Questo disco, che dal nome dell'autore e dal titolo stesso, potrebbe essere catalogato inizialmente come l'ennesimo disco black metal di chiara matrice depressive, in verità, alla fine dei giochi, è solo depressive senza black metal ( anche se in verità, con sapienza e dovizia, ne riprende gli umori più inquietanti e malsani): trip-hop, dark ambient e solitudine per un disco di questo "cazzonesoiochiè" D.J. che su facebook conta circa 80 fans.
Dategli una mano a farlo sentire più importante e meno stronzo mettendo un "mi piace"
questa non è la copertina del disco ma, in tutta onestà, non ne ho trovata neanche mezza credibile, quindi, o così oppure vaffanculo
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