venerdì 1 luglio 2011

Le avventurone di Mec-Gaive: Scontro tra negri

Mec-gaive s'introduce, sentendo la forte necessità di devastare il concetto di tolleranza razziale, in una scuola "speciale" per giovani negri ( quelle scuole dove t'insegnano a suonare i bonghi, trattare male le donne negre e a ballare balli con mosse sinuose che simulano il coito) nel lower east side di Uisconsi (PI?) con l'intento di fomentare due bande avverse  di ragazzi ( negri) verso lo scontro fisico ed armato, facendoli eliminare tra loro e arrestando i sopravvissuti. Purtroppo la stessa idea era venuta al professor Gerry Mario Happyness, docente di educazione alle camere a gas presso tale istituto, che , stufo dei continui sfottò degli studenti-scimmia, decide di sfruttare l'idea del geniale Mec-Gaive e di piazzare una bomba al tritolo farcito in una macchina parcheggiata proprio nel luogo stabilito per la colluttazione tra le due tribù di stolidi adolescenti negroidi. Mec-Gaive, ovviamente, non può permettere che un sudicio e terronissimo insegnante di provincia raccolga tutto il merito per l'eliminazione di cotanti negri e,  proprio mentre il malvagio Gerry Mario Happyness sta per far scattare l'ordigno e le due ghenghe di persone giovani e diversamente colorate stanno per falcidiarsi reciprocamente a colpi di pistola e nocchini dati con l'effetto, sventa il vile attentato prendendosi a manrovesci e gollettoni  con il dinamitardo insegnante che, alla fine, caracolla al suolo e muore con una spranga piantata nel culo. Nelle ultime agghiaccianti scene si denota l'arrivo dei genitori negri dei ragazzi negri che, dopo averli ricoperti di storcioni e frontini, li ammuniscono e li rimproverano (alla fine, anche se negri, son sempre dei ragazzi). Struggente la scena finale in cui una madre indica al figlio Mec-Gaive dicendogli: "Vedi ragazzo mio, quello è un vero uomo"
E il figlio chiede: "Perchè è coraggioso?"
e la madre risponde "No, perchè non è negro"

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