venerdì 24 febbraio 2012

Obbedisco ed eseguisco!

L'atmosfera è pesante all'interno del loculo ove mi adopero a fini lavorativi.
Le genti si scrutano le une con le altre con fare circospetto.
Le pareti sono addobbate con ragnatele e crepe, la vernice bianca è ormai stata portata al grigio dal tempo e dalla polvere.
Sta per succedere qualcosa di orrendo.
Me lo sento.
Son seduto sulla mia scrivania, innanzi a me staziona, in piedi, il mio datore di lavoro; ha un fax in mano, lo sguardo perplesso, la sua mano sinistra trema a intervalli regolari di 5 secondi: segno evidente che è nervoso.
Io lo guardo e attendo direttive ma lui temporeggia, lo sguardo perplesso diventa man mano sempre più di disappunto.
"caro Tebaldi" mi fa ad un certo punto fissandomi all'improvviso
"quei cenciosi cinesi hanno acquisito i diritti sulla produzione degli scampoli di cacchio, sa cosa significa?"
"onestamente non saprei, è vent'anni che sto qua e trascrivo ogni singola parola che lei proferisce, 'o mio signore, ma, nella realtà dei fatti, non so nemmeno cosa produca la nostra azienda"
"la sua ingenuità, caro Tebaldi, ogni volta ridona al mio mesto umore delle risalite inaspettate verso i giardini dell'allegrezza e del lato ludico della vita e di questo io gliene sono grato Tebaldi"
"Si figuri signor dottore, sapere che le dono allegrezza e letizia fa essere allegro e gaudioso anche me!"
"pur tuttavia, mio umile Tebaldi, non si scordi che la ditta è mia e non nostra, non avrà mica iniziato a leggere uno di quei libri dove stanno scritte cose astruse del tipo che le persone infime e meschine come lei devono godere di diritti al pari di principini come me?"
"ma si figuri signor dottore, da quando sono stato assunto da sua altezza, leggo solo topolino e tira e molla. Non so niente di queste cose astruse"
"per fortuna! Credevo che anche lei, caro Tebaldi, stesse divenendo un ricchione dalla pelle color epatite come quei cenciosi cinesi. Ma adesso bando alle ciance!" Il signor datore di lavoro riporta il fax all'altezza del busto e prosegue
"bisogna prendere provvedimenti al fine di contenere questo infausto fatto!"
"quale fatto?!" chiedo io ormai dimentico del fattore scatenante
"Caro Tebaldi, il fatto che una persona totalmente priva di doti e con degli enormi disturbi dell'attenzione come lei sia riuscita a trovare un lavoro e farsi una famiglia mi fa ben sperare per il futuro di mio figlio Pancrazio che è, come lei ben saprà, afflitto dalla sindrome di down"
"francamente non sapevo, sua maestà..."
"e infatti lei non deve sapere un cazzo Tebaldi, poiché non son cazzi suoi!"
"ma è lei che me ne stava parlando, sua santità..."
"Tebaldi insomma, non mi metta in difficoltà! Le ho forse dato il permesso di farmi notare le mie contraddizioni?"
"No, onorevole dottore..."
"e allora non lo faccia!!!!!"
"eseguisco!"
"Tebaldi, ma lei è un cane indicibile! In quanto trascrittore delle mie memorie di grande imprenditore italico nonché di stimato tomber des femmes del litorale adriatico non dovrebbe commettere tali errori grammaticali"
"quale errore?"
"lei ha poc'anzi pronunciato la parola eseguisco!"
"eh beh si, ma si può dire. Vanno bene sia eseguo che eseguisco"
"Tebaldi..."
"dica sua eminenza"
"osa mettere in dubbio le mie conoscenze dell'italico idioma?"
"ehm....ehm...ehm, beh io..." entro istantaneamente in un labirinto d'imbarazzo ove la via d'uscita pare smarrita
"beh? che fa Tebaldi, temporeggia nel rispondermi?"
Non posso dargli torto sull'argomento. Se lo contraddicessi su questo punto mi riterrebbe inadeguato al ruolo di suo biografo e mi licenzierebbe. Che futuro ci sarebbe poi per me? Dove lo trovo un altro industriale megalomane disposto a spendere 1500 euro (lorde) al mese per avere un biografo sempre al suo fianco pronto a trascrivere le sue memorie e le sue eroiche imprese da investitore? Mia moglie ha perso il lavoro il mese scorso e c'è da pagare anche i libri di scuola di mio figlio Gyno che va all'università! La mia strenua difesa dell'italiano in quanto lingua complessa e soggetta ad evoluzioni ma anche involuzioni non mi permetterebbe di cedere su un "eseguisco", ma la paura di un domani di debiti ed incertezze mi costringe ad inginocchiarmi al volere del mio mecenate.
"mi scusi, magnifico rettore, ma ogni tanto mi diverto con le parole e ne compongo alcune per puro diletto personale. Per tenere la mente allenata ecco..."
"e questo eseguisco per cosa starebbe?"
"eseguisco sta per "eseguo" e "mi compatisco" allo stesso istante, cioè:  eseguo l'ordine e nel mentre mi compatisco  per aver contraddetto vossia poiché sono un meschino!"
"Caro Tebaldi, il fatto che una persona totalmente priva di velleità e prospettive come lei si metta a giuocare con le parole mi ridona fiducia in questo paese ove la creatività pare essersi estinta lustri or sono"
"convengo con lei, 'o mio sommo maestro!"
"Comunque sia" aggiunge il titolare "la pregherei di non tramutare questo suo vezzo in un vizio poiché, come lei potrà cero immaginare, vorrei che la mia biografia venisse scritta in un italiano irreprensibile di modo che io appaia, agli occhi del lettore, come un imprenditore serio e competente e, al contempo, come un educato amante"
"Non si preoccupi, relego questo mio vezzo solo alla pratica dell'eloquio"
"Bene Tebaldi, ora se mi permette vado un attimo al cesso a massacrarmi dalle seghe sulle foto dei cadaveri. Arrivederci"
"Va bene 'o dio del cielo e della terra. Buon divertimento"
il datore di lavoro fa per uscire ma poi, con l'aria di chi si è scordato qualcosa, si volta di scatto e, fissandomi dritto negli occhi, mi dice chiaro e tondo:
"Ovviamente non c'è bisogno che io le ricordi di non fare menzione di queste mie peculiarità nei suoi appunti. Niente dettagli sulla necrofilia, la zoofilia e il feticismo per i piedi delle donne anziane"
"Non si preoccupi, eccelso tra gli eccelsi, non ho mai trascritto niente del genere"
"benissimo Tebaldi, sapevo di poter contare su una creatura insipida come lei"
"la ringrazio, mein fuhrer, lei è una persona eccezionale"
"arrivederci Tebaldi"
"arrivederci"
Chiude la porta.
L'eco dei suoi passi si allontana poco a poco.
E' incredibile come la società si sia evoluta
prima solo i forti comandavano
oggi alla guida stanno i topi
i vermi, le locuste
i deboli
e noi
noi che siamo etica
carattere e forza
siam condannati alla catena
servi ai loro piedi
e per uno stipendio
e per la sussistenza
vendiamo la nostra dignità
colpa di aver affidato le nostre capacità ad un dio?

 

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