domenica 5 febbraio 2012

Il drammone Mariolone pt.2- che monotonia!

Che Mario Monti fosse un po' birichino lo si intuiva facilmente da quella espressione sorniona e vagamente divertita che sfoggia ogni volta che appare in televisione o sui giornali. Ad un primo colpo d'occhio ci si accorge subito che ci troviamo di fronte al classico esempio di nonnetto arzillo che, giunto al termine dei suoi giorni, se ne sbatte altamente delle regole di buona convivenza civile e, per esempio, si mette a pisciare lungo le strade del centro in pieno pomeriggio di fronte ai passanti. Ora, è chiaro che Mariolone, essendo egli figura pubblica di un certo rilievo, non poteva certo mettersi a pisciare per le strade di Roma ed ecco così che, essendo impossibilitato a farlo dal dotto che per voler di madre natura conduce l'urina dai reni all'esterno, si è ritrovato a dover pisciare dalla bocca una frase alquanto infelice anche se, in un paese migliore, avrebbe un senso compiuto più che condivisibile; è vero, passare un'esistenza nel solito posto di lavoro è una rottura di cazzo! Naturalmente è una rottura di cazzo per chi ce l'ha e naturalmente ce l'hanno in pochi.
Ok, la battuta è infelice,
ok, se la poteva risparmiare
ok, ma la reazione della classe politica è stata più antipatica dell'asserzione proferita dal nostro first minister; tutti si son messi a fare i moralisti e gli indignati, tutti a puntare l'indice verso il povero Mariolone che, comunque questo va detto, non si è messo a dare smentite e a dire che era stato frainteso (come faceva qualcun altro). La classe politica itagliana dimostra per l'ennesima volta di aver la memoria corta, per convenienza, e la faccia come il culo, per definizione: discorsi molto simili se non addirittura uguali a quello del guascone Mariolone eran stati fatti da D'Alema, Amato (di questo è anche storico il discorso sulle pensioni, dove paragonava gli operai metalmeccanici al presidente della repubblica) e anche tutti i ministri che si son susseguiti a capo del ministero del lavoro: tutti fans sfegatati della flessibilità, tutti a dire che i giovani si sarebbero dovuti adeguare ad un futuro dove il posto fisso sarebbe stato sinonimo di arretratezza, tutti a vantare gli effetti benefici del cambiare lavoro ogni sei mesi. Oggi che il lavoro, flessibile o no, è diventato un lusso per pochi, tutti fanno meno i furbi e, non essendo più al governo, si mettono a fare gli scandalizzati di fronte alle stesse battute che loro hanno fatto negli ultimi 15 anni!
La verità è che in itaglia la gente si dovrebbe mettere in testa che il lavoro onesto è un lavoro ormai superato, non da nessuna garanzia e soprattutto non regala brividi riducendo l'essere umano ad una semplice macchina senza sentimenti, pulsioni e slanci: la delinquenza è il futuro dell'itaglia, furto, scippo, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione. Tutti lavori che donano dei buoni guadagni, sicuramente superiori rispetto ai lavori con contratto regolare, e soprattutto riescono sempre a creare un clima di tensione per chi li svolge donandogli brividi e avventure a non finire! Lo so, per chi pratica tali lavori non esiste un fondo pensionistico, non c'è nessun ente che ti tuteli quando ti fai male e le ferie non son pagate, ma è anche vero che nella maggior parte dei nuovi contratti la situazione è la stessa e la pensione, questa è la massima verità, sarà un traguardo che nessuno raggiungerà mai!
Meditate gente, meditate...

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