giovedì 28 giugno 2012

La semifinalo

Mi trascinavo, mesto e gongolone, per le strade che convergono per il loculo ove pratico il mestiere di magazziniere. Avevo dormito solo 5 ore ed il mio fiato era affannato e pesante: mangiare gli avanzi di una frittata alle cipolle in qualità di colazione non è sempre cosa buona e giusta. La disperazione era dipinta nei miei occhi di fronte all'intera giornata ancora da sfidare. Ad un tratto, tuttavia, scorsi da un'impalcatura posta di fronte ad un palazzo di antiche origini una coppia di muratori che chiacchieravano animatamente e, conscio dell'immane mole di cazzate che stavano proferendo e dell'anticipo che avevo sull'orario di apertura del loculo ove pratico il mestiere di magazziniere, decisi di avvicinarmi a loro senza farmi vedere. Il dialogo che segue dimostra che evidentemente non mi stavo sbagliando e quella piccola frazione di tempo che avevo dedicato loro non era di sicuro andata sprecata:
"Giovà ma stasera tu te la guardi la nazionala?"
"ecchiaro che si che me la guardo, speriamo che ci vinciamo accidenti a questi tetteschi porchi basstardi!"
"eh speriamo che quel necro di Balotello ci fa un gol ugualo ugualo a quello che ci ha fatto all'Irlandia! Tutto con la arrovesciata improvvisa a stupire l'avversario porco bastardo!"
"Io ci spero che ci vinciamo così almeno ci andiamo in finala e ci giochiamo la coppa europa co quei froci degli spagnesi, così ci dimostriamo all'europa tutta che siamo noi quelli più meglio. Noi abbiamo inventato il gioco pallone, gli spagnesi devono tornare a farsi spingere le corna nel culo dai tori!"
"W Itaglia!"
"W Cassano!!!"
"a me cassano ci sta un poco sulle palle!!!"
"ma esso è uno de noi, ci stanno puro sul cazzo i froci!"
"Dici ggiusto Michè!"
"E ce lo so, accidenti ai porchi bastardi spagnoli: ci hanno fatto piangere le lacrime amare quando il barcellona ha eliminato il milàn dalla coppa campione!"
"Dici ggiusto Giovà!"
"E ce lo so, poi speriamo anche che ci vinciamo contro i tetteschi che così almeno la Merke si prende lo spavento e ci cancella lo SPRED, io mi so' rotto 'u cazz de questa crisi!"
"eh a chi lo dici? Se ci cancellano la crisi ci possiamo tornare con le puttane tutte le sere. Mò me tocca puro scopà con la mugliera mia medesima una volta la settimana"
"A me mia moglie ci ha scassato 'o cazzo, io preferisco scopà co'mia figlia! E' più giovane  e resistente, ce la posso scopare quando me và!"
"ma quale? Quella di tredici o quella di vent'anni?"
"Quella di tredici, la più grande ha studiato e me fa la resistenza"
"eh pur'io ho provato a scopà mia figlia l'altro giorno!"
"e non c'hai scopato alla fine?"
"Signornò!"
" e perché?"
"Perché, mentre ce lo stavo infilando in corpo, poi me so ricordato che tengo solo un figlio maschio!"
"aahahahahahahahahahahahahah"
"ahahahahahahahaahhahaahahah"

IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA IL MATTINO HA L' ORO IN BOCCA
                                                               FINE
Dedicata a quel sarchiapone di Balotelli, che stasera ci faccia 'u gol della vittoria contro l'infame nemico alemanno:









giovedì 21 giugno 2012

perversion is spreading: le scimmie cazzute del Bengala 3pt

Non vi erano voli economici per il Bengala quindi dovetti fingermi missionario e partire con un improbabile aereo russo, risalente ai tempi del benemerito baffone Stalin, insieme ad una manica di baciapile intenti a salvare il mondo dalla minaccia del demonio del buonsenso e dalle streghe della ragionevolezza. Il viaggio con loro fu abbastanza imbarazzante poiché essi erano dediti alla continua preghiera ed al martoriarsi le parti intime con rami d'ulivo. Non potei non astenermi da questi pratica, poiché avevo un ruolo da sostenere, e mi toccò flagellarmi gli attributi insieme a tutti gli altri sfegatati di cristo. Al termine del viaggio sentii quasi di aver raggiunto, tramite la pratica dell'auto-flagellazione, infine l'espiazione e, per non perdere l'esercizio, tagliai la gola ad uno dei miei beghini compagni di viaggio, dentro al cesso dell'aeroporto. Da lì iniziai a cercarmi una guida per farmi condurre nella foresta ove le stronzissime scimmiette hanno albergo.
All'inizio fu un po' difficile reperirne poiché, quando mostravo la cartina indicando la famigerata foresta, tutti fuggivano con le mani davanti alle chiappe ma alla fine ne trovai una: un vecchio sdentato che parlava uno stentato inglese
"ah ok, you want go to  forest of  monkey that fuck ass, promise i take you to forest of monkey that fuck ass, are you gay sir?"
"No"
"and why want go to forest of monkey that fuck ass?"
"No"
"What?"
"No"
"What no?"
"No"
ok, lo ammetto non ho mai imparato l'inglese e, in vita mia, mi han sempre insegnato che se a qualsiasi domanda rispondi sempre con un no secco e deciso alla fine ti trovi sempre bene. Comunque sia, l'insistenza dell'orribile creatura del terzo mondo, iniziava a scocciarmi; ormai aveva detto ok, cosa aveva da insistere? Lo afferrai per la maglietta, lorda di sughi fetidi, cingendogli la gola in un ultimo letale abbraccio: roba forte. Essendo egli vecchio e, oltretutto malnutrito, non durò molto tra le mie mani. Ciò attirò la folla che, accortasi del misfatto, non tardò ad afferrarmi e condurmi alla prima stazione di polizia nei paraggi.
Ma dimmi te se anche questi popoli di sottosviluppati devono avere un forte senso delle istituzioni...
venni arrestato
processato
condannato alla pena capitale
quindi tradotto in un carcere disumano a prova di comfort.
Negli ultimi giorni che mi rimanevano da vivere, prima che la fucilazione avesse luogo, la mia mente si abbandonò a continue elucubrazioni:
Perché ero finito laggiù?
Perché mi facevo dei problemi dove i problemi non erano?
Ma poi, che cazzo me ne fregava delle scimmiette cazzute del Bengala?
Durante il mio periodo di detenzione pensai a tutto questo, riuscendo ad arrivare a nessuna conclusione accettabile a parte realizzare quanto fossi veramente una persona povera di pensiero.
Poi il mio stato, il mio amato stato, denominato itaglia una mattina si svegliò decretando che ero imputato di due omicidi: una psicologa transessuale ed un missionario coi coglioni tumefatti. I diplomatici italici iniziarono le trattative per riavermi in patria e processarmi in quanto pluriomicida. All'inizio il governo del Bengala fece un po' il difficile ma poi, considerato che aveva bisogno di un prestito da parte del FMI, decise di rilasciarmi in mani itagliane. Il governo nazionale, essendo in periodo pre-elettorale, aveva bisogno di dimostrare che aveva il pugno di ferro coi delinquenti come me e fu solo per quello che si dilettò con decisione per farmi tornare nelle patrie galere.
Il mio processo iniziò
La maggioranza al governo perse le elezioni durante lo svolgimento del processo
il mio caso venne dimenticato
e magicamente, grazie alla legge sulla prescrizione breve, tutto finì in un nulla di fatto
a nulla servirono le proteste delle associazioni g.l.b.t.q. e di quelle cattoliche (per la prima volta unite sotto un'unica bandiera)
Venni rilasciato
Mi sentivo una scimmietta cazzuta del Bengala mentre uscivo dal carcere, una scimmietta cazzuta che aveva appena finito di pestare il suo membro, sempre eretto, tra due glutei
un gluteo chiamato legge
un gluteo chiamato giustizia
e scimmie cazzute del Bengala siamo un po' tutti in questo paese denominato itaglia: tutti presi nel raggirarci l'uno con l'altro e poi, raggira raggira in questa infinita (rag)girandola, il primo che scopre il fondo schiena paga per tutti, giustificando la stronzaggine altrui e ponendo un altro tassello nella torre di babilonia del "non poteva andare altrimenti"
E se credevate che la perversione in questo racconto fossero le scimmiette del Bengala, la psicologa transessuale, i missionari coi coglioni straziati o il fatto che un barbone del terzo mondo sappia parlare l'inglese meglio di un itagliano di merda, vi sbagliate di grosso: l'unica perversione in questo racconto è la legge itagliana, e mi dispiace che abbiate dovuto leggere tre post ripieni di stronzate per giungere a questa amara conclusione...

martedì 19 giugno 2012

perversion is spreading: Le scimmie cazzute del bengala pt2


La psicologa fu molto spietata nei miei confronti
"dica la verità, a lei piacciono gli uomini"
"mah no, in genere non mi piace nessuno"
"non finga di essere asessuato, lei è sempre giovane!"
"no, le giuro, non mi piace niente e nessuno"
"vede, lei può mentire a sé stesso ma sicuramente non a me: la sua pulsione omosessuale si manifesta nelle scimmiette cazzute del Bengala che rincorrono l'oggetto del suo desiderio che però lei al contempo  odia proprio perché rifiuta la sua natura, la natura di farselo abboccare nel baugigi dai maschi nerboruti"
"ma non dica idiozie! Io non ho mica detto che le scimmiette rincorrono solo gli uomini!"
"Mi spiace ma la mia teoria su di lei è troppo ben esposta per essere intaccata da questa sua obiezione"
"ma sta scherzando?"
"assolutamente no!"
"Guardi, non mi costringa ad essere triviale e di basso linguaggio!"
"cosa intende dire?"
"che, essendo lei una femmina, glielo posso dimostrare seduta stante che sono un vero maschio italico!"
"Lo vede che è gay?"
"Eh? perché?!?!"
"Perché io ho il cazzo!"
"Ma come!?!?!"
"Suvvia, sia moderno! Ormai lo sanno anche i muri che sotto a una gonnella il pene è più libero ed areato!"
"Io non ci voglio credere!"
"Insomma, eravamo rimasti che mi voleva dimostrare una cosuccia..."
"ma siamo impazziti? A me non piacciono gli uomini!"
"vediamo, si spogli... questa potrebbe essere la prova del nove!"
"Ma non se ne parla neppure!"
"preferisce invitarmi a cena prima, fare due chiacchiere in confidenza?"
"ma nooooo, ma lei ha tirato fuori questa teoria solo per portarmi a letto?"
"Parlandoci chiaro?"
"si!"
"ovviamente si! In fondo cosa c'è di male se una persona approfitta della sua posizione per plagiare i propri utenti e portarseli a letto? Questo paese è troppo drogato dalla morale cattolica perché noi omosessuali si possa praticare il sesso in libertà"
"son d'accordo, ma quello che lei sta facendo è illegale!"
"illegale è una parola che mi fa eccitare!"
Il/la psicologo/a si alzò di scatto e notai che dalla stoffa della minigonna si affacciava, prepotente, un pene in vistosa erezione. Mi saltò addosso ma lo/la allontanai con uno schiaffo
"non si permetta!" feci io stizzito
"Ummmmm come sei virile! Picchiami ancora!" e mi si rituffò addosso
Vi fu della colluttazione
ci spintonammo e ci azzuffammo
lui/lei riuscì a limonarmi un orecchio durante la tenzone
ma poi una spinta
una spinta un po' più forte
e adesso il/la psicologo/a giaceva al suolo
dal cervelletto fioriva un torrente in piena
il coloro suo era il rosso
e l'odore era quello della morte
dolciastro e stucchevole
L'avevo ucciso/a piantandogli il cranio nello spigolo della scrivania
anni passati a studiare per una morte da imbecille
che lavoro di merda lo psicologo
Avrei subito un brutto processo e, non avendo testimoni, sarei stato quasi sicuramente accusato e condannato. Magari il capo d'accusa sarebbe stato "delitto passionale". Non lo avrei sopportato: difendermi dalle accuse di omicidio intenzionale e anche di omosessualità sarebbe stata una cosa scomoda. Dovevo fuggire ma fuggire dove? Scappare lontano, sparire dalla circolazione per qualche anno, tornare con una nuova identità...
Sarei scappato nel Bengala, là avrei risolto il mio problema giudiziario ma anche quello delle scimmiette cazzute. Infatti così feci....
                                                                                                                                          CONTINUA...




lunedì 18 giugno 2012

perversion is spreading: le scimmie cazzute del Bengala pt1

Qualche tempo fa, quando una persona mi stava totalmente sul cazzo, ero solito immaginarmela mentre usciva di casa vestita solo di un pannolone. Faceva pochi metri e, sorpresa da degli strani rumori, si girava di scatto e si accorgeva che alle sue spalle c'era un esercito ben nutrito di quell'esemplare, conosciuto solo dagli esperti del settore, che risponde al nome di scimmia cazzuta del Bengala. La scimmia cazzuta del Bengala è una scimmia molto piccola, provvista di orecchie a sventola e, come si evince dal nome, di una nerchia enorme. Nonostante l'ingombro notevole dell'organo riproduttivo, la scimmia in questione riesce ad essere velocissima e rapida nel movimento fisico, non riuscendo ad essere uno degli animali più veloci del mondo ma sicuramente ad essere competitiva con l'essere umano nel gioco della corsa. Nonostante le sue piccole dimensioni, la scimmia in questione, dimostra essere sempre molto aggressiva nei confronti di chiunque, poiché il suo pene è sempre eretto e deve sfogare le proprie voglie ogni piè sospinto, e tende, come il leggendario pesce padulo, ad aggredire vigliaccamente da dietro , pestando il voluminoso membro nei meandri del retto a più non posso, fino a che la vittima non cade a terra stremata esalando l'ultimo fiato di vita (son proprio tremende queste scimmiette!).
La persona che mi stava molto sul cazzo, vedendosi attorniata da un esercito di scimmie superdotate, veniva divorata dalla paura e, presa dalla disperazione, iniziava a correre a più non posso; non è d'altronde una cosa molto comune, all'interno d'un insediamento urbano occidentale , trovare sulla propria strada una banda ben nutrita di scimmie che solitamente può essere reperita nelle lontane foreste del Bengala, foreste dalle quali difficilmente si esce vivi o, quantomeno, col deretano ancora vergine...
La mia immaginazione birichina non mi portava però a concentrarmi sulle agguerrite scimmiette ma bensì a focalizzarmi sul volto dell' aggredito che, ovviamente, era la cosa più divertente dell'intera situazione: una faccia da prima sorpresa poi sconvolta e sfigurata dalla paura e dal terrore, lacrime a rigare il volto e urla di disperazione ad accompagnare una fuga, goffa per quanto disperata, verso una via di scampo che non esiste ed un finale inevitabile, fatto di zoofilia forzata...
La mia immaginazione si arrestava nel momento in cui la vittima veniva raggiunta dalle implacabili scimmiette, l'immagine sfuocava fino ad oscurarsi e l'unica cosa che rimaneva erano le urla del malcapitato ed il latrato di soddisfazione lacerante delle lussuriose bestie.
In principio tale passatempo rappresentava un piacevole attimo di sollazzo durante il dormiveglia prima di svegliarmi definitivamente e affacciarmi verso la tragedia quotidiana, poi iniziò a diventare quasi come un'ossessione. Il che mi gettò in uno stato di disperazione e devastazione mentale  facendomi credere di essere una persona senza valori ne sentimenti e che aveva avuto tutto dalla vita senza capire il significato di ogni singolo gesto compiuto o ricevuto . Non potei far altro che recarmi da uno psicologo per avere chiarimenti.....
                                                                                                                      CONTINUA.....

domenica 17 giugno 2012

Potessi rinascere, rinascerei stronzo

Vorrei essere un commesso
di un negozio di vestiti per essere precisi
fare cose normalissime
che la gente crederebbe fighissime
dopo il lavoro
andrei a fare aperitivi metrosessuali
con gente che sorride
e non parla di niente
il fine settimana mi recherei in ambienti ripieni di glitter
dove mettono canzoni che nessuno ascolta
ma solo il venerdì e la domenica
perché il sabato è banale
e mi farei le foto con l'aifon
con bevute fosforescenti in mano
e la gente metterebbe mi piace
così a caso
per celebrare il fatto che sono uno stronzo
avrei argomenti di conversazione interessanti
anche quando parlo del tempo
forse avrei dei capelli tagliati con cura
o forse anche lunghi
per far pensare ad una trasandatezza
ed una scarsa cure di sé
che in realtà non è vera
ma è solo studiata
indosserei dei gilet verdi
delle scarpe che tutti noterebbero
e dei pantaloni attillati
colorati di un blu offensivo
non avrei la barba
e la mia ragazza sarebbe più alta di me
anemica e coi capelli biondi acconciati stravaganti
                            Quanta fatica la gente fa
                             per ricoprire d'oro
                             la sua banalità

sabato 16 giugno 2012

Teoria cospirazionista: l'attentato silenzioso a Disagio a Vita

Non sono il tipo che si lancia in teorie cospirazioniste, non me ne frega una cazzo dei rettiliani, non passo le giornate a studiare i video di Lady Gaga per cogliere i vari simboli massonici (bravi, state più attenti ai rimandi del video di Judas più che al fatto che per girarlo son stati sprecati 10000 litri d'acqua) e l'11 settembre stimola in me lo stesso interesse che può stimolare un'intervista fatta a cassano (quello che gioca al pallone e offende i FROCI, non quello che prende i FROCI e gli frigge il cervello) ma c'è una cosa che mi fa paura e mi distrugge nel profondo: la stronzaggine dell'umano genere; che un idiota, per rancore nei miei confronti, possa lanciarsi in in migliaia di elucubrazioni ed azioni sotterranee nonché anonime (in tal caso, internet è perfetto) al fine di danneggiare il sottoscritto e dimostrare al globo terracqueo che non ha da pensare ad un cazzo dalla mattina alla sera (buon per te amico mio). Ieri, mentre durante un attimo di narcisismo sconfinato, ho digitato "disagio a vita" sul motore di ricerca di google e, a parte notare che questo blog è famoso come le mie doti d'amatore (cioè pari a zero), ho trovato questo articolino qui: http://tata747.blogspot.it/2012/04/risposta-te-httpdisagioavitablogspotcom.html
Al di là della manica di stronzate ivi esposte, la prima reazione è stata di ilarità poiché mi ha fatto molto ridere l'argomentazione di questa TATA747, ma poi ho guardato la data in cui è stato scritto il post e mi  si è accesa come una lampadina poiché proprio in quella data precisa sono iniziati i messaggi privi di costrutto dei fans di Nek. Ho quindi elaborato tale teoria:
Passaggio 1: C'è qualcuno che ha motivi di rancore nei miei confronti e nei confronti di disagio a vita (a parte i fans di nek)? Beh si
Perché mai una tizia dovrebbe aprire un blog solo per rispondere ad una lettera aperta al suo cantante preferito e oltretutto fermarsi lì ? Se ci fate caso il blog di questa strulla ha solo quel post è quindi evidente che ci fosse volontà di porre l'attenzione su quel dato post e di renderlo noto ad altri. Come si fa a renderlo noto?
Passaggio 2: Si posta sulla bacheca di un qualche fans club di nek e poi si rimane lì ad aspettare che la gente s'indigni ed inizi a prendere d'assedio il profilo facebook di disagio a vita e che magari il blog venga segnalato e quindi costretto a chiudere.
Passaggio 3: Può una strulla che si esprime come un cane arrivare a concepire tanto? Una persona che scrive in quel modo può davvero arrivare a capire come si apre un blog? Ma soprattutto, come ha fatto a scoprire il post di Nek? Per arrivare al post di Nek bisogna scrivere su google "nek disagio", perché uno dovrebbe digitare questa combinazione? Le altre cose che compaiono sono due video su youtube che non arrivano nemmeno a 100 visualizzazioni.
Passaggio 4: Considerato che è un po'  tanto difficile arrivare al post su nek,  pare ovvio che chi ha voluto scrivere ciò era già a conoscenza di disagio a vita ed in un qualche modo volesse danneggiarlo. Quindi non stiamo parlando più di Tata747, che in realtà non esiste, ma di un qualche stronzo che ha i pomeriggi da buttar via in minchiate del genere (e io ne conosco giusto qualcuno).  Per fare questo la migliore soluzione era non sporcarsi tanto le mani (mamma mia come so già il tuo nome) e crearsi un alter ego, poi si scrivono un paio di cazzate in italiano stentato e si pubblicano immediatamente su qualche fan page di nek: il gioco è fatto, saranno i fans di nek a fare il resto...
In quel periodo mi chiedevo sovente come avessero fatto a trovarmi, oggi credo di averne trovato la conferma.

mercoledì 13 giugno 2012

In difesa di Cassano

Ci si scandalizza quest'oggi poiché il giocatore butterato di nome cassano (come quello che friggeva i cervelli umani in quel di Pisa)  alla domanda "Ma è vero che in nazionale vi sono dei gays?" ha risposto  con un secco e definitivo "problemi loro, son froci, problemi loro" in un italiano stentato ed imbarazzante e con un accento che altro non poteva che sottolineare le origini nord africane del nostro giuocatore di giocopallone più intemperante. E' vero, cassano è una persona gretta, cresciuta in loculi squallidi e tirata su secondo principi del cazzo ma, obiettivamente, credevate che il giocatore in questione conoscesse dei sinonimi più "educati" per sostituire la parola "frocio"? Credete davvero che uno così sia a conoscenza di una parola come "omosessuale"? Gay forse si, poiché magari lo avrà trovato tra le categorie dei siti pornocchioni e, cliccandoci sopra incuriosito, si sarà accorto che erano tutti link che conducevano a video che ritraevano degli uomini fare le cose zozze con altri uomini e avrà quindi concluso "gay=frocio" e si sarà ripromesso di non andare più a scrutare in quella sezione ma non credo che per lui faccia differenza dirne una anziché un'altra: per lui sono la stessa cosa poiché tutte e due son parole che indicano un uomo che fa sesso con un altro uomo (quindi è meglio non cliccarci sopra...). Fare una domanda ad un imbecille è pratica da persona ancora più imbecille, quindi sostanzialmente quello che dovrebbe chiedere scusa ai gays di tutto il mondo è il giornalista che l'ha proferita dato che, se gliel'ha fatta di proposito come credo, sapeva benissimo che la risposta dello stolto sportivo in shorts e calzettoni avrebbe generato una situazione very hot, giusto per continuare a mantenere viva l'attenzione su di uno sport che ormai la gente continua a guardare più per abitudine che per vera passione tanto è drogato e corrotto...
Gli imbecilli sono tutti quelli che erano in sala stampa e che, all'atteggiamento da bulletto arrogante e alle battutte di cassano, si son messi a ridere: è vero che cassano ha offeso gli omosessuali (scrivo così almeno non rompete il cazzo anche a me) chiamandoli froci ma è anche vero che lo ha fatto perché intorno aveva un bel pubblico plaudente composto da stronzi ai quali, in fondo in fondo, far battute sui gays (scrivo così almeno non rompete il cazzo anche a me pt.2) piace e anche parecchio e che considera chi ha tale direzione sessuale come una macchietta o un parodistico aggeggio di forma umana tipo Platinette (ah, televisione quanta cultura ci hai regalato), senza mai considerare che la vera è unica macchietta ed il vero e unico aggeggio parodistico di forma umana è lo stronzo che idolatra cassano e giustifica il fatto che ad un ignorante come lui venga concesso il privilegio di esprimere opinioni  in una lingua italiana oscena e forte di una mentalità da scimpanzè.
il video:
http://video.it.msn.com/watch/video/cassano-froci-in-squadra-peggio-per-loro/6h1gsaf6?cpkey=11159663-1709-4a23-89c1-c9bfe722d09f

Qui sopra: cassano in virile posa

lunedì 11 giugno 2012

Oh mamma mi ci vuol la fidanzata

Nel delirio giornaliero ove son portato ad infilare qualsiasi cosa, di commestibile e non, dentro al microonde, sia essa la pizza surgelata, i topi morti per strada o la mia vita stessa, in questo continuo trambusto, in questo caos svilente ove la semina dei calzini e delle mutande sul pavimento è costante, ove il letto è sempre sfatto e la polvere sui mobili raggiunge i due centimetri, ora mi si viene a dire che avrei bisogno della ragazza
La donna
L'altra metà del cielo
La soluzione del problema che non ti risolve nessun problema ma, creandotene di nuovi, ti fa dimenticare quello principale: convivere con sé stessi.
E quindi, come si diceva, dovrei fidanzarmi? E, di grazia, a che scopo?
Poniamo il caso che, si, iniziassi a raccattare i calzini e le mutande ed iniziassi a fare una lavatrice
mi ripulissi
mi facessi la barba
mi ristrutturassi
mi cospargessi di profumi ed unguenti mellifluidi
iniziassi a frequentare i locali ove la presenza di femmina è sopra al 50% (cosa rara al giorno d'oggi)
iniziassi a bere dei cocktail dai nomi insopportabili ed iniziassi ad essere socievole dall'ora dell'aperitivo fino a quella del ritiro nelle proprie stanze
e, perché alla fine a forza d'insistere qualcosa succede sempre, trovassi una tizia disposta a frequentarmi
che problema avrei risolto?
Lo screen play di solito è il seguente:
All'inizio lei direbbe di amarmi
mi direbbe che son diverso dagli altri che ha avuto prima
che sono una persona unica e speciale
e che "Mamma mia, come sono fortunata! Sembri fatto apposta per me, tagliato su misura!"
che con me si sente protetta (ma protetta da chi o cosa? questa è una frase che non ho mai capito)
Farebbe lo slalom tra mutande e calzini facendo finta di non vedere
non farebbe nemmeno caso al disordine, al letto sfatto, ai cibi precotti che abbondano in frigo
mi riempirebbe la casa  di piantine grasse e soprammobili (il famoso tocco femminile che manca nella casa di un single maschio, ma le donne non s'incazzano mai per questi luoghi comuni?)
Mi amerebbe carnalmente con la frequenza di, in media, una volta al giorno....
Poi un bel giorno, un giorno a caso, di punto in bianco, così all'improvviso
lei si sveglierebbe dal torpore in cui si era adagiata ed inizierebbe a vedermi per quello che sono,
sul pavimento riapparirebbero i calzini e le mutande, la polvere si riformerebbe sui mobili, si accorgerebbe che il letto è sempre sfatto e che mi nutro come un cane
inizierebbe a lamentarsi e ogni tanto lancerebbe un "Stasera non ci vediamo perché la devo sbollire, mi ci vuole del tempo per somatizzare il tuo atteggiamento"come uno strale che ti prende in pieno petto e ti lascia esanime a guardare il soffitto mentre ormai realizzi che anche a questo giro tutto ti sta scivolando di mano. Il sesso inizierebbe a calare da una media di una volta ala giorn ad una a settimana (se va bene) fino a sparire definitivamente.
Morto il principe azzurro resta solo il villano e lei, ormai, non riuscirebbe a vedermi in nessuno altro modo se non in quello
da unico e speciale diventerei come tutti gli altri
ed il suo ultimo ex diventerebbe migliore di me così all'improvviso
poi un bel giorno  inizierebbe a dire che non sa se è ancora in grado di portare avanti questa relazione
e dopo una settimana mi lascerebbe
la sera stessa lei andrebbe a consolarsi con le amiche in un qualche posto del cazzo, a bere e a ballare
io resterei chiuso in casa per una settimana a nutrirmi di crackers, pizze precotte e birre in offerta della coop, a guardare ripetutamente "il buono, il brutto e il cattivo" ed in particolar modo la scena dove Clint Eastwood pronuncia la mitica frase "Io dormirò tranquillo poiché so che il mio peggior nemico veglia su di me" consapevole che lo stesso non vale anche per me.
Dopo due mesi lei si metterebbe con un altro al quale, dopo la solita girandola dell'amore infinito, inizierebbe a raccontare di quanto stava bene con me
Io continuerei imperterrito a seminare  calzini e mutande per terra, a far maturare due centimetri di polvere sui mobili, e ad infilare qualsiasi cosa nel microonde
sia essa la pizza surgelata, i topi morti o la mia vita stessa
l'unica cosa cambiata sarebbe  che, in più, avrei l'ingombro dei soprammobili e delle piantine grasse  che lei mi avrebbe regalato durante la nostra relazione ( infilerò tutto nel microonde?)
Che alla fine una relazione amorosa comporti solo all'aumento degli introiti per i commercianti di piantine grasse e di oggettistiche stronze da porre sopra ai mobili e a nient'altro?


 

sabato 9 giugno 2012

Una sera al cinematografo: Dark shadows 2012

In un Inghilterra, rappresentata, al solito di Burton, con toni cupi e gotici (che regista originale ed imprevedibile!), la famiglia Collins decide di aprire un'attività ebrea di pesca e commercio di pesce (immagino quanto sia buono il pesce da quelle parti...) nel Maine nei lontani Stati Uniti. Insieme a loro c'è anche il piccolo Barnabas, un bimbetto gretto ed insopportabile, figlio dei collins ed erede dell'intera fortuna della famiglia. Il tempo passa e gli affari fioriscono e con loro anche il piccolo Collins che, da uomo ormai maturo, inizia a fare il rubacuori approfittando dellla sua faccia come il culo, dei suoi modi da leccapalle e del fatto che è ricco sfondato. Tra le sue vittime c'è anche una serva della famiglia, tale Angelique, incredibile strappona, alta, coscia tornita, culo a mandolino e tette invitantissime che però, lo stolido figlio di papà, rifiuta e denigra, preferendole una troietta insipida, senza tette né culo e con la faccia da drogata (a questo punto è evidente come a Burton piaccia il cazzo). Giustamente la serva si adira e, essendo egli strega, uccide prima i genitori e la spasimante di Barnabas e poi tramuta lo stolto benestante in un vampiro. La gente del villaggio si rende conto che nella loro comunità si nasconde un vampiro e rinchiudono il povero Barnabas dentro ad una bara di metallo ad alta sicurezza. Dopo duecento anni, degli operai di un cantiere edile, ritrovano la bara di Barnabas e, fessi fessi, la riaprono il vampiro torna alla luce (o meglio al buio della notte) e, come segno di gratitudine, massacra gli operai (anche nei film di Burton gli operai son sempre i primi a pagare le conseguenze). Dopo l'efferato genocidio, il nostro si rimette in marcia verso la sua antica magione ove scopre che i suoi discendenti sono in completo decadimento, sia morale che economico, e che la strega Angelique, che essendo strega e pure immortale, si è impossessata del circuito ittico del Maine divenendo ricca e, oltretutto, sempre più strappona alla faccia sua. Tutto ciò da il via ad una serie di situazioni tra il comico ed il macabro, come da sempre Burton ci ha abituati, che termina con la sconfitta della strega e la ricongiunzione finale tra Barnabas e la sua amata senza tette né culo dimostrando che l'amore è eterno e che le persone cattive alla fine perdono sempre ( che mondo fantastico quello di Burton!)
Burton ha veramente sfrangiato i coglioni con questa sequela infinita di fiabe oscure che, nel tentativo di farci sia ridere che terrorizzare, alla fine della fiera non fanno smuovere assolutamente dalle nostre interiora se non un incontenibile bisogno di vomitare su quelli che al cinema sono nella fila davanti (almeno così diamo un senso alla serata rovinando le vite altrui). Johnny Depp è un ottimo attore pur tuttavia ci ha rotto il cazzo ritrovarcelo tutte le volte nelle pellicole di Burton (che siano dunque amanti?), la trama del film è naif e priva di originalità, le ultime scene, poi, sono una sequela di banalità messe in fila esponendo il dramma di un uomo (Burton) che altro non ha da donare al pubblico se non la parodia di sé stesso. Poi, parliamoci chiaro, questi vampiri hanno rotto il cazzo: Twilight, True Blood e ora anche questo Dark Shadows, l'unico mostro strappamutande, di fronte a cui le donne non scappano urlanti ma, au contraire, iniziano a calarsi le gonnelle, è si una miniera d'oro, dato che in sé coniuga sia tematiche horror per gli uomini e la love story preconfezionata per le donne, ma ora sinceramente a Hollywood dovrebbero rendersi conto che questa zanzara in smoking avrebbe anche iniziato a rompere il cazzo.
Magari, poi, la mia insofferenza nei confronti di questo film è dovuta alla mia nazionalità poiché, noi italiani, siamo talmente abituati ai vampiri, tra equitalia e vaticano, che tali storie ci appaiono come normale amministrazione giornaliera...  



giovedì 7 giugno 2012

Lettera aperta agli 883 riunificati

Un ricordo remoto ma immediato: ero piccolo e demotivato ed in qualsiasi impianto di riproduzione video-audio-stereofonica il singolone "hanno ucciso l'uomo ragno" degli 883 veniva passato in continuazione divenendo per il sottoscritto un incubo ma per il resto d'itaglia una rivelazione salvifica. Eravamo all'inizio degli anni 90, il mio primo anno di scuola media era terminato e, con esso, anche la speranza di sentirmi un giustone: nella mia scuola ero considerato come un frescone, uno di poco conto, uno che poteva anche venir pestato in gruppo poiché ero solo e diverso. Non fu quindi una sorpresa, per me, tornare a scuola dopo le vacanze estive e scoprire che chiunque odiassi cantava quella canzone di merda a pieni polmoni, intervallando la performance vocale con incredibili (incredibili per quanto falsi) racconti di un'estate vissuta al massimo. Avevo trascorso la stagione estiva in una colonia marittima per vecchi bavosi, parcheggiato lì dai miei genitori e affidato a due bis-zie zitelle, totalmente incapaci nel gestire un ragazzino di 12 anni.
Perché vi racconto questo, cari Max Pezzali e Mauro Repetto? Perché sostanzialmente siete stati la colonna sonora della formazione di questo cadavere che ora vi scrive, il motivetto simpatico che ha accompagnato la trasformazione da bimbo dolce e brillante a uomo scorbutico e dotato di un carattere di merda. La vostra rappresentazione della vita, quella dove il problema principale sembra essere rappresentato dalla disponibilità di fica chiavabile e dal saper dove trascorrere il sabato sera con gli amici, è ciò che più mi ha disgustato per tutta la vita e che mi ha fatto sviluppare solo odio verso il prossimo poiché per me, questi, non son mai stati i problemi principali e, il semplice considerali tali, è sempre stato indice di una mentalità povera, priva di costrutto ed elaborazione, di una vita ridotta ai minimi termini, priva di slanci e motivazioni, totalmente abbandonata nel continuo accontentarsi di false soddisfazioni e parodistiche rielaborazioni di ciò che normalmente andrebbe chiamata vita decente.
Il vostro ritorno sulle scene con la formazione originale (chiamala formazione originale: un cantante che non è un cantante, la cui unica peculiarità è lo spiccato ed insopportabile accento milanese ed un ballerino che non sa ballare) rappresenta per me, dopo l'enorme soddisfazione del recente fallimento elettorale della lega, un ritorno nelle lande della sconfitta.
Nulla cambia in questo paese di stronzi e voi ne siete la riprova: rivalutati recentemente da quel portale di cazzate che è Rock it non avete perso l'occasione per riproporvi, certi di un succeso trasverale che va ad accorpare ai vostri fan abituali anche quelli dell'indie rock italico. Questa rivalutazione riduce a brandelli quel velo di vellutata ipocrisia che stava a coprire quel cumulo d'oscenità e pattume che è la realtà dei fatti: in Itaglia anche chi si spaccia per raffinato intenditore di musica in realtà è, sempre e comunque, un italiano medio che, avendovi ascoltato in tenera età, si riconosce tutt'ora nei vostri testi considerandoli spaccati veritieri sulla vita di tutti i giorni poiché anche loro hanno provato quello che voi provavate mentre parlavate di storie d'amore vissute in luoghi inumani, anche loro hanno avvertito quel senso di frustrazione quando la mamma li sgridava per aver fatto troppo tardi la sera, anche loro si sentivano gratificati quando riuscivano ad avere un appuntamento con la strappona di turno...
La vostra colpa non esiste, cari 883, poiché alla fine avete solo riportato quello che era la vostra realtà fatta di mediocrità e di sentimenti preconfezionati, la colpa, in verità, risiede solo in un paese che non ha il coraggio di cambiare e di evolversi da un una cultura becera e provinciale in cui è condannato dai tempi del fascismo

martedì 5 giugno 2012

Il drammone paratone

La cosa che più mi stupisce, ferisce, stordisce e, infine, tramortisce è vedere come, da quando il terremoto si è abbattuto sull'emilia romagna togliendo la vita ai soliti noti, la gente abbia iniziato a scoprire che il due di Giugno a Roma si tiene la parata delle forze dell'ordine e dei corpi militari. Son d'accordo che la parata non avrebbe dovuto aver luogo ma più che altro per motivi legati al lutto e al silenzio indotto dalla riflessione sul perché, anche in caso di catastrofe naturale, muoiano sempre e solo degli operai sul posto di lavoro e non per il fatto che si potevano risparmiare dei danari da devolvere ai terremotati. E' vero, la parata costerà milioni di euro ma fondamentalmente nello schema generale degli sprechi statali è solo una goccia nell'oceano per quel che riguarda i benefici e gli sgravi che un militare in carriera riceve giornalmente. I militari in carriera hanno sgravi sulle tasse, sui costi del bollo auto, sul prezzo dei biglietti ai concerti, al cinema, allo stadio, hanno posti macchina garantiti e gratis, in più, quelli che stanno in un ufficio, denunciano spesso e volentieri lesioni dovute alla postura (che danni può arrecare stare seduti tutto il giorno a ciancicare delle scartoffie?) determinando così un ulteriore aumento dei loro stipendi... e oggi la gente si meraviglia per una parata del cazzo? Ci voleva un terremoto per farvi smuovere le coscienze?
E' vero, gli eserciti non servono ad un cazzo, a cosa servono degli stronzi in divisa e con dei cazzi sputa proiettili in mano in un mondo dove esistono anche le bombe H? Basta un bottone per iniziare una guerra e aspettare un paio di minuti perché sia finita, a cosa serve un esercito quindi? Riflettiamo sull'eliminazione degli eserciti piuttosto che sulla cancellazione di parate che alla fine piacciono solo ai pervertiti che guardano film porno per feticisti dell'uniforme!
La cosa che più mi ha schifato, ad ogni modo, è vedere come certi personaggi politici sputtanatissimi abbian deciso di disertare la parata: sentir dire da uno come Maroni che la parata "son solo soldi buttati al cesso" è una cosa che, nel suo facciaculismo più assoluto, fa quasi venir da ridere. Ma con che coraggio, uno che appartiene ad un partito che spendeva i soldi del finanziamento pubblico per far fare la plastica al naso al figlio di Bossi, si mette a dare certe valutazioni? Mi spiace, quindi, per gli infervoratissimi condottieri di facebook ma la protesta contro i militari non è un uniforme da indossare saltuariamente per farsi belli di fronte alle proprie amicizie: il vostro malcontento per un  avvenimento singolo non fa altro che giustificare il qualunquismo e l'opportunismo di personaggi politici che, pur non avendo più, com'è palese, un seguito cavalcano il cavallo dorato della protesta spicciola ed inconcludente al fine di una rivalutazione e i vostri status "antagonisti" non fanno altro che amplificarli e giustificarli. Accanirsi contro una semplice parata è un gesto che segue una logica da capro espiatorio ove si erige un solo avvenimento a colpevole al fine di giustificare il proprio silenzio (quello del privato cittadino) di fronte all'enorme matassa di sprechi ed abomini che stanno dietro ad esso...
Mi piace di più la gente che nei suoi status si mette a lamentarsi del tempo.