lunedì 27 giugno 2011

Balaam and the Angels-World of light 1985

Niente da fare, trovo più interessanti i dischi che le mie elucubrazioni. Rieccomi dunque con un altro entusiasmante reperto di cui non frega un cazzo a nessuno e, per certi versi, meglio così. I Balaam and the angels erano un gruppo di persone coi capelli cotonati e col trucco da trans nel viso però facevano musica triste, poi, per far felici i punk abbestia e le loro teorie sul music business, appena firmato per una major  iniziarono a prodursi in un dream pop scialbo e privo di spessore, diventando così la barzelletta di tutto il gothic rock a loro contemporaneo. Questo 12" appartiene ( com'è ovvio) al periodo mesto e sconsolato del gruppo e, se non erro, dovrebbe essere il primo di una serie di tre dodici pollici prima dell'orribile debacle su major. Peccato.

3 commenti:

  1. Sembra di leggere dei Carillon del dolore, mi accingerò ad ascoltare.

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  2. Non è malvagio ma forse ho bisogno di qualche ascolto in più.
    Sound ottantiano e si sente, le prime due si possono fin considerare di oggi... roba come My chemical romance e altri che mi rifiuto di ascoltare. Le ultime invece le ho trovate tristi, non propriamente malinconiche ma più "sentite" emotivamente. Nel complesso positivo.

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