domenica 1 aprile 2012

cantico dell'esasperazione

No, non è vero
non è vero quando si dice che un essere umano può rinunciare al vivere in società
un essere umano può vivere rinunciando alla società che lo circonda, limitando i contatti alla semplice sopravvivenza:
si può lavorare e prestare la propria pazienza in cambio di denaro (l'unica proprietà che vanta un lavoratore oggi non è più la sua forza lavoro ma la sua capacità di sopportare il prossimo)
si può andare a fare la spesa limitandosi ai semplici buongiorno e buonasera
si può fare una passeggiata e riuscire ad evitare la gente come la peste
ma no, non si può evitare che la società riesca a fare a meno di te
tutti abbiamo una famiglia
tutti abbiamo delle persone che c'ingombrano il passato e ci costringono alla socialità
rinfacciandoti cose successe, ricordandoti eventi passati, ricattandoti col fatto che ti hanno dato i natali
Tu negli anni hai provato a costruirti uno steccato intorno, cercando di renderti autosufficiente
loro ovviamente no
e lo scavalcano appena ne hanno l'occasione
perché loro credono fermamente, essendo ognuno la sanguisuga dell'altro, nel principio di coesistenza e collaborazione; e allora perché non romperti il cazzo?
favori
cortesie
sfoghi
i tuoi orecchi ed il tuo fisico vengono continuamente sottoposti allo stress da socialità, una pratica di cui non hai bisogno ma che la tua compassione verso quelli che ti sembrano avere bisogno (e sottolineo "ti sembrano") ti costringe a fare ogni volta che si presenta l'occasione
la cosa peggiore è che tutto questo lo fai gratis
Puoi programmare di leggerti un libro
e invece ti telefona qualcuno per andare a prendere un caffè
qualcuno che non vedi da una vita
perché si è appena lasciato da quella trogola senza tatto della sua ragazza
ed ha tanto bisogno di parlare con qualcuno
Tu gli dici che hai da fare
ma lui ovviamente insiste
ed alla fine accetti
e, anziché il libro, ti tocca sfogliare le tragedie di questo stronzo
tragedie che si dimenticherà dal momento che troverà un'altra cagna maledetta atta a sfondargli i coglioni
però nel mentre te li sfonda a te che ti vedi rovinare una domenica pomeriggio che credevi di poter passare a volare con la fantasia, leggendo un libro, sorseggiando un caffè, fumando sigarette e mettendo dei dischi come sottofondo a tutto questo
e tutto questo per pietà
ma varrà la pena provare pietà?
ovviamente quando troverà la nuova cagna maledetta si dimenticherà di te
ma tanto non ha importanza perché alla fine tu non chiedi mai favori ne chiedi udienze
tu le cose te le fai e te le risolvi da solo
peccato che non hai capito il teorema che vige a questo mondo: "Chi non chiede favori vuol dire che li fa, chi non vuol essere ascoltato vuol dire che ascolta..."
lo so, non torna e non è dimostrabile
però così è
e sfido chiunque a provare il contrario
così ti attrezzi e ti chiudi in casa
e cerchi di aprire bene gli occhi e di cercare di evitare i possibili luoghi dove puoi incontrare persone con cui vanti un passato in comune
per un po' funziona
poi però ti scordi che hai un telefono ed un campanello
e se non t'incontrano ti cercano
e ti trovano
puoi non rispondere al campanello o al telefono
ma poi fingono di preoccuparsi e ti scovano
e tutto inizia da capo
che palle
che l'unica via d'uscita sia la morte?



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