Io v'invidio,
ottimisti a tutti i costi,
felici usufruitori di una vita che per voi pare una scienza finita
dove tutti i calcoli tornano
e se succede un evento "x" deve per forza portare ad una conseguenza "y"
voi che vivete giorni splendidi anche se splendidi non sono
voi che trovate sempre il lato positivo in ogni cosa
voi che ogni volta che udite la parola morte vi si raggela il sorriso
e disprezzate coloro i quali
vivono sapendo di essere già morti
e muoiono sapendo di non aver mai vissuto
perché, al vostro contrario, non riescono a trovare quel certo lato positivo in ogni cosa
voi del "fattela prender bene"
voi che le corsie d'oncologia e psichiatria vi mettono tanta tristezza
per poi correre ad iscrivervi in palestra
voi che nell'amore trovate l'affermazione di voi stessi
ed in esso vi sentite completi
ed in base ad esso impostate una vita
la vostra vita
voi che "tutto è stato è scritto"
voi del "basta accontentarsi"
voi del "non pensarci"
voi che odiate l'odore di piscio nei vicoli
di merda nei bagni pubblici
la vista di chi vomita
l'odore di sudore addosso a chi lavora
voi che amate andare ogni tanto fuori di testa
ma senza esagerare
perché tenere le briglie di voi stessi vi da come un senso di potere
di cui, a conti fatti, in realtà non disponete
voi dello "speriamo in bene"
poiché nella speranza, e non nella strage, trovate ancora conforto
chiudete gli occhi ed immaginate campi fioriti
voi che adorate fare le gite nella natura
ed ignorate le zone industriali
pensando che in esse non vi sia poesia né grazia né amore
voi che non capite che il vostro viver bene costa
e costa parecchio
a persone che neanche vedete
se non in televisione
e quando li vedete vi si stringe il cuore
e pensate di donar loro conforto con la vostra compassione e solidarietà
(le brioche di maria antonietta per il popolo che vuole il pane)
Voi che adorate divertirvi ed amare il bello
sempre e comunque a scapito degli altri
Io v'invidio
e v'invidio davvero
poiché vivete una vita a metà
escludete il male per drogarvi di bene
un bene che qualcun altro aveva già stabilito per voi
per voi incoscienti
per voi cani da slitta
voi che accettate il compromesso di un occhio aperto e l'altro chiuso
per non capire e accontentarvi
Io v'invidio
poiché vi siete convinti di avere l'animo in pace
e vi giuro che v'invidio
ma, per favore,
non ci date più lezioni
non veniteci ad insegnare cos'è la vita
a darci lezioni sul saper stare al mondo
poiché nel mondo voi non abitate
ma veleggiate su un vascello di sottile e fragile diamante
che veleggia fiero
su un mare di merda
la vostra
quella in cui noi
quotidianamente
affoghiamo
Pontedera
Sabato 21 luglio
ore 3:44
da ubriaco
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