mercoledì 6 luglio 2011

Cantico dei poveri stronzi

La signora pedante mi guarda e mi sfida: "mi scusi commesso, ma questa crema anticellulite ha una data di scadenza?"
"Cara signora" rispondo io "a questo mondo anche la felicità ha una data di scadenza, figuriamoci le creme anticellulite" tosto s'intromette nella conversazione un uomo malvestito che sprezzante mi fa:
"la felicità è la droga degli scemi, e tu mi sa che rappresenti bene la categoria con queste frasi idiote"
"E lei cosa mi rappresenta caro signore? Il sindacato degli stronzi?"
Il signore malvestito pare non accettare il mio invito ad andare a farsi fottere e prontamente mi affonda un destro alla mandibola.
Cado.
Ma non crollo.
Mi rialzo
e dopo essermi rialzato di scatto gli mollo un uno due allo stomaco e al mento. Lui barcolla, sembra perdere l'equilibrio ma rimane in piedi e, raccolte le ultime forze, mi applica una scarica di cazzotti che nemmeno in un videogioco picchiatutto s'era vista una violenza così inaudita.
Come ha potuto battermi se ero io quello vestito meglio?
Vabbè
Ormai son disteso al suolo, sconfitto. Il signore malvestito mi afferra per il colletto e mi trascina di fronte alla titolare. Prima di svenire odo il signore esporre le ragioni che lo hanno portato a dover prendere delle contromisure nei confronti della mia persona, riesco a sentire e a ricordare solo "nazional-socialismo, Christian Dior, aperitivi..."... vestirsi bene causa sempre dei malintesi
Al mio risveglio mi trovo sdraiato su di un lettino da psicanalista e al mio fianco c'è un tipo che, col suo blocchetto alla mano e il suo sguardo da stronzo, pare essere, per l'appunto, uno psicanalista:
"Come mai è così scontroso con la gente? Dica la verità, lei non ha la ragazzina?"
"Di tutte le cose che mi mancano, la ragazzina è l'ultima"
"devo quindi dedurre che a lei mancano anche le palle? E' questa sua mancanza che le impossibilita di avere la ragazzina?"
"Il problema signor dottore psicanalista è che molte donne a questo mondo non capiscono un cazzo come, per esempio sua madre, che, se avesse capito qualcosa più che un cazzo, magari avrebbe evitato di mettere al mondo uno stronzo come lei"
"Lo vede? Lei è aggressivo, offensivo ed evidentemente sprovvisto di ragazzina!"
" Si vabbè, ma quindi? che ci faccio qui? dove sono?"
" lei fa parte del programma di recupero per uomini sopra i trent'anni che non hanno la ragazzina! E' stato inviato qui dalla sua titolare poichè il suo nervosismo sul posto di lavoro era diventata una cosa insostenibile per lei da gestire!!!"
"Mi scusi eh, ma è stato quello stronzo ad alzare le mani per primo!"
"Si, è vero però lui ha la ragazzina e poi lei sconta il fatto di aver provocato in primo luogo e poi di aver reagito in secondo."
"No guardi, a dire il vero è stato il primo anche a provocare, si è inserito in una conversazione che stavo avendo con una signora al puro fine di offendermi!"
"Uffff... cristo che palle! Senta il discorso è solo uno: lui ha la ragazzina e lei no, quindi qua ci mandano lei! Ha afferrato il concetto o le devo fare anche un disegno?"
"Beh, no... però mi dica, cosa prevede questo programma?"
"Niente di che, semplicemente: 1 ora di preghiera la mattina per mondare l'animo dall'onanismo praticato sino ad ora, 4 ore di lezione di arte della conquista con Vittorio Sgarbi, pausa pranzo, due ore di preghiera per mondare l'animo dall'onanismo praticati sino ad ora, tre ore di palestra per ottenere la giusta forma fisica, pausa cena, riunione di autocoscienza per ricordarsi l'uno l'altro quanto un uomo faccia schifo da single e poi a letto con le mani legate per evitare un eccesso d'onanismo da mondare..."
" Una vita così mi condurrebbe dritto dritto nella braccia del suicidio"
"Ed è quello che vogliamo...."
La porta dello studio si apre e due infermieri mi vengono incontro afferrandomi. Provo un pò a fare resistenza mentre mi conducono alla cella, anche se ormai davanti ai miei occhi passano già i titoli di coda.

Chi di solitudine
visse
la morte accettò
con gioia
poichè di vita
fu tra gli unici
a coglierne
il lato oscuro
e rivelarne
falsità
e contraddizioni
fatto non fui per misurarmi coi vincenti
ma per descriverne, nella disgrazia,
il fallimento
e per cogliere
da morto
la giusta paga
per la disperazione
che in vita
mi fece da duce

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