Quando, quasi 3 mesi fa, misi l'annuncio su disagio a vita al fine che voi altri, nel caso foste produttori di musiche tristi e pesanti, m'inviaste i dischi o i demo delle vostre compagini musicali, avevo due grosse paure:
1) Che qualsiasi stronzo di questo pianeta m'inviasse dei link ai loro dischi e magari nessuno di questi facesse veramente roba triste e pesante mettendomi nella scomoda posizione di quello che ad un certo punto risponde alle mail con un semplice: "ma che cazzo vuoi frichettone di merda?"
2) Che mi arrivasse una valanga di gruppi italici impegnatissimi nel risultare uguali identici agli immortal, mettendomi nella scomoda posizione di quello che ad un certo punto risponde alle mail con un semplice:
"ma che cazzo vuoi pagliaccio di merda?"
Poi il problema si è risolto perché nessuno ha mai risposto al mio appello e non se n'è più fatto di niente. Poi ieri la svolta: mi arriva questa email sull'account di disagio a vita con su un link per scaricare questo disco.
Cari miei, lo riconosco, penso che alla fine ne sia valsa la pena aspettare tre mesi per un disco del genere: Dark ambient drone con affondi industrial a rendere il tutto ancora più lacerante e sofferto, forse sempre un po' acerbo in certe soluzioni e nei suoni ma sempre piuttosto convincente nella somma stilistica d'insieme. La cosa che poi mi ha fatto più piacere è che in Italia solitamente, quando si tratta di un genere come la drone, ci si trovi sempre di fronte a dei semplici millantatori che, con la scusa dell'arte, si mettono a fare del casino allucinante senza capo né coda; in questo disco l'impressione è ben differente: tutto sembra studiato nel minimo particolare, dietro a tutto questo c'è del ragionamento approfondito, una logica perversa ma lineare e concreta.
Unica pecca forse la copertina ed il titolo del disco, un po' troppo banali nei riferimenti, anche se, sicuramente, non lasciano niente di sottointeso subito dall'inizio.
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