martedì 10 luglio 2012

Storia di una persona irritante

La signora mi afferrò per un braccio
la cosa m'infastidì alquanto
"lei è pagato per servire i clienti!"
Tirai un lungo sospiro cercando di calmarmi, di trattenermi
"mi dica pure signora..."
"questa è una crema solare per il viso?"
"No signora" feci io con tono comprensivo "questa è per i glutei come si evince dall'immagine sull'etichetta..."
"ma andrà bene anche per il viso, no?"
Cercai, riuscendoci, di trattenere la risata, di non fare in modo che la cliente si rendesse conto su quale piatto d'argento mi avesse servito una battuta magari un po' volgare ma sicuramente ficcante al punto giusto.
"si signora, può andar bene"
la signora infilò l'oggetto destinato al culo dentro al carrello e proseguì il suo vagare sperso ma, al contempo, famelico lungo i corridoi di questa benemerita azienda ove presto servizio. Io, di par mio, venni avvolto da cupa nube di disperazione: quante volte in vita mia mi ero castrato per una paghetta, quante volte avevo trattenuto il mio astio per reprimerlo senza nemmeno condirlo con della sana ironia? E tutto questo per cosa? Per uno spicciolo di accettazione che, oltretutto, neanche avevo ottenuto?

"Qualsiasi cosa dici, qualsiasi cosa fai, alla gente non andrà mai bene..." diceva sempre mio padre e, prima di lui, anche mio nonno.

Cosa mi frenava dal rispondere ad una domanda sull'adattabilità di una crema solare specifica per il culo per le guance cadenti di una vecchia di merda con un secco "si signora, nel suo caso non fa alcuna differenza" e poi magari riderle anche in faccia? Una persona che ti afferra per un braccio e poi ti assilla con domande del cazzo merita dunque tutto questo rispetto? No, direi proprio di no...
L'omicidio è un reato in questo paese (anche se solo fino ad un certo punto a dire il vero...) ma prendere per il culo il genere umano no. Potevo quindi esimermi?
Qualcosa di nuovo, qualcosa di irrefrenabile maturava in me e, ormai, non potevo più frenarlo. Tradire questo qualcosa avrebbe generato in me profonda tristezza che sarebbe sfociata in profonda depressione che sarebbe culminata in dispendiose cure mediche ed in svariate rinunce, quali il consumo di birra, il consumo di pornografia d'autore ed il consumo di me stesso in quanto consumatore di birra e pornografia.
       E  se così dev'essere, allora così sia!

Due giorni dopo, prendendo un caffè con un amico:
Amico: "Maiale che palle, parli sempre d'ammazzarti!Ma perché non t'ammazzi davvero?"
Io: "Un giorno magari m'ammazzerò ma sicuramente non prima di aver assistito al tuo funerale: ti ho visto crescere, ti ho visto innamorarti delle peggiori imbecilli in giro per il pianeta, ti ho visto trovare un lavoro di merda, ti ho visto sposarti con la peggiore delle peggiori imbecilli di questo pianeta, mi spiacerebbe a questo punto non vederti anche morire"

Tre giorni dopo, durante un'uscita con una possibile nuova ragazza:
La possibile nuova ragazza: "Tu mi fai ridere, per me è molto importante un uomo che mi faccia ridere!"
Io: "Ah si? Per te in una relazione l'importante è ridere?"
La possibile nuova ragazza: "Beh si, è una delle cose fondamentali!"
Io: "ecco brava, allora fai una cosa: comprati un bel libro di barzellette così ti fai due risate quando vuoi e poi quando ti viene quel "certo prurito" lo arrotoli e te lo pianti in culo, magari anche all'aria aperta, così almeno lo vedono tutti quanto non capisci un cazzo"

5 giorni dopo, in fila alle poste:
La ragazza operatrice di sportello: "Scusi, ma lei che deve fare?"
Io: "dovrei ritirare un pacco"
la ragazza operatrice di sportello: "Ma insomma, non ha letto il cartello all'ingresso? D'ora in avanti i pacchi si ritirano nella stanza ivi adiacente senza bisogno di ticket! NON SA LEGGERE?"
Io: "No, non so leggere sulla carta stampata, ma sulla fronte della gente si. Ad esempio vedo che sulla sua capeggia la scritta "Non chiavo da anni, qualcuno mi aiuti!"

Sempre 5 giorni, uscendo di casa:
Un vecchio signore appena sceso dalla bicicletta: "Mi scusi signore, posso poggiare la mia bicicletta qua sul muretto prospiciente l'ingresso del palazzo o può arrecare disturbo a lei ed agli altri condomini?"
"Guardi, il disturbo arrecato dalla sua bicicletta è ben poca cosa rispetto a quello generatomi dai sui modi melliflui e fintamente garbati. Faccia una bella cosa, si tolga dai coglioni, lei e questo cesso di bicicletta, che, sfortunatamente, non ho antiemetici con me per arginare la nausea che desta in me la sua sola visione..."
 Un anno dopo, l'epitaffio sulla mia lapide
"Fu persona schietta e sincera
la lingua sua fu più tagliente
della lama
Morì linciato dalla popolazione tutta
ma a spese di questa
in vita
ebbe molto a divertirsi
Ivi riposa col sorriso beffardo ancora in volto"
R.I.P.








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