domenica 13 maggio 2012

I mutamenti degli organi riproduttivi-considerazioni, memorie e conclusione

Oggi scrivo in merito a quel tizio che suona in un gruppo punk con affondi frichettoni che di recente ha deciso di tramutarsi, tramite l'utilizzo dei medicinali e della chirurgia, in una donna con le puppe grosse ed il culo di marmo. A parte il fatto che son molto felice per lui/lei, non mi riesce capire il perché di tanto tumulto; anche se il soggetto in questione è da definirsi in mille modi tranne che bravo musico di protesta (ma chi cazzo se ne frega delle canzoni di protesta nel 2012?) debbo dire che lo ammiro molto poiché ha saputo anticipare la moda dei prossimi anni e cioè cambiare sesso all'improvviso.
Ricordo con particolare nostalgia quell'afoso pomeriggio di un Giugno ormai lontano, ero in un negozio di dischi che scartabellavo tra gli scaffali ed, al bancone, vi era il proprietario che colloquiava con un tipo che, evidentemente, non stava capendo quello che l'esercente stava comunicandogli. Ad un tratto nel negozio entra una bionda dalle enormi tette e col vitino da modella che, con garbo e cortesia, chiede al negoziante se può lasciare dei volantini in esposizione sul bancone; il negoziante le accorda il permesso, la bionda lascia i volantini e salutando si congeda. A quel punto la situazione deteriora: il negoziante pare illuminarsi all'improvviso e, risvegliato dalla noiosa conversazione, inizia a decantare le lodi delle puppe ben nutrite, la loro perfetta geometria, la loro morbidezza, il loro richiamo alla prima infanzia quando, anziché dalle bocche marce di menzogne dei vari saltimbanchi che ogni tanto la vita ci pone in mezzo al cammino, penzolavamo dal capezzolo materno usufruendo delle sostanze per noi benefiche in esso contenute. Anche l'altro cliente, pur continuando imperterrito a non capire un cazzo in generale, pareva essersi risvegliato dal torpore eterno che lo abbracciava e, nel bel mezzo della rinata conversazione tra lui ed il negoziante, se ne esce con una delle frasi più illuminanti che io abbia mai sentito in vita mia:
"A me piacciono così tanto le puppe che me ne farei impiantare un paio solo per starci a giocare tutto il giorno!"
Apriti cielo!
Spalancati terra!
Eureka!
E=mc2!
Mai mi sarei immaginato da un uomo così inutile una finestra così veritiera sui giorni a venire: la nuova frontiera del consumismo! Parliamoci chiaro, è inutile nel 2012 stare tanto ad attaccarsi alle certezze fornite dal proprio sesso d'appartenenza e non bisogna nemmeno sentirsi froci a tutti i costi se ogni tanto si vuol capire cosa si prova ad avere una fica al posto del cazzo o viceversa. Viviamo in uno stato di benessere ed il benessere, lo si sa, crea complessità e la complessità, è ben noto, proietta l'essere umano in un labirinto di necessità che, una volta raggiunte, cambiano aspetto e forma aumentando il loro valore agli occhi delle essere umano e le necessità, com'è palese, conducono spesso a farci arrivare al tanto agognato status di stronzo senza pari.
Quindi smettetela di covare inutili sospetti o stupidi preconcetti, è arrivata l'ora di comprendere come ci si sente con un organo produttivo diverso da quello che ci siam ritrovati alla nascita
"la sessualità non è uno status fisso" dicono i ricchioni per dare un tono intellettuale al fatto che ci stanno provando con te
Anche un paleolitico omofobo come il Signor Calderoli della decadente Lega Nordica scopre il piacere di avere una fica al posto del pipi moscio che la veneranda età ormai gli impone 


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.