martedì 15 marzo 2011

Angelo Branduardi-La pulce d'acqua 1977

Nel 1990 molti bambini a me coetanei solevano sollazzare le loro orecchie di merda con Jovanotti, Scialpi ed un tale chiamato Charlie ( di quest'ultimo oggi non si trovano neanche più i filmati su youtube, ricordo solo che si proponeva come rivale diretto di Jovanotti e aveva come canzone di punta una merdata che incitava le signorine ad alzare la gonna ed aprire le cosce), io, percependo che da lì a poco in Norvegia ne sarebbero successe di tutti i colori, ascoltavo il buon vecchio Branduardi, permeandomi così di atmosfere tardo epiche, storie trucide di sacrifici umani, inni alla morte, storie d'amore gestite tra sortilegi e fregature e veri e propri inni alla libertà di pensiero ed espressione svincolati da ogni moralismo cattolico e conditi da quella propensione verso l'esoterico e la totale venerazione della natura circostante che, pochi anni più tardi, sarebbe stata riesumata dal black metal:
"E' venuto il corvo di mare a predirmi la sorte: "tempo tu non avrai di fuggire, ti raggiungono già! Strapperanno i tuoi occhi, bruceranno il tuo cuore, tempo tu non avrai di fuggire, ti raggiungono già!"
Io non ho paura di dovere morire e tu vecchio corvo i suoi occhi strapperai, io non ho paura, molto a lungo ho cantato, ma il suo cuore falso come il mio brucerà! E' venuto dal mare il granchio alla sua bocca spetterà di potere con l'ultimo respiro rubargli l'anima e il mio signore lo sa, una sola volta non basterà, che l'avvoltoio divori il mio corpo per far tacere per sempre il mio cuore!" 
Così recitava il testo di "poeta di corte" canzone inserita all'interno di "la pulce d'acqua" forse uno dei massimi capolavori del cantautore nazista e cespuglione ove lo spirito di indipendenza e provocazione che dovrebbe alimentare la creatività di un qualsiasi stronzo che prenda in mano uno strumento musicale, una penna, un pennello o una macchina da presa, esplode in tutta la sua natura tragica e sublime.
L'arte non è celebrità, protagonismo o danaro, l'arte sostanzialmente è tragedia, rassegnazione ed oscurità e la ricerca continua degli strumenti più adeguati per comunicare tutto questo. Mi spiace, giovani votati al successo e alla fama, ma io la penso così...
                                              http://www.megaupload.com/?d=YSUU3SOU

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.