Song Carmine e provieng dal sut più profonto. Di mestiero pratico il muratoro nei paesi del nort dell'Itaglia e me piace di parlare di pallone nel bar cun li amici mieie. Tengo famiglia, un mollie e quattre filli e l'italiane lo capische ma non lo saccio parlaro in quanto io non aggio studiate alle scuole dove si stutiano le materie quelle veritiere.
Oltre a lu pallone me piace puro la fica pelosa delle donne sui trienta anne pecchè, secretamente da mio mollie e mieie filli, io song un porciello di prima catecoria. Quanto song sopre all'impalcature, quanto passano le femmine scosciate di sotto nella via, ci tiro fuori il melanzano e ce lo agito contro, cridando : "Viene quà! Viene quà! Te faccio sentire il cobro tra le cossie " ed esse se ne fuggono scandalizzate per via che song troppo masculoide ma secondo me se ci cacciassi fuora le 100 eure queste se metterebbero prone e allargassero le cossie, 'ste pottane!!!!
L'altro ciorno, che non mi ricordo quale poichè non saccio manco contare, me song preso una pausa dal mestiero di muratore e song andato a cumprare le sigarette dentro ad un bar dove le perzone che ci stavano dentro non parlavane di pallone ma di cose che non capivo poichè non ne ero a conoscienza, stavan coi comiti appocciati al bancone e ci tenevane in mane tutti dei bicchieri col vino fosforrescente all'interno e stavane tutti vestite, sia gli uommene che le tonne, di colore acciecanti come per esempio il fosforrescente e l'allucinoggeno ( che so colori che conosco pecchè quanto stavo piccolo facevo il verniciatore in una fapprica di macchene per andare sulla strada normale, no trattori o carrarmati quinti) e mi song sentite imbarrazzate poichè non sapevo di cosa stracazzo parlare che alla fine dentro a questo bar di merta non tenevano la gazzetta dello sport ( che poi non la so neanche leccere perchè è scritta in itagliano) e nemmeno le sigarette. Io in tutto questo ci ho sentito l'ingiustizia che un uomm che lavora tutto il ciorno che si va a comprare le sigarette deve entrare dentro a un bar dimmerda e non può nemmeno comprare le ssigarette e non può nemmeno parlare di pallone e allora a che cazzo serve quest bar? E mi song incazzat . Ci ho cacciato di fuora il pistolo e lo ho iniziato a batterlo addosso alle gente che ci stavano dentro al bar
" e ci avete cacat 'o cazz brutte mmerde!!!! Song nu client com quelli altri!!!! STRUNZ!!!! STRUNZ!!!! Che pinzate d'esser megli di me? Io song n'omme che lavore mica voi altre che ve ne state qua a bere la droga coi comiti appocciati al bancone!!!! siete dell mmerde!"
A arrivaren gli poliziotti che mi presere e me portarone dentro le galera dove mi hanne picchiate come un povero strunze e poi ci hanne pure pisciate addosse. Dopo di che mi hanne sbattute in una celle con i muratori più gruossi di me che mi ci hanno disposto a pecura e me lo hanne smazzettat in do u culo circa 10 volte all'ora per venti ora circa rendendomi trojetta di malaffare di tutto lo carciere. Oggi me la porto avanti donando lo culo a 25 eure a prestazione e nel cerciere ci vivo felicie no come quanto stavo sopr le impalcuturi che rischiave di sfasciarmi la capa. Farsi sfasciare lo culo è meglio della capa per tirare avanti nella vita.
lunedì 26 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
Astral Melancholy- demo 2010
Diciamocelo senza fronzoli la Norvegia dal punto di vista del black metal, sia come filosofia che in termini spiccioli di genere in sè e per sè, non caga più niente di esaltante da un decennio. Sepolta sotto le glorie di un tempo che fu, oggi, nel campo degli estremismi, si vede surclassare anche dal nemico cristiano ( vedi Breivik). Troppa democrazia a plagiare quelle lande, troppo welfare a riscaldare i cuori, troppa cooperazione ad otturare la spontaneità di ogni singolo individuo. Per fortuna i cugini poveri della Finlandia riescono ancora a reggere il colpo e tentano di reinserire la silente Scandinavia ( ormai scalzata abbondantemente da Ucraina, Olanda, USA e soprattutto Francia) nella mappa del Black più credibile. Ecco qua allora l'esaltante demo degli Astral Melancholy, depressive senza compromessi e pieno zeppo di melodie indimenticabili, talmente lancinanti,agonizzanti ed austere nell'esposizione da risultare come un monumento eradicato sulle disgrazie personali di ogni singolo soggetto appartenente al globo. Dargli un ascolto è un dovere nei confronti di sè stessi ma anche dell'odio e della repulsione che si devono nutrire, ormai per spontanea natura, nei confronti di qualsiasi stronzo si possa incrociare per la strada. La condivisione, la partecipazione e l'empatia sono ormai sport da fessi.
lunedì 19 settembre 2011
Lettera aperta a coloro i quali detengono il nome Carmine
Caro uomo che ti chiami Carmine, ti lanci come un triste figuro in questa foresta piena d'insidie che è la vita e il tuo nome di certo non ti aiuterà ad arrivare fino in fondo incolume. Hai un nome di merda Carmine, derivato da "Carmela" ma utilizzando lo spagnolo Carmen e ciò dimostra palesemente che :
A il tuo nome affonda le sue radici in un paese di merda pieno di frichettoni del cazzo ( categoria alla quale il tuo nome di merda ti fa appartenere di diritto, anche se magari sei un impiegatino squallido di un qualche ufficio di merda) e ciò non fa altro che abbassare, se c'è ancora qualcosa da poter abbassare, la tua quota di popolarità in questa vita e dico queste cose pur non conoscendoti perchè so già che se chi ti ha messo al mondo ha avuto il coraggio di darti questo nome di merda allora vuol dire che hai origini infime e culturalmente deprecabili che fanno di te solo un altro mattone in quell'edificio cadente che porta il nome di VITA DI MERDA
B essendo generato da un nome femminile è segno tacito che quando eri ancora nel ventre materno i tuoi genitori speravano di concepire una bimba ed invece poi sei nato tu e, come una novella lady oscar al contrario, hanno iniziato ad addobbarti come una baby battona, poichè ormai avevano comprato un intero guardaroba da bimba, creandoti problemi d'identità sessuale e anche relazionali. Sei un complessato di merda Carmine e se nel caso un giorno dovessi incontrarti spero di poter acuire questi tuoi disturbi a suon di prese per il culo, sberle e calci nelle palle.
Il tuo nome, caro Carmine, deriva dall'ebraico Karmel ed il suo significato è "giardino", sinceramente credi che questo migliori la tua situazione? La derivazione ebraica del tuo nome sottolinea la tua, tua e di tutti i tuoi orribili omonimi, scarsa predisposizione all'umana convivenza ed una grossa predilezione per buttarlo nel culo al prossimo a fini di lucro, non che la cosa mi disturbi, anzi son cose che ammiro e stimo, ma le origini del tuo nome svelano la tua natura prima ancora che tu possa ingannare qualcuno e, nel caso dovessi ritrovarmi davanti qualcuno col tuo nome, non tarderei a rovinarlo dai cazzotti prima che egli si potesse mettere a gabbarmi con qualche offertona alla napoletana ( perchè il tuo nome oltre che ebreo è pure da terrone). Il tuo nome significa giardino oltretutto, caro il mio Carmine, e ciò stende l'ultimo, inesorabile velo pietoso sulla tua persona (del cazzo): ti ricordi quando a 18 anni sei andato a fare la visita del militare? ti ricordi il test psicologico? Ti ricordi la sequela di domande sui fiori? Ecco se la tua risposta è "si" allora t'inviterei volentieri a riflettere su di un punto ben specifico: se chi apprezza i fiori è istantaneamente bollato come un culaiolo, coloro i quali si chiamano giardino cosa sono? Spiegamelo Carmine perchè son curioso, magari sei anche uno di quelli che si sposa ( perchè in quanto terrone credi fortemente nel sistema ipocrita e mafioso che si cela dietro al termine "famiglia" ) fa tre/quattro figli e poi magari, di nascosto, va a farselo spintonare tra gli emisferi posteriori da qualche extracomunitario con l'aids. Come fai a vivere così Carmine, con un nome di merda e così tante colpe sulle spalle? Ammazzati Carmine, poni fine a questa infinita sequela di pernacchie inquinanti che altro non è se non la tua vita stessa.
A il tuo nome affonda le sue radici in un paese di merda pieno di frichettoni del cazzo ( categoria alla quale il tuo nome di merda ti fa appartenere di diritto, anche se magari sei un impiegatino squallido di un qualche ufficio di merda) e ciò non fa altro che abbassare, se c'è ancora qualcosa da poter abbassare, la tua quota di popolarità in questa vita e dico queste cose pur non conoscendoti perchè so già che se chi ti ha messo al mondo ha avuto il coraggio di darti questo nome di merda allora vuol dire che hai origini infime e culturalmente deprecabili che fanno di te solo un altro mattone in quell'edificio cadente che porta il nome di VITA DI MERDA
B essendo generato da un nome femminile è segno tacito che quando eri ancora nel ventre materno i tuoi genitori speravano di concepire una bimba ed invece poi sei nato tu e, come una novella lady oscar al contrario, hanno iniziato ad addobbarti come una baby battona, poichè ormai avevano comprato un intero guardaroba da bimba, creandoti problemi d'identità sessuale e anche relazionali. Sei un complessato di merda Carmine e se nel caso un giorno dovessi incontrarti spero di poter acuire questi tuoi disturbi a suon di prese per il culo, sberle e calci nelle palle.
Il tuo nome, caro Carmine, deriva dall'ebraico Karmel ed il suo significato è "giardino", sinceramente credi che questo migliori la tua situazione? La derivazione ebraica del tuo nome sottolinea la tua, tua e di tutti i tuoi orribili omonimi, scarsa predisposizione all'umana convivenza ed una grossa predilezione per buttarlo nel culo al prossimo a fini di lucro, non che la cosa mi disturbi, anzi son cose che ammiro e stimo, ma le origini del tuo nome svelano la tua natura prima ancora che tu possa ingannare qualcuno e, nel caso dovessi ritrovarmi davanti qualcuno col tuo nome, non tarderei a rovinarlo dai cazzotti prima che egli si potesse mettere a gabbarmi con qualche offertona alla napoletana ( perchè il tuo nome oltre che ebreo è pure da terrone). Il tuo nome significa giardino oltretutto, caro il mio Carmine, e ciò stende l'ultimo, inesorabile velo pietoso sulla tua persona (del cazzo): ti ricordi quando a 18 anni sei andato a fare la visita del militare? ti ricordi il test psicologico? Ti ricordi la sequela di domande sui fiori? Ecco se la tua risposta è "si" allora t'inviterei volentieri a riflettere su di un punto ben specifico: se chi apprezza i fiori è istantaneamente bollato come un culaiolo, coloro i quali si chiamano giardino cosa sono? Spiegamelo Carmine perchè son curioso, magari sei anche uno di quelli che si sposa ( perchè in quanto terrone credi fortemente nel sistema ipocrita e mafioso che si cela dietro al termine "famiglia" ) fa tre/quattro figli e poi magari, di nascosto, va a farselo spintonare tra gli emisferi posteriori da qualche extracomunitario con l'aids. Come fai a vivere così Carmine, con un nome di merda e così tante colpe sulle spalle? Ammazzati Carmine, poni fine a questa infinita sequela di pernacchie inquinanti che altro non è se non la tua vita stessa.
sabato 17 settembre 2011
Öröm-8 2008
Che il black metal sia questione di chitarre elettriche, urla disumane e culi pitturati è ormai opinione dei soli stolti che, imperterriti, cercano appigli e sicurezze in un mondo che ormai non può più fornirne. In questo disco il black metal si palesa nella sua essenza primigenia rivelando quanto, oramai, il black metal sia stato in prima fila nella battaglia contro la musica di genere decretandone poi la condanna a morte che, in questi anni, si sta attuando ovunque tranne che, come è ovvio, in itaglia. Folk nordico, monotonia, voce dotata di raschio e pathos, tastierine tenebrose e accenni di dark-wave ad incupire ulteriormente. Triste è pensare come sia possibile che in paese dove fino all'altro ieri vigeva un regime restrittivo e chiuso come l' Ungheria esistano gruppi del genere mentre in Italia, paese sulla carta più libero e democratico, al massimo possiamo permetterci solo l'ennesimo clone degli immortal. Riflettere...
giovedì 15 settembre 2011
L'angolo della poesia
La vita è fatta di aspettative che, giustamente, vengono deluse di continuo. Come può un essere vivente come quello umano avere la pretesa di prendere il "caso" e tramutarlo in quella aberrazione che viene chiamata destino? La malasorte è un meccanismo autopunitivo creato dell'essere umano per castigarsi, in maniera subconscia, in quanto reo nei confronti di se stesso di aver voluto dividere ogni cosa in bene o in male su di una base oggettiva, persino ciò che non dipende dalla sua azione come la natura e, appunto, il "caso".
IL MALE FATTO BENE
Caro amico
se qualcosa
metti il caso
ti è andato male
non disperare
ma anzi
non pensarci
e mettiti ad aspettare
ci sarà altro nella vita
che cadrà tra le tue braccia
e puoi star sicuro
che andrà peggio della cosa precedentemente andata male
perchè è nel male
che noi ci generiamo
ed è il male
ciò che perpetriamo
poichè corrosi fummo
dal concetto di bene
ma di un bene fatto male
sempre in attesa del dì
in cui spezzerem le nostre catene
e come fieri soldati
marcerem verso il male fatto bene
IL MALE FATTO BENE
Caro amico
se qualcosa
metti il caso
ti è andato male
non disperare
ma anzi
non pensarci
e mettiti ad aspettare
ci sarà altro nella vita
che cadrà tra le tue braccia
e puoi star sicuro
che andrà peggio della cosa precedentemente andata male
perchè è nel male
che noi ci generiamo
ed è il male
ciò che perpetriamo
poichè corrosi fummo
dal concetto di bene
ma di un bene fatto male
sempre in attesa del dì
in cui spezzerem le nostre catene
e come fieri soldati
marcerem verso il male fatto bene
lunedì 12 settembre 2011
Apologia di una puttanata
Oh ragazzi, son veramente dispiaciuto: purtroppo non riesco a fare quello che volevo fare, sono segnato dall'impossibilità di far divenire Disagio a Vita un appuntamento fisso per ricchioni e sgallettate e cioè tramutarlo in una fabbrica di quattrini impressionante: non so parlar di moda ma solo di tedio, non so parlar di metrosessuali ma solo di situazioni sessualmente imbarazzanti, non so parlar di cocktails ma solo di merda ingoiata con l'imbuto. Il mio destino è dunque restare qua, tra queste squallide quattro mura, a raccontarvi una vita che io stesso non trovo interessante ma anzi decadente e fallimentare. D'altra parte gli accadimenti antipatici e tediosi che hanno attentato alla mia miserabile vita in quest'ultima settimana mi portano a scassarvi sempre più il cazzo con le solite minchiate sul razzismo, l'onanismo ed il bricolage intelligentemente praticato con organi di cadaveri putrefatti piuttosto che coi capi di vestiario che neanche sapevo esistessero anche perchè sono un uomo che ama gli abiti semplici ma cuciti di merda, come per esempio quelli di H&M e Zara che son fighi e comodi ma poi son fabbricati con la scienza e l'applicazione di un culo vestito. Ahimè chi nasce povero è destinato a rimaner povero nonostante i suoi tentativi di mettersi in bella mostra con la bella gente che beve la droga e fuma gli aperitivi.
Comunque m'iniziava a mancare il vecchio disagio a vita, alla fine la mia natura è fare schifo e non posso negarlo
Comunque m'iniziava a mancare il vecchio disagio a vita, alla fine la mia natura è fare schifo e non posso negarlo
venerdì 9 settembre 2011
Thierry Mugler: bei momenti in moda
Cari amici ma soprattutto care amiche,
con l'arrivo dell'inverno lasciate che io decanti l'uomo, l'artista, il ricchione! La persona che più di ogni altra, in questi infausti e confusi tempi, sta caratterizzando la perversione facendola divenire un vero e proprio brand nel mondo della moda ma soprattutto nel mondo di chi ha un barca di quattrini (ma qualche neurone in meno) da poter spendere in vestiti insulsi e senza senso: Thierry Mugler. Francese di nascita e frocio per logica conseguenza, Thierry mugler, dopo un'era passata a fabbricare profumi all'aroma di cazzo per signore attempate, dal 2010 si butta anema e core nel mondo del vestire costoso e di pessimo gusto facendo indossare i suoi abiti, durante le sfilate, a persone di pessimo gusto come lo stronzo ipertatuato qua sotto oppure da quella lesbica oltranzista di lady Gaga.
con l'arrivo dell'inverno lasciate che io decanti l'uomo, l'artista, il ricchione! La persona che più di ogni altra, in questi infausti e confusi tempi, sta caratterizzando la perversione facendola divenire un vero e proprio brand nel mondo della moda ma soprattutto nel mondo di chi ha un barca di quattrini (ma qualche neurone in meno) da poter spendere in vestiti insulsi e senza senso: Thierry Mugler. Francese di nascita e frocio per logica conseguenza, Thierry mugler, dopo un'era passata a fabbricare profumi all'aroma di cazzo per signore attempate, dal 2010 si butta anema e core nel mondo del vestire costoso e di pessimo gusto facendo indossare i suoi abiti, durante le sfilate, a persone di pessimo gusto come lo stronzo ipertatuato qua sotto oppure da quella lesbica oltranzista di lady Gaga.
Tra le sue idee innovative si possono notare veri e propri troiai ove la tipica funzionalità del vestito perde ogni suo significato diventando così un semplice orpello per pavoneggiarsi in giro con le amiche ( e a noi piace tantiffimo questa cosa, vero girls?) e per patire come dei cani ( "se bella vuoi apparire un pò devi morire" cantava la ben nota rapper La Pina, nota antesignana di Lady Gaga sia nell'aspetto che nel vestiario) dato che Thierry utilizza pochissimo i tessuti che normalmente anche una testa di cazzo assocerebbe alla fattura degli abiti ma, au contraire, fa ampio uso di vetro, metallo e tante altre cose che apparterrebbero più di diritto ad una discarica piuttosto che ad una passerella
Ma forse le creazioni di Mugler vanno un pò lette così: vestiti da discarica per un mondo che è una discarica, ove ogni singolo abitante non sa cosa inventarsi di nuovo senza fare affidamento al cattivo gusto. We love you Thierry!!!!
martedì 6 settembre 2011
Proposte Inverno 2011: il pantalone finto pisciato
Quest'autunno pare proprio che il tinta unita stia per conoscere il finale che si merita: addio total black, addio completi di jeans, addio casacche da operai, addio salopette da redneck scanna-negri. Quest'anno il rigore del tinta unita verrà rimpiazzato da una interessantissima revisione sul tema del monocolore stesso e cioè il il tinta unita impataccato a caso ove le gore son di un tre-quattro toni più scure rispetto al colore imperante, insomma quella tonalità tipica del piscio su tessuto.
Cio' è stato congeniato al fine di depistare chi non si veste alla moda, illudendolo, durante lo svolgimento di un vernissage, di un aperitivo o di una convention tra frustoni, di essere l'unica persona presente dotata di vescica dignitosa, per poi rivelarsi, con sua grossa sorpresa, semplicemente il vestito peggio e generare imbarazzo e senso di colpa in lui/lei, costringendolo poi ad adeguarsi pisciandosi addosso seduta stante. Vedrete girls & boys, sarà un inverno strepitoso con questa nuova moda del pantalone finto pisciato!!!!
Piscio e trasgressione, un must per l'inverno 2011/2012
venerdì 2 settembre 2011
il dilemma: quest'inverno, scarpe coi tacchi si, scarpe coi tacchi no?
Non so se quest'inverno le scarpe coi tacchi alti andranno forte ( ed ignoro completamente se sono andate forte anche d'atunno, primavera ed estate) però devo riconoscere che più ci penso e più non me ne frega un cazzo. Rovistando nel web pare che quella tipa bionda famosa che scrive il blog famoso per la gente infame abbia lanciato tutta una linea al femminile di anfibi con le borchie atte ad incitare le signore al pestaggio degli ubriachi molesti mentre ballano nei locali fetidi ove la tipa bionda famosa, che scrive i posts famosi all'attenzione delle genti infami, si reca a sua volta bivaccando e scorreggiando come se non ci fosse un domani. La riflessione che comunque mi sorge spontanea è la seguente: se le donne oggi si iniziano a vestire come i punkabbestia tedeschi allora perchè gli uomini non riscoprono la parte più frocia di sé stessi ed iniziano a calzare i tacchi 13 ( o 16, che ne so io? mica son finocchio...). Se le donne non stanno più in casa e passano i pomeriggi ad andare alle manifestazioni contro il sistema ( come impone la calzatura imposta a sua volta dalla tipa bionda famosa che rilascia dichiarazioni famose per la gioia delle persone infami) a fare risse contro gli sbirri infami e a tirare lacrimogeni, allora l'uomo può mettersi di fare shopping compulsivo il sabato pomeriggio, no? E poi parliamoci chiaro, le scarpe coi tacchi sono il simbolo più concreto della schiavitù femminile nei confronti dell'uomo: calzature scomode che forzano i piedi in una posizione innaturale ed asservite all'immaginario erotico maschile scaturito dall'invidia che smette di essere del pene ed inizia ad essere del piede ( questa m'è venuta bene, che dite?), mi sembra giusto che per i prossimi eoni l'uomo esponga il suo piedone peloso e calloso alle signore ( sempre vestite da punkabbestia) cercando di attrarre la loro carica erotica verso di sé, riequilibrando così il conto di secoli e secoli in cui le donne hanno fatto da figlie pazienti, fidanzate rompipalle, mogli schiave e nonne morenti degli uomini. No?
Calzature punkabbestia chic per aperitivi contro il sistema dei malvestiti
uomini manfruitizzati dal mondo del fashion. YEAH!
giovedì 1 settembre 2011
Si cambia registro
Nel mese d'Agosto Disagio a vita ha collezionato 906 visualizzazioni che, ai fatti, è il secondo risultato migliore dalla sua creazione. Dovrei dirmi soddisfatto? Felice? Appagato? La risposta, ovviamente, è no.
Per poter arrivare ad un livello di notorietà tale da costringere gli sponsors a pubblicare della pubblicità vile e ciancicona, le visualizzazione( secono una mia stima approssimativa) dovrebbero essere, per lo meno, 1000 al giorno. Come giungere a tale obiettivo? La risposta è solo una e, duole dirlo, è drastica per quanto imprevedibile: disagio a vita, in questo mese, cambierà muta divenendo un blog interamente incentrato sul mondo della moda, degli aperitivi e della metrosessualità. Quindi addio al download di dischi oscuri e malevoli, addio a storie orribili di un'adolescenza costretta in ambienti di merda, addio al razzismo bonario e gongolone del buon mec-Gaive, addio alle poesie contro il genere umano, addio a lettere aperte indirizzate a personaggi inconsistenti, addio! addio!addio!
So che molto degli aficionados di disagio a vita rimarranno delusi da questo ma, come dice un detto inglese, il villaggio dev'essere distrutto per essere salvato.
Mi spiace ma lavorare m'è venuto al cazzo
Ciao Pazze!!!!!
Per poter arrivare ad un livello di notorietà tale da costringere gli sponsors a pubblicare della pubblicità vile e ciancicona, le visualizzazione( secono una mia stima approssimativa) dovrebbero essere, per lo meno, 1000 al giorno. Come giungere a tale obiettivo? La risposta è solo una e, duole dirlo, è drastica per quanto imprevedibile: disagio a vita, in questo mese, cambierà muta divenendo un blog interamente incentrato sul mondo della moda, degli aperitivi e della metrosessualità. Quindi addio al download di dischi oscuri e malevoli, addio a storie orribili di un'adolescenza costretta in ambienti di merda, addio al razzismo bonario e gongolone del buon mec-Gaive, addio alle poesie contro il genere umano, addio a lettere aperte indirizzate a personaggi inconsistenti, addio! addio!addio!
So che molto degli aficionados di disagio a vita rimarranno delusi da questo ma, come dice un detto inglese, il villaggio dev'essere distrutto per essere salvato.
Mi spiace ma lavorare m'è venuto al cazzo
Ciao Pazze!!!!!
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