La donna
L'altra metà del cielo
La soluzione del problema che non ti risolve nessun problema ma, creandotene di nuovi, ti fa dimenticare quello principale: convivere con sé stessi.
E quindi, come si diceva, dovrei fidanzarmi? E, di grazia, a che scopo?
Poniamo il caso che, si, iniziassi a raccattare i calzini e le mutande ed iniziassi a fare una lavatrice
mi ripulissi
mi facessi la barba
mi ristrutturassi
mi cospargessi di profumi ed unguenti mellifluidi
iniziassi a frequentare i locali ove la presenza di femmina è sopra al 50% (cosa rara al giorno d'oggi)
iniziassi a bere dei cocktail dai nomi insopportabili ed iniziassi ad essere socievole dall'ora dell'aperitivo fino a quella del ritiro nelle proprie stanze
e, perché alla fine a forza d'insistere qualcosa succede sempre, trovassi una tizia disposta a frequentarmi
che problema avrei risolto?
Lo screen play di solito è il seguente:
All'inizio lei direbbe di amarmi
mi direbbe che son diverso dagli altri che ha avuto prima
che sono una persona unica e speciale
e che "Mamma mia, come sono fortunata! Sembri fatto apposta per me, tagliato su misura!"
che con me si sente protetta (ma protetta da chi o cosa? questa è una frase che non ho mai capito)
Farebbe lo slalom tra mutande e calzini facendo finta di non vedere
non farebbe nemmeno caso al disordine, al letto sfatto, ai cibi precotti che abbondano in frigo
mi riempirebbe la casa di piantine grasse e soprammobili (il famoso tocco femminile che manca nella casa di un single maschio, ma le donne non s'incazzano mai per questi luoghi comuni?)
Mi amerebbe carnalmente con la frequenza di, in media, una volta al giorno....
Poi un bel giorno, un giorno a caso, di punto in bianco, così all'improvviso
lei si sveglierebbe dal torpore in cui si era adagiata ed inizierebbe a vedermi per quello che sono,
sul pavimento riapparirebbero i calzini e le mutande, la polvere si riformerebbe sui mobili, si accorgerebbe che il letto è sempre sfatto e che mi nutro come un cane
inizierebbe a lamentarsi e ogni tanto lancerebbe un "Stasera non ci vediamo perché la devo sbollire, mi ci vuole del tempo per somatizzare il tuo atteggiamento"come uno strale che ti prende in pieno petto e ti lascia esanime a guardare il soffitto mentre ormai realizzi che anche a questo giro tutto ti sta scivolando di mano. Il sesso inizierebbe a calare da una media di una volta ala giorn ad una a settimana (se va bene) fino a sparire definitivamente.
Morto il principe azzurro resta solo il villano e lei, ormai, non riuscirebbe a vedermi in nessuno altro modo se non in quello
da unico e speciale diventerei come tutti gli altri
ed il suo ultimo ex diventerebbe migliore di me così all'improvviso
poi un bel giorno inizierebbe a dire che non sa se è ancora in grado di portare avanti questa relazione
e dopo una settimana mi lascerebbe
la sera stessa lei andrebbe a consolarsi con le amiche in un qualche posto del cazzo, a bere e a ballare
io resterei chiuso in casa per una settimana a nutrirmi di crackers, pizze precotte e birre in offerta della coop, a guardare ripetutamente "il buono, il brutto e il cattivo" ed in particolar modo la scena dove Clint Eastwood pronuncia la mitica frase "Io dormirò tranquillo poiché so che il mio peggior nemico veglia su di me" consapevole che lo stesso non vale anche per me.
Dopo due mesi lei si metterebbe con un altro al quale, dopo la solita girandola dell'amore infinito, inizierebbe a raccontare di quanto stava bene con me
Io continuerei imperterrito a seminare calzini e mutande per terra, a far maturare due centimetri di polvere sui mobili, e ad infilare qualsiasi cosa nel microonde
sia essa la pizza surgelata, i topi morti o la mia vita stessa
l'unica cosa cambiata sarebbe che, in più, avrei l'ingombro dei soprammobili e delle piantine grasse che lei mi avrebbe regalato durante la nostra relazione ( infilerò tutto nel microonde?)
Che alla fine una relazione amorosa comporti solo all'aumento degli introiti per i commercianti di piantine grasse e di oggettistiche stronze da porre sopra ai mobili e a nient'altro?
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