lunedì 7 marzo 2011

L'angolo della poesia

Quando una donna lascia un uomo è come se, di fronte a lei, si riaprissero le bocche dell'inferno che l'inizio della relazione aveva chiuso inesorabilmente. Personaggi laidi e bavosi, stalker psicolabili, uomini senza arte ne parte che hanno appreso l'arte del corteggiamento in un qualche film con Lando Buzzanca ora che colui il quale a suo tempo veniva additato come l'usurpatore è fuori gioco, si sentono in dovere di tornare sulla vecchia preda come se i continui rifiuti del passato non fossero bastati ed insistono ed insistono ancora convinti che la teoria dell'usura abbia ancora una qualche credibilità al di là dei manga giapponesi. Morte ed oppressione, solo morte ed oppressione
                                              IL GIORNO CHE BATTEI LA BAZZA
O voi
ratti degeneri
che brindaste
stolti 
e inumani
per settimane e settimane
il giorno che infransi la mia bazza al suolo
i vostri stolidi volti
si storpiarono in risate
grette e storte
credendo
che la via ora fosse libera
che ogni sogno erotico
diventasse ora inaspettata realtà


'o stolte bestie
mi dispiace
poichè a suo tempo non capiste
che solo chi sta in piedi
può cadere
e ben ha appreso oramai l'arte del camminare
che rialzarsi saprà di certo
e da solo
mentre voi
beceri e squallidi cafoni
strisciate da una vita
e non sapete far altro
se non la pratica viscida
di chi da brava jena
aspetta che il leone se ne vada
per attaccar la preda
e se io crollo
non sarà il mio crollo 
ad insegnarvi il passo magistrale
di chi vive e soffre
e non striscia e sopravvive
come voialtre merde

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