sabato 11 giugno 2011

Il drammone nuclearo

E' da Gennaio che ho paura ogni volta che apro Facebook: il terrore di essere bombardato  dai soliti finti attivisti da social network coi loro soliti sloagan anti-nucleare mi fa/faceva tremare le mani mentre digito/digitavo l'email e la password. Per un periodo, a questo giro, molto prolungato siamo stati aggrediti da una campagna mediatica devastante per quanto retorica e male impostata da una banda irrequieta ed ultra suscettibile di sinistroidi che, alle volte, farebbero meglio a riflettere sul fatto che nei loro atteggiamenti e proclami somigliano in modo inquietante ai sostenitori dei movimenti per la vita ( è proprio vero, prima si rinuncia a dio tra mille proclami e poi s'impiega un'esistenza intera tentando di sostituirlo con qualcos'altro, senza mai rendersi conto di essere sempre rimasti dei bravi chirichetti di merda). La cosa che comunque mi fa più ridere di tutte è il terrore spropositato per il ritorno del nucleare : possibile che non si siano accorti che, in realtà, l'intero ingranaggio innescato dal premierone della nazione Itaglia è stato congegnato al solo scopo di generare un ennesimo sistema di clientelismi, mazzette e scambi di favore? Il ponte sullo stretto di Messina, ve lo ricordate? A che punto saranno i lavori adesso? Sapete quanti cantieri sono stati aperti in Italia senza essere mai stati conclusi, da quando, nel '94, il premerione salì per la prima volta al potere? Vi pensate ancora come cittadini di un paese civile? Vi siete guardati bene allo specchio stamattina? Vedete un essere umano o vedete un italiano?
Voterò SI per dire NO perchè mi fa schifo il sistema imprenditoriale italiano, un sistema composto da incapaci che decantano le gioie della privatizzazione tout court e dei licenziamenti senza freni e poi, nel massimo squallore, si appendono alle tette dello stato per poter riparare ai loro continui, drammatici ed osceni fallimenti. Sono una persona che lavora e che paga le tasse e detesto il fatto che qualche ignobile incapace possa lucrare sui miei soldi e sulle mie fatiche per poi, tra vent'anni, lasciare un cantiere incompiuto di quella che sarebbe dovuta essere una centrale nucleare....
Parliamoci chiaro, se questo fosse un paese civile avrei votato NO per dire SI ed ogni giorno avrei sperato nel tragico incidente, nel bottone schiacciato per sbaglio, nella fuga di sostanze nocive. L'unico solo e vero dramma è che questo paese, avendo permesso la fuga delle sue menti più brillanti all'estero, arriverà tardi negli studi per le fonti di energia alternative ( i pannelli solari di terza generazione sono stati disegnati da un italiano che, ovviamente, lavora all'estero) e saremo costretti ad illuminare le nostre case a candele e a scaldarci con le scurregge... Se ci fossero le centrali nucleari, considerato che questo è il paese dove non si riesce a smaltire neanche le bucce d'arancia, perlomeno potremmo sperare tutti nel termine definitivo di una civiltà che tra pizza, mandulin, bunga bunga e Ramazzotti ha veramente fracassato il cazzo.
magari deh...

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