Nel paesino sperduto di Chentachi ( AR?) sorge l'enorme dittona imprenditoriale/manageriale/quattrinaia/sperperona denominata in quanto "Smitherson&Guastapaglia spa" specializzata nella produzione di oggetti effimeri e frivoli ma fondamentali nella vita di un perfetto occidentale moderno. Tutto, all'interno dell'enorme dittona, procede come da copione e seguendo sempre un'etica che rispetti i diritti base di ogni operaio: i turni sono solamente di dodici ore, i giorni di malattia non vengono retribuiti, le donne che rimangono incinte vengono licenziate in tronco e chi s'infortuna sul lavoro viene fatto sparire insieme ai sacchi dell'immondizia; insomma un posto paradisiaco, dove le leggi che regolamentano ogni valida azienda produttiva e competitiva sul mercato vengono osservate con il massimo rigore.
Ma, mannaggia mannaggia, un giorno i cittadini di Chentachi (AR?) si svegliano e scoprono con orrore che nel centro cittadino è spuntato fuori all'improvviso ( ma così eh, proprio dal giorno alla notte!) un Sindacato-bolscevico-femminista-rompipalle e gli effetti negativi non tardano ad arrivare: tramite l'utilizzo di pratiche malevole e sataniche quali il volantinaggio, presidi e picchettaggi riescono ad ipnotizzare e plagiare un nutrito stuolo di operai appartenenti all'enorme dittona i quali, immediatamente, iniziano, avendo il cervello obnubilato dai discorsi dei malefici sindacalisti, a diventare degli autentici fannulloni, pretendo straordinari pagati e di lavorare meno. Ovviamente gli introiti dell'aziendona iniziano a scendere vertiginosamente e la ditta deve iniziare a licenziare, giustamente, del personale generando l'ira, in primis, del sindacato e, va da sé, anche degli operai ipnotizzati. Iniziano così le violentissime proteste degli operai ma per fortuna tra essi vi è anche un Mec-Gaive in incognito che, inviato dalla FBI per boicottare eventuali situe comunistiche, è determinato più che mai a devastare le attività lombriche del sindacato-bolscevico-femminista-rompipalle. Infatti, tramite l'utilizzo di un autografo di Licio Gelli, un manuale di Julius Evola e un santino di Padre Pio, riesce a fabbricarsi in trenta secondini netti un doppio mitra falcidiatore d'innocenti e, impugnato l'ordigno, spara a tutti i manifestanti ed i sindacalisti uccidendoli tutti, facendo credere alle autorità di Chentachi (AR?) che l'attentato fosse partito da una cellula impazzita del corteo ( che non vuol dire un cazzo ma che è una frase che, se detta al telegiornale, sembra essere carica di significato). Adesso il problema però è un altro, le varie famiglie degli operai morti sono ora rimaste senza padri, madri e figli: come faranno i figli a crescere senza una figura paterna ad insegnar loro i valori? come faranno senza una madre che li accudisca e li protegga? come faranno le famiglie ad essere risarcite dal dolore provocatogli dalla perdita dei loro cari? Mec-Gaive non si fa tanti problemi e uccide anche i familiari delle vittime andandoli a scovare uno ad uno nelle loro magioni.
Nelle scene finali vediamo il sindaco di Chentachi (AR?) inaugurare un monumento commemorativo degli infausti giorni in cui il sindacato-bolscevico-femminista-rompipalle stava per mettere le sue laide mani lombriche sul quieto vivere del quieto paesino di merda. Sul monumento campeggia una scritta " le leggi dell'economia non seguono la stessa strada dei diritti umani ma, casomai, la percorrono al contrario, scontrandocisi" il pubblico, commosso, applaude....
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.