mercoledì 23 novembre 2011

L'angolo della poesia

La peggior sciagura che mi potrebbe capitar nella vita (a parte svegliarmi la mattina e scoprire che allo specchio non vedo più la mia immagine ma quella di don Mazzi) è diventare genitore, storicamente un mestieraccio per le persone di buon senso ed invece la realizzazione assoluta per chi non capisce una mazza. A voi:
                                             MESTIERE DA SFRUTTATORE                              
                                                        IL GENITORE!!!!!

Se nel corso delle loro vite
le umane genti
avessero
da sempre
dato retta ai genitori
la musica sarebbe ferma ai menestrelli
o nella migliore delle ipotesi
a Claudio Villa
oggi non ci sarebbe mai stata la rivoluzione francese
ed al mondo i lavoratori non avrebbero diritti
non avremmo mai letto i libri che c'infiammano
né visto i film che ci emozionano
niente Van Gogh, niente Picasso, niente Klimt
niente fumetti
forse oggi non c'incazzeremmo nemmen più con i politici
Per un genitore la vita va bene così com'è
e vorrebbe che tu continuassi sulla stessa riga
per aver soddisfazione da te,
negando ciò che ti fa sentire appagato
passo dopo passo
perchè un genitore ti concepisce per sé
per mantenersi nella media dello status quo:
una famiglia, un lavoro, una casa e uno virgola cinque figli
perchè la creazione è sempre una atto d'egoismo

La famiglia è una trappola
il primo stadio di controllo sociale
ove l'aspirazione cambia nome
e diventa "far carriera"
ove la parola "normale"
diventa regola
"fede"
diventa religione
"amore"
diventa melassa e tradizione
"libertà"
diventa oppressione

D'altronde lo si sa

il mestier del genitore
è il compito pesante ed ingrato
di tenere i figli al pezzo

ed anche quello
ancor più gravoso
di non capire mai un cazzo

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