi a letto con le mani legate per evitare un eccesso d'onanismo da mondare..."
" Una vita così mi condurrebbe dritto dritto nella braccia del suicidio"
"Ed è quello che vogliamo...."
La porta dello studio si apre e due infermieri mi vengono incontro afferrandomi. Provo un pò a fare resistenza mentre mi conducono alla cella, anche se ormai davanti ai miei occhi passano già i titoli di coda.

Chi di solitudine
visse
la morte accettò
con gioia
poichè di vita
fu tra gli unici
a coglierne
il lato oscuro
e rivelarne
falsità
e contraddizioni
fatto non fui per misurarmi coi vincenti
ma per descriverne, nella disgrazia,
il fallimento
e per cogliere
da morto
la giusta paga
per la disperazione
che in vita
mi fece da duce

martedì 5 luglio 2011

Le avventurone di Mec-Gaive: Islam? No, grazie!

In una simpatica cittadina del Uaioming (LU?), piccola ma ben rifornita di facce di merda, uno prete-palazzinaro-strozzino tassa e sconquassa la piccola comunità islamica distruggendo le loro abitazioni e facendoci costruire sopra dei cessi per boyscouts e richiedendo il pizzo ai kebabbari inviando dei chirichetti palestratissimi e arroganti, ma visibilmente froci, a riscuotere. Il prete bivacca, si sollazza e si strafoga a spese degli islamici, ma uno sparuto gruppo di giovani appartenenti a quella minoranza di merda s'indigna e si stufa dei modi arroganti e furfanteschi del prete, decidendo così di formare un gruppo terroristico atto a infieriere sulla vita del prelato conducendola poi alla sunset boulevard del potere.
Gli atti eversivi del gruppo di giovani ed intraprendenti svantaggiati hanno inizio e c'è da affermare che ne combinano di cotte e di crude: acquasantiere divelte, cristi bruciati e soldi delle offerte trafugati. Il prete pare essere nella merda più buia, fino a quando, ad un certo punto, si ricorda del suo vecchio compagno di bagordi ai tempi del Collegggg: Mec-Gaive!
Mec-Gaive arriva  , scruta la situa, spia i vari gruppetti di giovani islamici presenti nella simpatica cittadina del Uaioming(LU)  e individua in esattamente 25 seconds gli appartenenti al fantomatico gruppo eversivo. Al che Mec-Gaive s'incazza come una jena e, grazie all'utilizzo di un accendino scarico, una copia della bibbia autografata da Don Mazzi e un santino di padre pio, costruisce un bazooka a devastazione nucleare che, tosto, una volta beccati i poveri boys in giro per la via, punta addosso a questi:
"Vedete sporchi ciabattari che non siete altro, io comprendo e capisco le ragioni che vi portano a protestare contro l'esimio mio ex compagno di Collegggg e posso anche dirvi che mi trovate d'accordo su molti punti della protesta: l' America è il paese della democrazia, il paese della libertà senza se e senza ma, il paese della tolleranza e del rispetto per chi è diverso, tutte cose che comunque non vi spettano poichè siete tutti degli immigrati di merda" Mec-Gaive si pronuncia così prima di scaricare addosso alla piccola organizzazione terroristica un quantitativo di radiazioni che a confronto Tchernobyl era una scurreggina di bebè. La pace ritorna nel piccolo paesino del Uaioming (LU?).

sabato 2 luglio 2011

Murmuüre-Murmuüre 2010

Di recente son giunto alla conclusione che nascere in Francia deve far girare il cazzo da morire: Austrasian goat, Peste Noire, Alcest, Yrsel... tutta gente francese, tutta gente a cui girano palesemente le palle. A questa lista possiamo tranquillamente aggiungere i Murmuure che poi non sono i ma bensì il, poichè è uno solo che non so come si chiama ma nemmeno m'interessa. Tendenzialmente questo disco viene definito black metal, in realta non lo è o, perlomeno, è anche quello. Un misto tra elettroniche maliarde anche se cupe, Droni avvolgenti per quanto fastidiosi e per, l'appunto, il black metal, qui evocato al solo fine di creare atmosfere malsane, malevole, maleodoranti. Diceva bene quel mio amico che aveva studiato alle scuole importanti: "la musica di genere è morta" e così anche, speriamo, quella cagna di vostra madre ( so che non c'entra una sega ma oggi mi son svegliato col culo rigirato, ma parecchio anche...)

venerdì 1 luglio 2011

Le avventurone di Mec-Gaive: Scontro tra negri

Mec-gaive s'introduce, sentendo la forte necessità di devastare il concetto di tolleranza razziale, in una scuola "speciale" per giovani negri ( quelle scuole dove t'insegnano a suonare i bonghi, trattare male le donne negre e a ballare balli con mosse sinuose che simulano il coito) nel lower east side di Uisconsi (PI?) con l'intento di fomentare due bande avverse  di ragazzi ( negri) verso lo scontro fisico ed armato, facendoli eliminare tra loro e arrestando i sopravvissuti. Purtroppo la stessa idea era venuta al professor Gerry Mario Happyness, docente di educazione alle camere a gas presso tale istituto, che , stufo dei continui sfottò degli studenti-scimmia, decide di sfruttare l'idea del geniale Mec-Gaive e di piazzare una bomba al tritolo farcito in una macchina parcheggiata proprio nel luogo stabilito per la colluttazione tra le due tribù di stolidi adolescenti negroidi. Mec-Gaive, ovviamente, non può permettere che un sudicio e terronissimo insegnante di provincia raccolga tutto il merito per l'eliminazione di cotanti negri e,  proprio mentre il malvagio Gerry Mario Happyness sta per far scattare l'ordigno e le due ghenghe di persone giovani e diversamente colorate stanno per falcidiarsi reciprocamente a colpi di pistola e nocchini dati con l'effetto, sventa il vile attentato prendendosi a manrovesci e gollettoni  con il dinamitardo insegnante che, alla fine, caracolla al suolo e muore con una spranga piantata nel culo. Nelle ultime agghiaccianti scene si denota l'arrivo dei genitori negri dei ragazzi negri che, dopo averli ricoperti di storcioni e frontini, li ammuniscono e li rimproverano (alla fine, anche se negri, son sempre dei ragazzi). Struggente la scena finale in cui una madre indica al figlio Mec-Gaive dicendogli: "Vedi ragazzo mio, quello è un vero uomo"
E il figlio chiede: "Perchè è coraggioso?"
e la madre risponde "No, perchè non è negro"