giovedì 4 agosto 2011

Fabio Orsi-Winterreise 2010

Che l'estate sia qui e adesso è cosa ormai banale da dire, che abbia abbondantemente rotto il cazzo con le sue temperature tropicali, che ci impediscono una corretta fruizione della vita normalmente intesa per ben 4 ore, le sue persone dotate di ciabatte, che ci impediscono una corretta fruizione dell'aria respirabile, e le sue canzonette a farci da obbligatoria colonna di questo periodo insostenibile, che c'impediscono una corretta fruizione del buon gusto e del buon senso, è una cosa ancora poco scontata da dirsi in giro: le masse entusiastiche si riversan per le strade sorseggiando mojiti e spritz, vestiti tutti come dei cocainomani e sproloquiano in modo indecente partendo dalla base dei soliti due o tre discorsi che d'estate vanno tanto ( il calcio mercato, le ferie nei posti di merda, i gossips sui divi). E' come se la gente d'estate non si vergognasse della sua banalità  e del sua essere becera e ciancicona; alla fin fine l'estate è proprio solo ed esclusivamente questo: il periodo dell'anno dove il concetto caciarone e bietolone che le masse hanno di libertà viene a galla in tutto il suo squallore IO SONO UNA PERSONA DEL CAZZO E FACCIO E DICO IL CAZZO CHE MI PARE
A noi, umili viaggiatori della notte eterna, non resta che isolarci nelle nostre magioni e combattere il caldo alla bene e meglio, aspettando con pazienza il ritorno della stagione invernale, stagione in cui torneremo per le strade nottetempo per tirare le pietrate alle finestre di quei cocainomani che vedevamo in giro d'estate a fare aperitivi e a vivere al posto nostro  che si saranno barricati in casa per rifugiarsi dal rigore austero imposto dal freddo.
Nell'attesa meglio comunque dedicarsi ad ascolti alti e che rimandino alla stagione del buio e del rancore, ed ecco quindi che ivi vi raccomando questo disco eccezionale: ambient e drone invernalissimi ( già dal titolo si dovrebbe capire ampiamente) fatto da un italiano che, per scappare dall'estate del sud Italia, è scappato a Berlino per studiare meglio il concetto d'inverno ( non so se è andata così ma a me piace immaginarmela in questo modo) e vincere tutto su tutti.

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