sabato 30 ottobre 2010

Sopor Aeternus & The Ensemble of Shadows-...Ich töte mich jedesmal aufs Neue, doch ich bin unsterblich, und ich erstehe wieder auf; in einer Vision des Untergangs...

La persona che canta in questo disco è un uomo vestito da donna anche se molti sostengono che sia una donna che ha sofferto tanto ( cosa significa? Che alle donne che soffrono non spuntano le tette?). C'è da dire, tuttavia, che non me ne frega un cazzo. Tengo comunque a precisare che non ho assolutamente niente contro le persone omosessuali, dato che, quando si sfogano sessualmente gli uni con gli altri, non corrono il rischio di mettere al mondo un altro imbecille destinato a rompere il cazzo in primis a loro, poi al vicinato, poi alla città intera, poi alla nazione e, per concludere, ai bimbi poveri del terzo mondo che patiscono la fame poiché noi occidentali consumiamo come dei maiali sulle loro spalle sostenute da un fisico denutrito e malato. Eccheccazzo!!!!
http://www.mediafire.com/?kua9fmy8v5bd30j

Ode al Signor Barrofs

Caro signor Barrofs,
io e lei non ci conosciamo e non credo che ci conosceremo mai poiché lei è , bene specificarlo, morto.
A me questa cosa non dispiace molto dato che io non l'ho mai apprezzata e, a dire il vero, ritengo che l' unica cosa che m'impressiona veramente di lei è il fatto che non abbia mai conosciuto una giovinezza: in tutte le sue istantanee è facilmente riscontrabile come le date dello scatto siano differenti ma le condizioni della sua faccia da vecchio maniaco rimangano immutate ( dai trenta anni fino al giorno della sua, peraltro giusta, dipartita). 
A me, caro signor Barrofs, "il pasto nudo" ha fatto letteralmente cagare e, al di là del fatto che essa sia un'opera sperimentale che riesce a spostare i confini della letteratura oltre i limiti della percezione usufruendo del solo e unico passe par tout  per "dimensioni altre" e cioè la drogaina, credo che sia una delle più grosse cazzate immesse nel mercato della letteratura moderna di oggi dì.
Ma allora, perchè quest'ode a lei rivolta, signor Barrofs? La risposta è una sola: non me lo ricordo...
Ero partito con l'idea di chiudere con delle battute al fulmicotone ma, ahimè, durante lo svolgimento di quest'ode me le sono scordate e ciò vuol dire solo e solamente che lei oltre che essere uno scrittore del cazzo e anche una pessima fonte d'ispirazione per noi giovani d' oggi che ci stiamo allontanando sempre più dalla letteratura per colpa di culoni stronzi come lei signor barrofs. Oggi le case editrici preferiscono spendere soldi per ristampare i suoi libri di merda piuttosto che investirli su noi giovani scrittori promettenti, condannandoci a scrivere su questi blog di merda e continuare a fare dei lavori di merda con dei contratti di merda, mentre lei, signor barrofs, per aver scritto quattro cazzate  sotto effetto di drogaina ha guadagnato uno sbotto di soldi, si è divertito un monte, si è drogato un monte ed ora che è morto ci va nel culo a tutti... Le sembra giusto questo, signor Barrofs?
Vada in culo, dia retta
In fede ed infinita stima
Herr von Disgrazia

domenica 24 ottobre 2010

Cindytalk-Camouflage Heart 1984

Gli anni 80, bei tempi
Io c' ero
ma non li vivevo
li guardavo e basta
Ricordo mia cugina, ragazza brava a scuola e che faceva presto la sera, coi capelli cotonati e le vesti improponibili esprimersi in un linguaggio astruso mentre alla televisione c'era Craxi che parlava e mio padre che lo offendeva ogni due parole che proferiva. Tutto pareva bello, colorato, fluorescente. 
Poi sono arrivati gli anni 90 e tutti son stati più tristi: mia cugina non era più brava a scuola e faceva tardi la sera, Craxi era scappato ad Hammemet perchè mio padre aveva ragione e tutto sembrava diventato color merda. I Cindytalk, però, erano rimasti dagli anni 80 e continuavano a far dischi sempre più alienanti e rotti in culo, come a dire " Noi ve lo avevamo detto che la vita era una merda e voi non ci avete voluto credere". Questo disco è da dove son partiti, dove saranno arrivati?
Il mondo ha bisogno di gruppi così e non di gente come Craxi e mia cugina.
                                              http://www.mediafire.com/?65rtyk6p6h6oap8

Birkenau- In the falling snow 1999

Ah Il Black Metal, quanto sconforto ci ha dato, quante gioie ci ha tolto. Nel suo evolversi è sempre riuscito a distaccarsi sempre di più dal concetto di buon senso e di buon gusto divenendo, a pieno diritto, la musichina ufficiale del movimento ( trasversale ma fortemente accentratore) dei disagiati di tutto il globo, proponendo, in luogo dell'ormai vetusto ideale di " vita per forza, vita a tutti costi" la possibilità anche di una vita vissuta nel dispiacere, nello sconforto e nella desolazione. Cosa è positivo, cosa è negativo? c'è bisogno di una distinzione tra i due? Chi ha detto che la felicità sia migliore della tristezza? La felicità spinge l'uomo al movimento e quindi lo conduce alla spossatezza, la tristezza lo spinge al riposo, alla riflessione. Tutti vogliono farti sorridere, ridere, divertire; nessuno vuole mai mostrarti il lato grigio delle cose, nessuno vorrebbe vederti triste perché se sei triste devi stare da solo e se stai solo sei costretto a parlare con te stesso, se parli con te stesso cresci interiormente, se cresci interiormente ti rendi conto con più facilità che chi ride sempre è solamente un povero stronzo che ha paura di morire. Se l'essere umano non avesse paura  di morire questo mondo sarebbe più libero. 
Il disco qua sotto ( che è uscito solo in versione demo ) è di un tipo che si fa chiamare Birkenau un tipo che in vita sua ha avuto poco successo e poche soddisfazioni ( e ciò me lo rende già simpatico) il disco è fastidioso, deprimente e mal registrato ( e ciò ne fa già un capolavoro ). Gettatevi dunque tra braccia di questo signore americano e lasciatevi cullare dalle sue urla disumane mentre Caronte viene a prendervi per traghettarvi nell'eterno dispiacere. Buon ascolto
http://www.mediafire.com/?i6fped9e28zsf3l

sabato 16 ottobre 2010

L'angolo del poesia

 Ogni tanti son dedito alla scrittura di robe particolareggiate e caratterizzate dal suono aulico di alcune parole che non capisco ma che comunque scrivo poiché se no mi annoio ( e vi assicuro che io mi annoio duro). Come tutti voi non saprete, ho perso casa ma tuttavia ci sto sempre e, finché ci sto, per arrivarci devo passare da un loculo osceno ove le persone consumano gli aperitivi e parlano di merda con le loro bocche di merda. La cosa che mi incuriosisce è il fatto che l'utente caratteristico dell'eppi auar non esiste, infatti esso ( l'eppi auar ) è soggetto a forme di frequentazione trasversale  sia dal punto di vista sociale che politico. Tra queste forme di vita le mie preferite sono le neo famiglie ( mammina, babbino e bimbino di merda sul passeggino) che, totalmente decisi a rifiutare il ritiro dalla vita sociale, si gettano a corpo morto nelle situe ove la house spinge a manetta, il cocktail è tosto anche se annacquato e i baristi sono simpatici come una badilata data bene in mezzo ai coglioni. A loro (le neo famiglie)  dedico questa mia poesia che ho scritto con tanto affetto ed empatia:
                                            M.D.M
Le madri moderne fanno figli
e li fanno per abitudine 
o per preservativi rotti 
in macchine orrende
con uomini orrendi
che l'obbligo
in seguito
fa divenire padri
padri inutili


Consumano aperitivi inutili
coi loro sorrisi inutili
mentre i bambini piangono nei passeggini
di un pianto inutile
molti di loro cresceranno tonti
ignoranti, stupidi, squallidi ed inutili
inutili quanto i loro padri
ma anche moderni, tecnologici, smaliziati, spigliati
come le loro madri
le loro madri di merda

venerdì 15 ottobre 2010

Gnaw their tongues-L'arrivèe de la terne mort triomphant 2010

Il signor gnaw their tongues è una persona che prende bene poiché musicalmente prende malissimo. Roba sinfonica che spacca le palle ma fa anche molto riflettere, riflettere sul suicidio. Ed è così che da atmosfere pesanti ed industriali si passa a sinfonie trombone ma catchy da morire ( appunto ) per poi sfociare in trogolai preordinati tramite l'uso di strumenti atavici dei quali, però, non conosco ne il nome ne il senso. Scaricatevelo, è un disco che risolve le giornate ed anche i problemi personali, dato che, come si sa da millenni, la morte è la soluzione di tutti i mali. Gioia, gioia, gioia!!!!!
http://www.mediafire.com/?61d493gh1lat67p

giovedì 14 ottobre 2010

Mortiis - Født Til Å Herske

Mortiis era un uomo norvegese che un tempo aveva un nome vero, un nome da norvegese normale. Poi divenne satanista, entrò a far parte di un gruppo che faceva il metal del demonio e poi si prese paura perché i suoi amici si amazzavano tra di loro in nome di Belial ( che nel caso non lo sappiate è un demonio mega gay che gioca a carte) fuggendo così in Svezia. Arrivato nell'unico paese scandinavo abitato da gente normale si comprò una pianolina ed iniziò a comporre canzoni lunghe lunghe e tanto tanto noiose ma che per il sottoscritto sono veri e propri inni al disagio anche perché non sono inni ma solo disagio ( di quello tosto eh). Poi dopo aver fatto un altro paio di dischi belli belli lo ha contattato la earache ed è diventato stronzo stronzo facendo roba orribile ma ritornellosa e pacchiana ( se vi piace la merda un disco come " the grudge" fa per voi ). 
http://www.mediafire.com/?31c02p0et8apvzj


un uomo, il suo disagio

Sono un omino che vive in centro Italia ed ho deciso di aprire un blog poiché ritengo che, in questi giorni confusi e impiastriccioni, la mediocrità faccia notizia , ed io, in quanto omino mediocre ( con una vita mediocre, un lavoro mediocre e dei gusti mediocri ), non posso assolutamente tirarmi al di fuori da questo grande circo chiamato " vita di merda" che cerca di imprigionare tutti noi all'interno di un grosso alveare ove ci è concesso di rendere pubblica la nostra mediocrità e, grazie a questo processo delizioso ma inutile, di sentirci speciali nel raccontare le nostre storie che non leggerà nessuno a parte qualche mantenuto testa di minchia che non ha da fare un cazzo a parte starsene tutto il giorno davanti al computer a leggere i cazzi altrui.  
Esaltante, nevvero?