martedì 5 giugno 2012

Il drammone paratone

La cosa che più mi stupisce, ferisce, stordisce e, infine, tramortisce è vedere come, da quando il terremoto si è abbattuto sull'emilia romagna togliendo la vita ai soliti noti, la gente abbia iniziato a scoprire che il due di Giugno a Roma si tiene la parata delle forze dell'ordine e dei corpi militari. Son d'accordo che la parata non avrebbe dovuto aver luogo ma più che altro per motivi legati al lutto e al silenzio indotto dalla riflessione sul perché, anche in caso di catastrofe naturale, muoiano sempre e solo degli operai sul posto di lavoro e non per il fatto che si potevano risparmiare dei danari da devolvere ai terremotati. E' vero, la parata costerà milioni di euro ma fondamentalmente nello schema generale degli sprechi statali è solo una goccia nell'oceano per quel che riguarda i benefici e gli sgravi che un militare in carriera riceve giornalmente. I militari in carriera hanno sgravi sulle tasse, sui costi del bollo auto, sul prezzo dei biglietti ai concerti, al cinema, allo stadio, hanno posti macchina garantiti e gratis, in più, quelli che stanno in un ufficio, denunciano spesso e volentieri lesioni dovute alla postura (che danni può arrecare stare seduti tutto il giorno a ciancicare delle scartoffie?) determinando così un ulteriore aumento dei loro stipendi... e oggi la gente si meraviglia per una parata del cazzo? Ci voleva un terremoto per farvi smuovere le coscienze?
E' vero, gli eserciti non servono ad un cazzo, a cosa servono degli stronzi in divisa e con dei cazzi sputa proiettili in mano in un mondo dove esistono anche le bombe H? Basta un bottone per iniziare una guerra e aspettare un paio di minuti perché sia finita, a cosa serve un esercito quindi? Riflettiamo sull'eliminazione degli eserciti piuttosto che sulla cancellazione di parate che alla fine piacciono solo ai pervertiti che guardano film porno per feticisti dell'uniforme!
La cosa che più mi ha schifato, ad ogni modo, è vedere come certi personaggi politici sputtanatissimi abbian deciso di disertare la parata: sentir dire da uno come Maroni che la parata "son solo soldi buttati al cesso" è una cosa che, nel suo facciaculismo più assoluto, fa quasi venir da ridere. Ma con che coraggio, uno che appartiene ad un partito che spendeva i soldi del finanziamento pubblico per far fare la plastica al naso al figlio di Bossi, si mette a dare certe valutazioni? Mi spiace, quindi, per gli infervoratissimi condottieri di facebook ma la protesta contro i militari non è un uniforme da indossare saltuariamente per farsi belli di fronte alle proprie amicizie: il vostro malcontento per un  avvenimento singolo non fa altro che giustificare il qualunquismo e l'opportunismo di personaggi politici che, pur non avendo più, com'è palese, un seguito cavalcano il cavallo dorato della protesta spicciola ed inconcludente al fine di una rivalutazione e i vostri status "antagonisti" non fanno altro che amplificarli e giustificarli. Accanirsi contro una semplice parata è un gesto che segue una logica da capro espiatorio ove si erige un solo avvenimento a colpevole al fine di giustificare il proprio silenzio (quello del privato cittadino) di fronte all'enorme matassa di sprechi ed abomini che stanno dietro ad esso...
Mi piace di più la gente che nei suoi status si mette a lamentarsi del tempo.


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