sabato 18 agosto 2012

Il giorno che piovve merda dai cieli

esiste per ogni cosa dell'esistere un tempo
un tempo per nascere
un tempo per crescere
un tempo per essere infamati
un tempo per vegetare
un tempo per essere riportati in vita
un tempo per vendicarsi
un tempo per morire
ed anche un tempo per apprendere
ed è proprio di quest'ultimo di cui voglio parlarvi
il giorno in cui il velo che copriva l'esistenza ed ogni essere vivente venne strappato di fronte ai miei occhi di fanciullo, il giorno in cui capii cos'è il genere umano e come è buon costume atteggiarsi di fronte a esso
fu una frazione di tempo e capii solo dopo, col tempo e l'esperienza maturata per comprendere, la lezione che mi era stata impartita e perché.
Ero con mio padre e mia madre, viaggiavamo verso casa dalle parti di Pistoia (terra ingrata e arida d'affetti), l'atmosfera era conviviale, mio padre e mia madre cantavano mentre io ridevo divertito dei loro vocalizzi sguaiati. Ad un tratto la cattiva novella: la strada era interrotta, un paese s'era chiuso a tartaruga e non faceva più passare dentro di sé persona alcuna. Un posto di blocco dei vigili indicava una deviazione che avrebbe ritardato l'arrivo a destinazione di circa un'ora. Mio padre si accostò con la macchina ad un vigile
"Mi scusi, ma perché c'è questa deviazione?"
"Eh, è per la festa del paese. Perché non vi fermate? Ci sono giochi a premi, balli e anche attività ricreative per il bambino..."
"No guardi, noi in famiglia non abbiamo tanto la testa per le stronzate"
e la macchina si avviò verso il nulla proposto dalla deviazione ed insieme ad essa anche gli spergiuri di mio padre
"accidenti al genere umano e a chi lo sostiene! ma che cazzo c'avranno da festeggiare in questo mondo di merda? Speriamo piova dio maiale, ma che piova merda!"
risi molto in quell'istante poiché ero molto sensibile alla parola merda ma in realtà l'insegnamento che ne trassi mi risultò ben diverso col trascorrere degli anni
Il mondo festeggia e tu ne trai disagio poiché non ami le feste ne, tanto meno, ami la gente
non ami i luoghi affollati e rumorosi e il tuo evitarlo non viene ricompensato col silenzio e la solitudine
signor no
chi festeggia e s'illude di divertirsi ti fa pagare il tuo astensionismo facendoti subire i suoi usi e costumi
facendoti subire il disagio per la tua mancata partecipazione
l'umanità è, in grande maggioranza, stupida, nutrita ad idiozie, mandata avanti su traiettorie sbagliate
e tu, tu che lo sai, se non percorri lo stesso tragitto devi pagare il pedaggio per le vie alternative
il prezzo è il fastidio e la noia
La macchina si avviò verso la deviazione
dopo pochi kilometri mi voltai e, guardando dal finestrino posteriore, notai un'enorme nube marrone sovrastare il paesino in festa
una strana pioggia incessante si abbatté su di esso
il giorno dopo i giornali non parlavano d'altro "catastrofe nel pistoiese! pioggia di melma ricopre nota località durante i festeggiamenti per il santo patrono" pioggia di melma... dannata censura cattolica!
Gli scienziati si diedero da fare per spiegare l'accaduto ma non giunsero ad alcunché e tutto scivolò nel dimenticatoio
Mio padre è, era, sarà sempre una persona eccelsa
voi, per quanto ne so io del genere umano, meritate solo merda
sempre e solo merda



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