lunedì 20 febbraio 2012

Il drammone Sanremone-Celentano è satanista!

Credo che sia giunto per me il momento di rapportarmi, per la prima volta in vita mia, con il ben noto festivallo di santo remo in virtù del fatto che esso è uno degli eventi più seguiti su questa penisola che leggiadra sta a galla su un mare di merda. Compito piuttosto arduo quello del cronista di suddetta manifestazione canora anche perché non ne ho seguito neanche un minuto per via del fatto che di queste cose non me ne frega proprio un cazzo; com'è risaputo preferisco le robe occultiste messe in musica e del bel canto all'italiana mi confesso ignorante assoluto e cane indiscusso (lo so, molti di voi sarebbero pronti ad attribuirmi tali titoli anche in relazione alla musica di cui mi dico fan accanito, però pazienza: di voi come del festival me ne sbatto il cazzo quotidianamente e con una certa regolarità).
L'unica cosa che mi ha fatto riflettere del festival son stati i due interventi di Celentano: una sequela di banalità e retorica su rapporti tra politica e chiesa, crisi economica in Grecia e politica italiana. La cosa su cui però i media han fatto più perno son state le sortite anticlericali (o presunte tali) dal cantantiere professionista italico che, scoprendo l'acqua calda, ha detto che il vaticano non dovrebbe occuparsi di politica e che giornali come famiglia cristiana e Avvenire DOVREBBERO (mi raccomando il condizionale) esser chiusi; la reazione della santa sede è stata irosa e risentitissima: condanna di forte spirito anti-cattolico per il molleggiato con denuncia annessa per diffamazione. Nella seconda apparizione Adrianone ha cercato di spiegarsi meglio riguardo quello che aveva detto nella prima ma, una claque presumibilmente addestrata dai soldati in sottana nera dell'armata di cristo, ha iniziato a fischiarlo e a gridargli "basta!" dalla platea. Il giorno dopo giornali e telegiornali hanno fischiato a loro volta il povero Adrianone, colpevole a mio avviso solo di aver detto una cosa che solo uno iscritto all'albo dei giornalisti può non aver ancora capito, dando molto risalto al fatto che era stato contestato e che alla fine aveva pure cantato di merda. Risultato finale? Grazie ad un abile macchinazione mediatica Adrianone, nel giro di 5 giorni, da santone mediatico è diventato, magicamente, un inguaribile fesso.  Questo episodio mi porta forzatamente ad una conclusione che qui, per comodità, dividerò in punti al fine di renderla più comprensibile anche a voi teste di minchia:
1) A me Adriano Celentano sta sul cazzo
2) A me il vaticano sta sul cazzo
3) Al Vaticano non piace essere criticato, contestato e nemmeno essere soggetto di barzellette da bar come i carabinieri 
4) Se in itaglia contesti il vaticano, questo prima si mette a frignare e a dire che l'hai offeso e che in Itaglia c'è una forte corrente anticlericale appoggiata dalle lobby gay e dalle multinazionali atee e poi operano affinché il tuo nome venga affondato dentro ad un mare d'infamie poiché l'unica vera multinazionale che opera contro gli interessi di coloro i quali si battono per la libertà d'opinione è il vaticano stesso
5) Questo minuscolo episodio ci dimostra solo come il vaticano sia, forse, la più grande potenza sul territorio italiano, capace di smuovere venti e tempeste anche quando un personaggio pubblico dal grosso seguito come Celentanone si mette a contestarlo, riuscendo poi a gettarlo a terra con la faccia nel fango di fronte all'opinione pubblica.
6) Questo piccolo episodio ci dimostra di come questo sia un paese di merda poiché basterebbe non far battezzare più i figli per togliere quintali di potere a quella manica di sanguisughe cattoliche che infestano il paese: la chiesa risulta più influente di un partito politico di maggioranza poiché, sulla statistica dei battesimi, rappresenta sulla carta più del 90% della popolazione, potendosi permettere così di intervenire sulla vita politica del paese ed evitando che dei grandi passi di civiltà come i pacs e la procreazione assistita non abbiano mai luogo in itaglia
Amen

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