L'estate, lo si sa, è stagione assai volgare ed è totalmente inutile tentare di negarlo. Il disimpegno e la dabbenaggine trionfano sotto le palme situate nei lungo-mare di posti orrendi, quei posti che d'inverno contano 100 abitanti e d'estate 1000000 (fateci caso, tutte le località di mare si assomigliano fra loro in un modo inquietante). Ed è così che, tra ascelle pezzate, piedi infraditati e facce di merda, vado a proporvi questo disco: 32 minutini e rotti secondini ( neanche tanto impegnativo quindi) di chitarrine acustiche, strumenti atavici ed irrazionali, folk da seduta spiritica e tanto, tantissimo inverno. Nella speranza che questa stagione di merda termini il prima possibile
mi hai dato uno spunto per la colonna sonora di oggi in negozio
RispondiEliminaDopo Springtime depression è quello che ci vuole...
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