Matteo è un uomo mediocre dotato di una laurea che gli ha permesso di far carriera e comprarsi una casa di quelle grosse con tutti gli accessori necessari agli arricchiti come lui per generarsi una una vita agiata e senza rotture di coglioni. Ma tutte le cose belle finiscono e, al solo fine di distruggere tutto ciò che aveva costruito fino a quel momento, Matteo, si sposa con la classica rompicoglioni radical chic di sinistra che, mentre lui è a praticare truffe ai danni dello stato impiegando sudore e fatica, sta tutto il giorno a casa con le sue amiche a parlare di quanto faccia schifo Berlusconi, di quanto sia figo e bello essere di sinistra e di quanto sia eccezionale andarsene in giro con le birkenstock al solo fine di diffondere nell'etere il fetore dei propri piedi. La situazione degenera definitivamente il giorno dopo le elezioni politiche del 2001 dove lei lo accusa di aver votato Berlusconi. I due litigano e lei decide di andarsene di casa ma, la povera tapina, appena imboccata l'uscita dalla lussuosa villa viene travolta dall'alettone di un aereo che la uccide all'istante ( non sto scherzando). Matteo assiste alla scena e, sconvolto, prende la macchina e decide di andarsene a puttane. Durante il tragitto però investe un uomo che si rivela essere Berlusconi. Lo stolido laureato se lo carica in macchina e, una volta giunto a casa, lo rinchiude in ghiacciaia dando vita, così, ad una serie di scenette comiche, inutili ed imbarazzanti che culmineranno giustamente con il suicidio del protagonista.
Gianluca Rossi e Daniele Giometto firmano in due un film che poteva essere concepito tranquillamente da un solo deficiente: la fotografia sembra essere stata presa in prestito da quella di un film scheisse tedesco, i dialoghi come i monologhi sono un concentrato imbarazzante di banalità sugli stereotipi di destra e sinistra italiane e la trama fa veramente pena tanto non riesce a sfruttare le possibilità di un soggetto intrigante: sarebbe stato meglio un finale con sesso omosessuale/necrofilo tra il protagonista ed il feretro del premier con tanto di necrofagia a chiudere le danze, ma purtroppo siamo in Italia e, ormai lo si sa, tali copioni vengon scritti nei paesi dove il Q.I. supera gli 80...
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