lunedì 12 settembre 2011

Apologia di una puttanata

Oh ragazzi, son veramente dispiaciuto: purtroppo non riesco a fare quello che volevo fare, sono segnato dall'impossibilità di far divenire Disagio a Vita un appuntamento fisso per ricchioni e sgallettate e cioè tramutarlo in una fabbrica di quattrini impressionante: non so parlar di moda ma solo di tedio, non so parlar di metrosessuali ma solo di situazioni sessualmente imbarazzanti, non so parlar di cocktails ma solo di merda ingoiata con l'imbuto. Il mio destino è dunque restare qua, tra queste squallide quattro mura, a raccontarvi una vita che io stesso non trovo interessante ma anzi decadente e fallimentare. D'altra parte gli accadimenti antipatici e tediosi che hanno attentato alla mia miserabile vita in quest'ultima settimana mi portano a scassarvi sempre più il cazzo con le solite minchiate sul razzismo, l'onanismo ed il bricolage intelligentemente praticato con organi di cadaveri putrefatti piuttosto che coi capi di vestiario che neanche sapevo esistessero anche perchè sono un uomo che ama gli abiti semplici ma cuciti di merda, come per esempio quelli di H&M e Zara che son fighi e comodi ma poi son fabbricati con la scienza e l'applicazione di un culo vestito. Ahimè chi nasce povero è destinato a rimaner povero nonostante i suoi tentativi di mettersi in bella mostra con la bella gente che beve la droga e fuma gli aperitivi.
Comunque m'iniziava a mancare il vecchio disagio a vita, alla fine la mia natura è fare schifo e non posso negarlo

2 commenti:

  1. Iniziavo a chiedermi quanto avresti retto. Non si riesce a discutere di finocchi e galline con la stessa intensità usata per politicanti e gruppi usciti da chissà dove. Se la natura è quella non basta tingerla di rosa... e se non attira visitatori tantomeno.
    Posso osarmi a dire bentornato?

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