lunedì 27 febbraio 2012

...E il lunedì: Sport!!!! Milan-Juventus la partita delle polemiche (di cui non ce ne frega un cazzo)

Situazioni incredibili l'altro ieri (o ieri?) allo stadio quello grosso di Milano (o di Torino?) ove le due compagini più ricche e famose del globo terracqueo si affrontavano a regolar tenzone onde conseguire la coccarda tricolore da cucire sulle proprie casacche al fine di farsene fregio e vanto nei secoli a venire. Ahimè, ma soprattutto ahi per chi ha pagato il biglietto, in questo caso non si è potuto parlare di gioco-pallone ma solo ed esclusivamente di errori arbitrali e di violenza fra i babbuini che vestivano, fieri e un po' guasconi, le effigi dei rispettivi teams. La partita non l'ho vista, poiché ho sempre ritenuto il gioco pallone uno sport da checche, però mi hanno detto che è stata un po' una merda nel complesso. Pare che una scimmia negra con la casacca rosso-negra, proveniente da uno di quei paesi del cazzo con le palme e i caschi di banane, abbia malmenato uno dell'equipe opposta e che l'arbitro non abbia fischiato la punizione, generando così della situazione imprevista e inasprendo gli animi, già di per sé piuttosto intossicati dal fatto che il gioco pallone oggi non è più un gioco ma solo un'altra occasione per fare della polemica al bar e soprattutto dal fatto che i negri starebbero meglio a casa loro a spaccare le noci di cocco piuttosto che a giocare al nobile gioco del pallone di cuoio ( e di merda).
Ma alla fine diciamo che le due equipes ultra-miliardarie hanno pareggiato e si può affermare, senza aver paura di sbagliare, che non è cambiato un cazzo sia nella classifica del torneo italico di gioco della palla al piede, sia nella vita di tutti noi che di queste cose ce ne battiamo anche un po' il cazzo, quindi anche se non giocavano era un po' le stesso, con l'unica variante che ora non starebbero a fracassarci il cazzo (su facebook, in tv, alla radio, al bar...ovunque!) coi goal che c'erano e che non c'erano, con i manrovesci e coi i permessi di soggiorno per i calciatori negri.
E che cazzo!
Nell'istantanea Lichsteiner ci dimostra che l'unica cosa negra che vogliono in Svizzera è il cioccolato

venerdì 24 febbraio 2012

Obbedisco ed eseguisco!

L'atmosfera è pesante all'interno del loculo ove mi adopero a fini lavorativi.
Le genti si scrutano le une con le altre con fare circospetto.
Le pareti sono addobbate con ragnatele e crepe, la vernice bianca è ormai stata portata al grigio dal tempo e dalla polvere.
Sta per succedere qualcosa di orrendo.
Me lo sento.
Son seduto sulla mia scrivania, innanzi a me staziona, in piedi, il mio datore di lavoro; ha un fax in mano, lo sguardo perplesso, la sua mano sinistra trema a intervalli regolari di 5 secondi: segno evidente che è nervoso.
Io lo guardo e attendo direttive ma lui temporeggia, lo sguardo perplesso diventa man mano sempre più di disappunto.
"caro Tebaldi" mi fa ad un certo punto fissandomi all'improvviso
"quei cenciosi cinesi hanno acquisito i diritti sulla produzione degli scampoli di cacchio, sa cosa significa?"
"onestamente non saprei, è vent'anni che sto qua e trascrivo ogni singola parola che lei proferisce, 'o mio signore, ma, nella realtà dei fatti, non so nemmeno cosa produca la nostra azienda"
"la sua ingenuità, caro Tebaldi, ogni volta ridona al mio mesto umore delle risalite inaspettate verso i giardini dell'allegrezza e del lato ludico della vita e di questo io gliene sono grato Tebaldi"
"Si figuri signor dottore, sapere che le dono allegrezza e letizia fa essere allegro e gaudioso anche me!"
"pur tuttavia, mio umile Tebaldi, non si scordi che la ditta è mia e non nostra, non avrà mica iniziato a leggere uno di quei libri dove stanno scritte cose astruse del tipo che le persone infime e meschine come lei devono godere di diritti al pari di principini come me?"
"ma si figuri signor dottore, da quando sono stato assunto da sua altezza, leggo solo topolino e tira e molla. Non so niente di queste cose astruse"
"per fortuna! Credevo che anche lei, caro Tebaldi, stesse divenendo un ricchione dalla pelle color epatite come quei cenciosi cinesi. Ma adesso bando alle ciance!" Il signor datore di lavoro riporta il fax all'altezza del busto e prosegue
"bisogna prendere provvedimenti al fine di contenere questo infausto fatto!"
"quale fatto?!" chiedo io ormai dimentico del fattore scatenante
"Caro Tebaldi, il fatto che una persona totalmente priva di doti e con degli enormi disturbi dell'attenzione come lei sia riuscita a trovare un lavoro e farsi una famiglia mi fa ben sperare per il futuro di mio figlio Pancrazio che è, come lei ben saprà, afflitto dalla sindrome di down"
"francamente non sapevo, sua maestà..."
"e infatti lei non deve sapere un cazzo Tebaldi, poiché non son cazzi suoi!"
"ma è lei che me ne stava parlando, sua santità..."
"Tebaldi insomma, non mi metta in difficoltà! Le ho forse dato il permesso di farmi notare le mie contraddizioni?"
"No, onorevole dottore..."
"e allora non lo faccia!!!!!"
"eseguisco!"
"Tebaldi, ma lei è un cane indicibile! In quanto trascrittore delle mie memorie di grande imprenditore italico nonché di stimato tomber des femmes del litorale adriatico non dovrebbe commettere tali errori grammaticali"
"quale errore?"
"lei ha poc'anzi pronunciato la parola eseguisco!"
"eh beh si, ma si può dire. Vanno bene sia eseguo che eseguisco"
"Tebaldi..."
"dica sua eminenza"
"osa mettere in dubbio le mie conoscenze dell'italico idioma?"
"ehm....ehm...ehm, beh io..." entro istantaneamente in un labirinto d'imbarazzo ove la via d'uscita pare smarrita
"beh? che fa Tebaldi, temporeggia nel rispondermi?"
Non posso dargli torto sull'argomento. Se lo contraddicessi su questo punto mi riterrebbe inadeguato al ruolo di suo biografo e mi licenzierebbe. Che futuro ci sarebbe poi per me? Dove lo trovo un altro industriale megalomane disposto a spendere 1500 euro (lorde) al mese per avere un biografo sempre al suo fianco pronto a trascrivere le sue memorie e le sue eroiche imprese da investitore? Mia moglie ha perso il lavoro il mese scorso e c'è da pagare anche i libri di scuola di mio figlio Gyno che va all'università! La mia strenua difesa dell'italiano in quanto lingua complessa e soggetta ad evoluzioni ma anche involuzioni non mi permetterebbe di cedere su un "eseguisco", ma la paura di un domani di debiti ed incertezze mi costringe ad inginocchiarmi al volere del mio mecenate.
"mi scusi, magnifico rettore, ma ogni tanto mi diverto con le parole e ne compongo alcune per puro diletto personale. Per tenere la mente allenata ecco..."
"e questo eseguisco per cosa starebbe?"
"eseguisco sta per "eseguo" e "mi compatisco" allo stesso istante, cioè:  eseguo l'ordine e nel mentre mi compatisco  per aver contraddetto vossia poiché sono un meschino!"
"Caro Tebaldi, il fatto che una persona totalmente priva di velleità e prospettive come lei si metta a giuocare con le parole mi ridona fiducia in questo paese ove la creatività pare essersi estinta lustri or sono"
"convengo con lei, 'o mio sommo maestro!"
"Comunque sia" aggiunge il titolare "la pregherei di non tramutare questo suo vezzo in un vizio poiché, come lei potrà cero immaginare, vorrei che la mia biografia venisse scritta in un italiano irreprensibile di modo che io appaia, agli occhi del lettore, come un imprenditore serio e competente e, al contempo, come un educato amante"
"Non si preoccupi, relego questo mio vezzo solo alla pratica dell'eloquio"
"Bene Tebaldi, ora se mi permette vado un attimo al cesso a massacrarmi dalle seghe sulle foto dei cadaveri. Arrivederci"
"Va bene 'o dio del cielo e della terra. Buon divertimento"
il datore di lavoro fa per uscire ma poi, con l'aria di chi si è scordato qualcosa, si volta di scatto e, fissandomi dritto negli occhi, mi dice chiaro e tondo:
"Ovviamente non c'è bisogno che io le ricordi di non fare menzione di queste mie peculiarità nei suoi appunti. Niente dettagli sulla necrofilia, la zoofilia e il feticismo per i piedi delle donne anziane"
"Non si preoccupi, eccelso tra gli eccelsi, non ho mai trascritto niente del genere"
"benissimo Tebaldi, sapevo di poter contare su una creatura insipida come lei"
"la ringrazio, mein fuhrer, lei è una persona eccezionale"
"arrivederci Tebaldi"
"arrivederci"
Chiude la porta.
L'eco dei suoi passi si allontana poco a poco.
E' incredibile come la società si sia evoluta
prima solo i forti comandavano
oggi alla guida stanno i topi
i vermi, le locuste
i deboli
e noi
noi che siamo etica
carattere e forza
siam condannati alla catena
servi ai loro piedi
e per uno stipendio
e per la sussistenza
vendiamo la nostra dignità
colpa di aver affidato le nostre capacità ad un dio?

 

lunedì 20 febbraio 2012

Il drammone Sanremone-Celentano è satanista!

Credo che sia giunto per me il momento di rapportarmi, per la prima volta in vita mia, con il ben noto festivallo di santo remo in virtù del fatto che esso è uno degli eventi più seguiti su questa penisola che leggiadra sta a galla su un mare di merda. Compito piuttosto arduo quello del cronista di suddetta manifestazione canora anche perché non ne ho seguito neanche un minuto per via del fatto che di queste cose non me ne frega proprio un cazzo; com'è risaputo preferisco le robe occultiste messe in musica e del bel canto all'italiana mi confesso ignorante assoluto e cane indiscusso (lo so, molti di voi sarebbero pronti ad attribuirmi tali titoli anche in relazione alla musica di cui mi dico fan accanito, però pazienza: di voi come del festival me ne sbatto il cazzo quotidianamente e con una certa regolarità).
L'unica cosa che mi ha fatto riflettere del festival son stati i due interventi di Celentano: una sequela di banalità e retorica su rapporti tra politica e chiesa, crisi economica in Grecia e politica italiana. La cosa su cui però i media han fatto più perno son state le sortite anticlericali (o presunte tali) dal cantantiere professionista italico che, scoprendo l'acqua calda, ha detto che il vaticano non dovrebbe occuparsi di politica e che giornali come famiglia cristiana e Avvenire DOVREBBERO (mi raccomando il condizionale) esser chiusi; la reazione della santa sede è stata irosa e risentitissima: condanna di forte spirito anti-cattolico per il molleggiato con denuncia annessa per diffamazione. Nella seconda apparizione Adrianone ha cercato di spiegarsi meglio riguardo quello che aveva detto nella prima ma, una claque presumibilmente addestrata dai soldati in sottana nera dell'armata di cristo, ha iniziato a fischiarlo e a gridargli "basta!" dalla platea. Il giorno dopo giornali e telegiornali hanno fischiato a loro volta il povero Adrianone, colpevole a mio avviso solo di aver detto una cosa che solo uno iscritto all'albo dei giornalisti può non aver ancora capito, dando molto risalto al fatto che era stato contestato e che alla fine aveva pure cantato di merda. Risultato finale? Grazie ad un abile macchinazione mediatica Adrianone, nel giro di 5 giorni, da santone mediatico è diventato, magicamente, un inguaribile fesso.  Questo episodio mi porta forzatamente ad una conclusione che qui, per comodità, dividerò in punti al fine di renderla più comprensibile anche a voi teste di minchia:
1) A me Adriano Celentano sta sul cazzo
2) A me il vaticano sta sul cazzo
3) Al Vaticano non piace essere criticato, contestato e nemmeno essere soggetto di barzellette da bar come i carabinieri 
4) Se in itaglia contesti il vaticano, questo prima si mette a frignare e a dire che l'hai offeso e che in Itaglia c'è una forte corrente anticlericale appoggiata dalle lobby gay e dalle multinazionali atee e poi operano affinché il tuo nome venga affondato dentro ad un mare d'infamie poiché l'unica vera multinazionale che opera contro gli interessi di coloro i quali si battono per la libertà d'opinione è il vaticano stesso
5) Questo minuscolo episodio ci dimostra solo come il vaticano sia, forse, la più grande potenza sul territorio italiano, capace di smuovere venti e tempeste anche quando un personaggio pubblico dal grosso seguito come Celentanone si mette a contestarlo, riuscendo poi a gettarlo a terra con la faccia nel fango di fronte all'opinione pubblica.
6) Questo piccolo episodio ci dimostra di come questo sia un paese di merda poiché basterebbe non far battezzare più i figli per togliere quintali di potere a quella manica di sanguisughe cattoliche che infestano il paese: la chiesa risulta più influente di un partito politico di maggioranza poiché, sulla statistica dei battesimi, rappresenta sulla carta più del 90% della popolazione, potendosi permettere così di intervenire sulla vita politica del paese ed evitando che dei grandi passi di civiltà come i pacs e la procreazione assistita non abbiano mai luogo in itaglia
Amen

martedì 14 febbraio 2012

Lautes Vacuum-Final Solution 2012

Quando, quasi 3 mesi fa, misi l'annuncio su disagio a vita al fine che voi altri, nel caso foste produttori di musiche tristi e pesanti, m'inviaste i dischi o i demo delle vostre compagini musicali, avevo due grosse paure:
1) Che qualsiasi stronzo di questo pianeta m'inviasse dei link ai loro dischi e magari nessuno di questi facesse veramente roba triste e pesante mettendomi nella scomoda posizione di quello che ad un certo punto risponde alle mail con un semplice: "ma che cazzo vuoi frichettone di merda?"
2) Che  mi arrivasse una valanga di gruppi italici impegnatissimi nel risultare uguali identici agli immortal, mettendomi nella scomoda posizione di quello che ad un certo punto risponde alle mail con un semplice:
"ma che cazzo vuoi pagliaccio di merda?"
Poi il problema si è risolto perché nessuno ha mai risposto al mio appello e non se n'è più fatto di niente. Poi ieri la svolta: mi arriva questa email sull'account di disagio a vita con su un link per scaricare questo disco.
Cari miei, lo riconosco, penso che alla fine ne sia valsa la pena aspettare tre mesi per un disco del genere: Dark ambient drone con affondi industrial a rendere il tutto ancora più lacerante e sofferto, forse sempre un po' acerbo in certe soluzioni e nei suoni ma sempre piuttosto convincente nella somma stilistica d'insieme. La cosa che poi mi ha fatto più piacere è che in Italia solitamente, quando si tratta di un genere come la drone, ci si trovi sempre di fronte a dei semplici millantatori che, con la scusa dell'arte, si mettono a fare del casino allucinante senza capo né coda; in questo disco l'impressione è ben differente: tutto sembra studiato nel minimo particolare, dietro a tutto questo c'è del ragionamento approfondito, una logica perversa ma lineare e concreta.
Unica pecca forse la copertina ed il titolo del disco, un po' troppo banali nei riferimenti, anche se,  sicuramente, non lasciano niente di sottointeso subito dall'inizio.

domenica 12 febbraio 2012

Lettera aperta a Whitney Houston

Cara Whitney,
lo so,
avevi i baffi da lesbica ed un colorito della pelle piuttosto divertente
no, non mi stavi simpatica
per niente
Ricordo ancora con ansia quel terribile giorno al cinema dove fui costretto a vedere quel film di merda dove te facevi la cantante strafiga (ma pur sempre coi baffi) che limonava con Kevin Costner; ma se te eri tanto brava a cantare perché hai voluto anche recitare? Era proprio necessario? A recitare facevi proprio pena, Whitney, non eri altro che una cagna (coi baffi però).
Diciamoci pure la verità, Whitney, a me facevano cagare pure le tue canzoni che, per fortuna, era già qualche anno che tenevi per te. Sempre questa cosa insopportabile dei virtuosismi per forza, dei vocalizzi da castrato, di tutte queste caratteristiche tipicamente associabili a tutti quelli che come te vantano un colorito della pelle piuttosto divertente. Sempre con questi cazzo di gospel di merda.
Dal momento che sei morta, i giornalisti hanno già iniziato a dire che eri la regina del pop: ora, è possibile che come muore una merda di cantante subito venga incoronata come reginetta del pop (ma pur sempre coi baffi)? Erano anni che tu non ti producevi in alcunché di dicografico e la tua unica passione erano le sostanze drogose e le sedute dallo psichiatra, come si può, quindi, attribuirti tale titolo? Tale titolo spetta di diritto a Madonna che al contrario tuo, che provieni dalla cultura negra omofobica dei campi di cotone, piace ai froci e quindi ha più diritto di te alla corona di regina del pop. Tu stavi bene nelle chiese a cantare tutti quei gospel del cazzo su cristo, la madonna (la puttana, non la cantante) e che siamo tutti brothers and sisters (ci terrei a specificare che sono figlio unico comunque).
Ora purtroppo, cara Whitney, sei defunta e tornerai a dominare i palinsesti delle TV di tutto il mondo.
Riabbasserai il livello musicale con tutte quelle canzoncine insulse con la voce da Big Mama
Riabbasserai il livello cinematografico, dato che proietteranno fino alla nausea quella merda di film inutile e cialtrone...
Ma io dico: ormai sono anni che non si sentiva più niente di te poiché eri in un irrisanabile declino artistico; ciò significa che la tua parabola in quanto cantantessa era giunta al termine già da tempo, che significato ha, quindi, riproporre le tue canzoni fino al vomito? Giusta riproposta di un'artista incompresa o tentativo di recupero fondi da parte delle multinazionali del disco per cercare di andare in pari dopo i tuoi ultimi fallimenti?
Boh vabbè, tanto io la televisione manco la guardo più.

sabato 11 febbraio 2012

Buongiorno Oblio

Oggi è proprio uno di quei giorni che ti alzi e non hai voglia di fare un cazzo; ti alzi, ti guardi un po' intorno, sbadigli, ti passi una mano sulla barba, con l'altra ti gratti i coglioni, ti metti seduto con la testa tra le mani mentre sbadigli un'altra volta: si, non ho proprio voglia di fare un cazzo.
Non ho voglia di mangiare
Non ho voglia bere
Non ho voglia di stare in casa
Non ho voglia di uscire
"Chiamo un amico per prendere un caffè insieme?"
Macché, non ho nemmeno voglia di parlare
Né di ascoltare
"Ma anche se resto in casa che faccio?"
Non ho voglia di ascoltar musica
non ho voglia di leggere un libro
Alla tele, anche se col digitale terrestre sono aumentati i canali, non c'è mai un cazzo di niente
"Dovrei far qualcosa di costruttivo?"
Ma non ho voglia di pulire
non ho voglia di cucinare (poiché non so cucinare)
"dovrei fare qualcosa di distruttivo?"
Andare dalla mia vicina e far partire una polemica sulla pulizia della pianerottolo?
Offendere i negri dal terrazzo?
tirare sassi ai vecchietti dal terrazzo?
Pisciare in testa alle suore dal terrazzo?
No meglio di no che fuori è anche freddo e mi si congelerebbero gli attributi, poi cosa direbbe la mia ragazza?
Ma io non ho la ragazza
Ecco, potrei andare a cercamene una
mettermi dei vestiti tattici, lavarmi, rasarmi completamente come gli attori porno, agghindarmi con bracciali e collane ove sian raffigurate scene oscene
Ma in tutta onestà questa, tra le proposte che mi son auto sottoposto alla mia scortese attenzione, mi sembra come la più faticosa:
In primo luogo non ho dei vestiti tattici e dovrei uscire per comprarmeli
e non ho voglia di entrare in un negozio e relazionarmi con le commesse
Non ho voglia di rasarmi completamente poiché i peli andrebbero a terra e, come prima enunciato, non ho voglia di pulire
Non possiedo collane o bracciali che raffigurino scene oscene (a dire il vero non ho collane e bracciali in generale) e quindi dovrei andare a comprarmeli e allora vale lo stesso discorso sui vestiti tattici di cui sopra. Poi, mettiamo anche il caso che, in uno sforzo estremo, io riesca a compiere tutti gli atti poc'anzi elencati che mi potrebbero portare alla conquista di una qualche donna al fine di fidanzarmi con essa, t'immagini poi che strazio la gestazione del rapporto? Poi inizierebbe magari a dire che manco di certe particolari attenzioni, che alla fine sto con lei solo per il sesso, che era meglio il suo ex.... no no, mi sa che non ho nemmeno voglia di costruire un rapporto, una relazione...
Certo però che palle vivere, sempre quest'obbligo continuo di dover fare qualcosa per arrivare a qualcos'altro che, sicuramente, richiederà che tu faccia qualcos'altro per poter ottenere qualcos'altro al solo scopo di rendere il tuo vivere interessante ai tuoi occhi. Ma poi, a pensarci bene, avrò voglia di vivere? No, perché alla fine mi sono alzato ora e, vabbè non aver voglia di fare un cazzo, ma oh son proprio la negazione dello stare al mondo.... ECCO, potrei ammazzarmi!!!!! Un po' mi aiuterebbe a riempire il tempo e poi mi metterebbe nella comoda posizione di non dover più aver voglia di far qualcosa. L'unico problema a questo punto è che non ho una corda per impiccarmi, non ho una pistola per spararmi (accidenti a me e il non aver voglia di fare il militare), non ho il gas in casa perchè la settimana scorsa non ho avuto voglia di andare a pagare la bolletta, non ho medicinali in casa per avvelenarmi (nonostante la vita da larva, scoppio di salute), forse potrei tagliarmi le vene con una lama!!!!! Ma poi t'immagini che palle star seduto su una sedia aspettando di morire dissanguato, no no, mi sa che non ho voglia d'aspettare.
E se mi buttassi dalla finestra? Ma sto al primo piano, sicuramente l'impatto non mi ucciderebbe ma mi donerebbe solo handicap e limiti fisici. Non ho voglia di passare la mia vita su una sedia a rotelle, lasciato lì a vegetare come un cadavere che aspetta di essere sepolto anche se, lo riconosco, non cambierebbe di molto la mia condizione attuale: è la mancanza d'indipendenza che mi terrorizza, l'impossibilità di poter decidere per me ma di dover delegare i miei bisogni e i miei desideri ad un'altra persona pagata per prendersi cura di me. Ma alla fine io ho dei desideri, ho dei bisogni, ho delle necessità? A me non me ne frega un cazzo di niente, questa è la verità
Mi sa che è meglio se mi rimetto a letto
Ho pensato troppo fino ad ora
e di pensare non ne ho voglia
mi butto sul letto
tiro su le coperte
spengo la luce in un ultimo sforzo
                                                       Buongiorno Oblio

AVERE TUTTO NON SIGNIFICA PIU' NIENTE
POICHE' SIAM NATI TUTTI GIA' SAZIATI
E NON CI SIAM MAI SUDATI NIENTE
SIAMO NATI GIA' VECCHI DI MILLENNI
Mentre scrivevo ciò di cui sopra, ascoltavo ciò di cui sotto:



giovedì 9 febbraio 2012

Storie di vita vissuta: Bertina la cuoca assassina

Quand'ero piccolo, poiché ero figlio d'un operaio di una grossa azienda internazionale, venni spedito a calci in culo al mitico, insuperabile ma alquanto discutibile asilo della grossa azienda internazionale, ove noi bambini venivamo educati ed addestrati allo scopo di farci diventare degli ottimi operai della grossa azienda internazionale.
La grossa azienda internazionale diceva ai nostri genitori che offriva loro un servizio di tipo "tedesco"
i nostri genitori comprendevano che "tedesco" stava per "grossa azienda internazionale che garantisce ai suoi operai la custodia dei figli con metodi e strutture di respiro europeo"
La grossa azienda, di par suo, per "tedesco" intendeva "campo di concentramento rieducativo per figli di operai di merda" ove i bambini entravano pargoli ed innocenti ed uscivano operai e bestemmianti, in una catena umana di produzione che si sarebbe conclusa solo con la morte dell'individuo.
Vari ricordi si accumulano nella mia testa se con la memoria vado indietro sino a quei giorni passati in quella sotto specie di asilo di merda: la bambina che si cagò addosso e per paura di essere picchiata dalla maestra si mangiò tutto il risultato finale della sua digestione, dei vari tentavi di fuga dall'asilo sempre finiti in un bagno di schiaffi, di come venivano puniti e messi in ridicolo quei bambini che presentavano incapacità congenite nell'atto motorio... ma solo un ricordo tra questi è ancora vivo nella mia mente, talmente vivo che anche in questo momento il solo pensiero mi acceca la mente di paura: Bertina la cuoca assassina.
Com'è ben noto, i bambini disprezzano ogni tipo di verdura e cercano di non mangiarla in tutti i modi possibili: pianti, grida, sceneggiate irritanti; i nostri genitori, nell'ambiente domestico, già sviliti dalle troppe ore di lavoro e dagli stress della vita di tutti i giorni, di fronte al nostro disgusto per i piatti di spinaci o carciofi, spesso si arrendevano rifilandoci qualche schifezza in scatola, Bertina la cuoca assassina no
Al grido di "io ve l'ho cucinato  e ora voi ve lo mangiate" Bertina usciva dalla sua cucina e andava alla ricerca di qualche bambino che avesse lasciato qualcosa nel piatto; a quel punto partiva la sinfonia di bocche dilatate a forza, lamenti strozzati dal cibo che violentemente veniva infilato in gola, pianti di disperazione e poi il rumore dei rigurgiti, il vomito che scrosciava a terra, tanti bambini vomitavano e l'odore del vomito rendeva l'aria irrespirabile così che altri bambini, divorati dalla nausea, vomitavano a loro volta generando, nella mensa dell'asilo dell'azienda internazionale, un lago di vomito su cui altri bambini scivolavano ricoprendosi di vomito ma questo spettacolo non impressionava la cuoca Bertina che non si placava fino a che non vedeva che il cibo nel tuo piatto era finito. Vedersi arrivare addosso la Bertina non era un bello spettacolo: era una donna robusta, bassa, coi capelli crespi, lo sguardo ottuso e violento, era capace di prenderti a schiaffi se ti ostinavi a non aprire bocca e a non farle finire il suo lavoro; una volta, ma non so se fosse realtà o incubo (frequentissimi a quell'età incubi con lei come protagonista), fece rimangiare ad una bambina un qualcosa che quest'ultima aveva appena vomitato.
Tutt'oggi come vedo un piatto di carciofi, cardi, asparagi o qualsiasi altra cosa commestibile di colore ver,de davanti ai miei occhi ricompaiono quelle scene violente, quelle scene orride e disgustose, quelle scene che ci hanno insegnato solamente che nella nostra vita tutto sarebbe stato un obbligo da lì in poi e poche e casuali volte saremmo stati avvolti dal senso del piacere ed in questo Bertina ci fece da boia e da maestra al contempo, traghettandoci, a costo zero comunque, verso la sponda più impervia e priva di gioie: il mondo del lavoro all'interno della grande azienda internazionale ove però nessuno di noi entrò mai a lavorare poiché da lì a pochi anni la fabbrica iniziò a licenziare i suoi dipendenti che, da 15000 che erano, scesero a 3000 unità nel giro di pochi anni: la grande azienda internazionale spostò buona parte della produzione nell'est Europa dove gli operai non rompono il cazzo coi diritti sindacali, dato che son morti di fame più degli italiani, e i loro figli in età d'asilo son già per le strade a spacciare per la mafia polacca e a farsi iniettare il fango per stordirsi.
L'asilo venne quindi chiuso e Bertina venne spedita a calci in culo chissà dove
suo marito (si, incredibile ma aveva anche un marito) morì qualche anno dopo
Noi diventammo tutti disoccupati, alcolizzati e tossicodipendenti
Grazie Bertina
Grazie grande azienda internazionale
Grazie

mercoledì 8 febbraio 2012

Sorcier des Glaces-Snowland 1998

Dal Canada giungon sempre più gioie, a dimostrarcelo questo disco uscito nel 1998, vero e proprio astro nascosto nel firmamento del depressive black metal più ispirato. Hanno continuato a far dischi anche dopo questo (tutti notevoli) e sono tutt'or attivi, quindi vi consiglio di andarvi a cercare anche altre cose pubblicate col loro nome (anche se a dire il vero non son così facilmente reperibili).

martedì 7 febbraio 2012

Ma che freddo fa?

Operando in qualità di magazziniere con obbligo di colloquio col pubblico, cado spesso vittima di conversazioni per niente interessanti dato che la gente, non si sa come mai, sente sempre il bisogno di confidarmi le sue ovvietà. Con questo non voglio assolutamente asserire di essere una persona straordinaria ed imprevedibile ma per lo meno sul posto di lavoro prediligo il silenzio ed il clima di lutto perenne e questo, s'intende, credo mi elevi di qualche spanna rispetto agli avventori che, affamati di prodotti da consumare e di discorsi a culo, si riversano ogni dì nel loculo ove opero in qualità di magazziniere del cazzo.
Oggi ho composto in breve tempo un piccolo e per niente pretenzioso componimento atto a rappresentare le mie tristi vicissitudini all'interno dell'ambiente lavorativo
grazie per l'attenzione
                                                       MA CHE FREDDO FA?
Dici:"mamma mia quanto fa freddo!"
eh beh, anche grazie al cazzo
non lo sapevi che d'inverno fa freddo
o l'hai scoperto da quest'anno?
"si ma è più freddo del solito"
ma allora sei davvero stupido
e cosa è "solito" chi lo stabilisce?
tu, con quella faccia da coprofago?

se non sai che cosa dire
puoi anche stare zitto
anziché di ogni stronzata
farne sempre un argomento
che io e te si debba conversare
non è legge in nessun luogo
quindi non rompermi più il cazzo
e se hai freddo datti fuoco

lunedì 6 febbraio 2012

Lyrinx-ending the circle of life 2009

Gruppo dal nome che non vuol dire un cazzo ma dai titoli definitivi, i lyrinx provengono dalla terra d'Albione ma non parrebbero essere quel genere di persone che vanno in giro con la bombetta, l'ombrellino ed alle 5 del pomeriggio puntuali si mettono a consumare Thè e biscotti. Sembrerebbero invece più capaci di mostrarsi in pubblico vestiti da morti e a consumare sangue e carne di cadavere come tutti i disagiati di questo globo. "ending the circle of life" (un proposito che molti di noi hanno in comune con questi simpaticissimi inglesi) è l'ultimo ep da loro rilasciato prima di rientrare in un anonimato al quale già appartenevano di diritto. Dovrebbero essere ancora attivi nonostante sia quasi 3 anni che non combinano più un cazzo...

domenica 5 febbraio 2012

Un meritato premio per disagio a vita!

Salve amici,
anche quest'anno mi riaffaccio dal mio cunicolo per rivolgere le mie richieste a voi che ogni giorno in maniera completamente gratuita (non smetterò mai di ricordarvelo) venite su questo blog; è inutile mentire, disagio a vita nell'ultimo anno è passato da 550 visite mensili a superare le 1300 (con picchi di 1800) quindi a questo punto è inutile raccontar frottole: voi su disagio a vita ci venite per godere delle sue proprietà perverse e delle sue asserzioni politicamente ambigue. A questo giro, però, non vi chiederò l'ennesima raccolta fondi per il sottoscritto poiché l'anno scorso, dopo un paio di appelli, mi son reso conto che a voi di frugarvi per questo blog sbatte veramente poco. A questo giro voglio un semplice attestato di stima da parte vostra, un regalino: come molti di voi avranno capito sono un grande appassionato di musica perversa e tumefatta indi per cui ivi vi allego una lista di dischi che desidererei ricevere come semplice prova della vostra stima. Potete fare delle collette e risparmiare. Per eventuali informazioni sui dischi in questione ed il recapito a cui inviarli: disagioavita@gmail.com
Vi ringrazio anticipatamente
Herr von Disgrazia
Nokturnal Mortum "Lunar Poetry" lp
Nortt "Ligfaerd" lp (NO picture disc)
Darkthrone "Transilvanian Hunger" lp (NO picture disc, grazie)
Mater Suspiria Vision "Crack Witch" lp
Mater suspiria Vision "Second Coming" lp
La Vampires feat. Metal Matrix "so unreal"lp
Lunar Aurora "Andacht" CD (vi risparmio l'ellepi poiché credo non esista)
Lustre "glimpse of glory" CD  (vi risparmio l'ellepi poiché credo non esista)
Lyrinx "ending the circle of life" lp
Ulver "lyckantropen themes" CD (vi risparmierei la versione lp anche se, ovviamente, è molto più gradita)
Ulver "teachings in silence" CD (vi risparmierei la versione lp anche se, ovviamente, è molto più gradita)
Ulver "Svidd Neger" CD (vi risparmierei la versione lp anche se, ovviamente, è molto più gradita)
Ulver "blood inside" CD (vi risparmierei la versione lp anche se, ovviamente, è molto più gradita)
Ulver "the norwegian national opera" DVD
Elysian Blaze "levitating the carnal" 2xlp
Pink Floyd "meddle"
Pink Floyd "wish you were here" lp
Pink Floyd "animals" lp
Tangerine dream "electronic meditation" lp
Tangerine dream "alpha centauri" lp
Tangerine dream "Zeit" lp
Hawkwind "hawkwind"lp

Grazie davvero

Il drammone Mariolone pt.2- che monotonia!

Che Mario Monti fosse un po' birichino lo si intuiva facilmente da quella espressione sorniona e vagamente divertita che sfoggia ogni volta che appare in televisione o sui giornali. Ad un primo colpo d'occhio ci si accorge subito che ci troviamo di fronte al classico esempio di nonnetto arzillo che, giunto al termine dei suoi giorni, se ne sbatte altamente delle regole di buona convivenza civile e, per esempio, si mette a pisciare lungo le strade del centro in pieno pomeriggio di fronte ai passanti. Ora, è chiaro che Mariolone, essendo egli figura pubblica di un certo rilievo, non poteva certo mettersi a pisciare per le strade di Roma ed ecco così che, essendo impossibilitato a farlo dal dotto che per voler di madre natura conduce l'urina dai reni all'esterno, si è ritrovato a dover pisciare dalla bocca una frase alquanto infelice anche se, in un paese migliore, avrebbe un senso compiuto più che condivisibile; è vero, passare un'esistenza nel solito posto di lavoro è una rottura di cazzo! Naturalmente è una rottura di cazzo per chi ce l'ha e naturalmente ce l'hanno in pochi.
Ok, la battuta è infelice,
ok, se la poteva risparmiare
ok, ma la reazione della classe politica è stata più antipatica dell'asserzione proferita dal nostro first minister; tutti si son messi a fare i moralisti e gli indignati, tutti a puntare l'indice verso il povero Mariolone che, comunque questo va detto, non si è messo a dare smentite e a dire che era stato frainteso (come faceva qualcun altro). La classe politica itagliana dimostra per l'ennesima volta di aver la memoria corta, per convenienza, e la faccia come il culo, per definizione: discorsi molto simili se non addirittura uguali a quello del guascone Mariolone eran stati fatti da D'Alema, Amato (di questo è anche storico il discorso sulle pensioni, dove paragonava gli operai metalmeccanici al presidente della repubblica) e anche tutti i ministri che si son susseguiti a capo del ministero del lavoro: tutti fans sfegatati della flessibilità, tutti a dire che i giovani si sarebbero dovuti adeguare ad un futuro dove il posto fisso sarebbe stato sinonimo di arretratezza, tutti a vantare gli effetti benefici del cambiare lavoro ogni sei mesi. Oggi che il lavoro, flessibile o no, è diventato un lusso per pochi, tutti fanno meno i furbi e, non essendo più al governo, si mettono a fare gli scandalizzati di fronte alle stesse battute che loro hanno fatto negli ultimi 15 anni!
La verità è che in itaglia la gente si dovrebbe mettere in testa che il lavoro onesto è un lavoro ormai superato, non da nessuna garanzia e soprattutto non regala brividi riducendo l'essere umano ad una semplice macchina senza sentimenti, pulsioni e slanci: la delinquenza è il futuro dell'itaglia, furto, scippo, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione. Tutti lavori che donano dei buoni guadagni, sicuramente superiori rispetto ai lavori con contratto regolare, e soprattutto riescono sempre a creare un clima di tensione per chi li svolge donandogli brividi e avventure a non finire! Lo so, per chi pratica tali lavori non esiste un fondo pensionistico, non c'è nessun ente che ti tuteli quando ti fai male e le ferie non son pagate, ma è anche vero che nella maggior parte dei nuovi contratti la situazione è la stessa e la pensione, questa è la massima verità, sarà un traguardo che nessuno raggiungerà mai!
Meditate gente, meditate...

venerdì 3 febbraio 2012

sono un pirata, sono un signore

Qualcuno dice che ho perso il cervello, qualcuno dice che sono un fallito, qualcuno dice che sono un poveraccio, qualcuno dice che sono immaturo, qualcuno dice che non voglio affrontare i problemi, qualcun altro dice dice che sono un arrogante e un prepotente e che, di nascosto, prendo in giro i miei amici, qualcuno dice che sono un malato, qualcuno ama dare giudizi su di me solo per sentito dire, qualcun altro ancora sostiene che io corteggi qualsiasi ragazza mi capiti a tiro.
Sono veramente grato a questi qualcuno poiché da solo non sarei mai riuscito a dare un giudizio così severo su me stesso poiché magari, come qualcuno può essersi scordato di dire, manco d'autocritica e, come si sa benissimo, l'autocritica e le critiche altrui non fanno altro che far maturare un persona (e a quanto pare di maturare, secondo qualcuno, ne avrei proprio bisogno). Onestamente, in vita mia, non ho mai dato un giudizio definitivo su me stesso poiché mi ritengo, a torto o a ragione, un essere umano e in quanto tale son composto di debolezze come anche di solidità, di codardia come anche di coraggio, di onestà come anche di disonestà, son fatto di situazioni e condizioni e in ultimo punto, ma non meno importante, perché dovrei perdere tempo nel giudicarmi quando ci son già gli altri che lo fanno così bene?  
Oggi,tuttavia, ho voluto provare ad autogiudicarmi e ad offrire a tutti voi un quadro definitivo, anche se ovviamente un po' impreciso, della mia persona; il risultato è stato ovviamente imbarazzante e, riconoscendomi incapace in tale pratica, non son riuscito a stilare nulla che non fossero queste parole che fungono, a questo punto, anche da risposta a tutto quello che qualcuno dice su di me:
"a volte sono un bastardo, a volte un buono, a volte non so neppure come io sono, mi piace qualunque cosa che è proibita ma vivo di cose semplici: vivo la vita! 
Di donne ne ho avute tante che mi han capito ed altre che, in malafede, mi han ferito ma è arrivato giusto per me il momento per dire come io sono, come io sento! Ti dirò, 
impresto l’anima o il cuore 
sono un pirata ed un signore 
più amor proprio che pudore 
Ti dirò 
amo la luna e amo il sole 
sono un pirata ed un signore 
professionista nell’amore "


giovedì 2 febbraio 2012

L'angolo della poesia

La nevicata di ieri, per quanto inferiore a quelle degli ultimi due anni, ha suggerito alla mia mente visioni di corpi antropomorfi lasciati a crepare sotto due metri di neve. Esseri umani assiderati e soffocati da un inverno insostenibile ed eterno, per sempre lasciati  a vagare su infinite lastre ghiaccio; la lastra si rompe, l'essere umano sprofonda ed una vita si perde nell'oblio. Isn'it fantastic?                                      
                                   LA MISANTROPIA E' UNA BELLISSIMA POESIA
Possa questo inverno torrido ed ostile
durare in eterno
terremoti, alluvioni
sconvolgere la penisola
poiché è ciò che ognuno cerca
e ognuno desidera
il collasso di sé stesso
e del nostro ecosistema
non siamo fatti per durare
ma per logorarci e logorare 
tutto ciò che ci circonda
l'essere umano non è il bene
l'essere umano non è il male
è solo
per definizione
totale distruzione

mercoledì 1 febbraio 2012

UNA SERA AL CINEMATOGRAFO: Salvate il soldato Ryan, 1998

Omaha 6 Giugno 1944,
le truppe americane si preparano allo sbarco nelle terre normanne al fine di liberare l'Europa dal reich e poter aprire, quindi,  ristoranti McDonald al posto dei campi di concentramento. Le truppe americane son pompatissime mentre le scialuppe raggiungono la riva: i nostri eroi sono visibilmente pieni di amor patrio (facile l'amor patrio quando vai a fare caciara in casa d'altri), coraggio ed imodium (per evitare il logico prolasso intestinale che un'operazione così scellerata può causare). Le truppe infine sbarcano e nonostante qualche, logica, difficoltà iniziale (tipo qualche migliaio di morti) il trionfo degli USA sul reich è cosa semplice ed immediata. Ovviamente parte subito l'after party americano e là dove prima infuriava una battaglia disumana ora sorge il bivacco scorreggione e ciancicone tipico dei culi a stelle e strisce. Tuttavia un tragico evento piomba sulla storia rovinando la festa alle guasconissime truppe americane: il sergente Marshall apprende la notizia della morte dei tre fratelli Ryan ( potevano anche starsene a casa, n.d.a.) e che il quarto fratello, James Francis Ryan, è stato paracadutato proprio in Normandia ma oltre le linee nemiche (eh, poteva starsene a casa anche lui, n.d.a.). Pensando alla madre dei quattro fratelli, già distrutta per la perdita di tre figli, il coraggiosissimo generale decide d'inviare un manipolo di 8 fessi a salvare l'ultimo dei 4 e al grido di "armiamoci e partite" li invia tra le fauci dei nazisti. Gli 8 vanno incontro a svariate peripezie e, morendo uno dopo l'altro (com'è anche giusto che sia), riescono a ritrovare il soldato Ryan che in realtà è sempre vivo e vegeto, gode di ottima salute, è sempre con la sua compagnia, non è prigioniero dei tedeschi e quando il comandante della spedizione inviata per salvarlo gli ordina di andare via con loro lui lo manda in culo senza ritegno dicendo che preferisce restare con la sua compagnia a combattere i nazisti per la gloria, la patria e le multinazionali del tabacco (l'America, che paese di merda).
Oltre che svelare una certa idiozia strategica dell'esercito statunitense (perdere 8 uomini per salvarne 1, che puttanata pietista), il film ci pone di fronte alla tragica incapacità del regista (già manifesta nel più credibile "Schindler's list"), Steven Spielberg, di accettare il fatto che i nazisti abbian ingabbiato, trucidato e interrato 6 milioni d'ebrei come lui, contrapponendo alla cattiveria tedesca, che nel film viene lasciata intendere come innata, il patriottismo ingiustificato degli stati uniti (il nobile gesto di sacrificare 8 soldati per risparmiare altre lacrime ad una povera mammina già lacerata dalla morte di tre figli),  facendo passare per giustificabili le uccisioni spietate dei soldati tedeschi: solitamente i vari omicidi di militari tedeschi vengono conditi da battutine più degne di un film collegiale che di uno di guerra, le uccisioni avvengono,  svariate volte durante lo svolgimento della pellicola quando il soldato tedesco si è già arreso e con l'arma a terra, dando per scontato che se lo merita in quanto tedesco e cattivo."La storia la fanno i vincitori, non i vinti" sosteneva Bertrand Russel e in questo film, la verità insita in tale affermazione, è più che palese: i tedeschi, in quanto perdenti, vengono quindi condannati e giudicati come imperdonabili dalla storia per l'olocausto, gli americani, nati dal peggio dell'Europa, che hanno sterminato milioni d'indiani per poi rinchiudere i superstiti nelle riserve (cioè dei campi di concentramento) per appropriarsi della loro terra in quanto vincitori vengono invece eretti come popolo (popolo? quale popolo? un popolo senza storia non è un popolo) salvatore ed amico. Preferivamo Spielberg quando girava film del cazzo per bimbi delle elementari e non questa versione di culone risentito per cose che neanche ha vissuto in prima persona. Stupido yankee ignorante!