Nel 1975 l'industria cinematografica britannica lancia sul mercato il musical "Rocky Horror Picture Show". Come poteva essere prevedibile, dati i temi libertini del soggetto, il film in un primo momento fatica a decollare nelle sale ma, a distanza di un anno, inizia a sbancare ai botteghini e a lasciare il segno nelle teste degli spettatori. Il significato intrinseco del film è la sostanziale derisione dei ruoli che l'essere umano, stupidamente, impone a se stesso e agli altri,auto imprigionandosi in una dimensione di obblighi stupidi per quanto forzati, ridicoli per quanto presi sul serio. Uno dei temi presi sotto mira più di frequente dal Rocky Horror durante tutto il suo svolgimento è la sessualità ed i suoi molteplici aspetti: qui viene sostanzialmente derisa la virilità tipica del maschio occidentale ed il servilismo della donna nei suoi confronti; il protagonista maschile (tipico fidanzatino borghese dotato di un orgoglio stupidamente machistico) cede alle voglie del dottor Frank'n'Furter gettandosi in un rapporto omosessuale, la protagonista femminile scopre una nuova determinazione praticando sesso con più persone rendendosi conto della stupidità del legarsi ad una sola persona per tutta la vita...
La carne al fuoco è tanta e i temi, a tutt'oggi, suonano ancora scottanti: omosessualità repressa, rimessa in discussione del vincolo del matrimonio, gender confusion, promiscuità sessuale, eterna discussione sul significato ultimo del termine libertà. Il film, nonostante un involucro apparentemente naif, è un coacervo di tematiche filosofiche piuttosto alte e gli interrogativi che lascia al suo termine son di quelli che non fan dormire la notte tanto sono intensi e coinvolgenti.
La domanda che ora nasce spontanea è la seguente: com'è possibile che un film così deliberatamente sovversivo non abbia generato una reazione da parte delle schiere di benpensanti che, allora come oggi, son seduti sui seggioloni del potere? Ed infatti la reazione ci fu ma, essendo questo un mondo libero ed essendoci sempre il colosso sovietico a rompere i coglioni, senza mai infierire sul film direttamente: sarebbe stata una sciocchezza in piena guerra fredda censurare o peggio ancora ritirare un film sulle libertà individuali. Gli stati occidentali non hanno bisogno di uccidere o di reprimere, la fiducia dell'elettore se la iniziano a plasmare da quando questo è nella culla e, quindi, sostanzialmente non fanno altro che solleticarlo dove, si sa, questo è più sensibile (il sesso appunto): nel 1978 il paese dei bazzoni per eccellenza (USA) vede uscire una delle più grosse puttanate partorite da mente umana: Grease. Questa sottospecie di film per sottosviluppati/e è la completa antitesi del Rocky Horror Picture Show. La società rappresentata dal film è quella degli Stati Uniti nel 1958 e non c'è sequenza del film che non faccia rabbrividire o quanto meno svilire chi lo riesca a guardare con occhio critico e non condizionabile, la colonna sonora (in un accenno di sfida) è sullo stesso stile del musical inglese ma inevitabilmente peggiore ( alcune canzoni fanno cascare le palle tanto sono brutte e melense). Gli ideali ivi proposti sono agghiaccianti e come il Rocky horror il sesso è il primo chiamato in causa nel film:
la protagonista della pellicola, nonostante un'iniziale riluttanza, cambia abbigliamento e comportamento in conformità alle esigenze del suo amato affermandone così la superiorità nei suoi confronti. La sfida di corsa automobilistica tra le due bande rivali vede come posta in palio le ragazze della banda dei T-birds ( la donna è solo un oggetto dell'uomo e di essa egli dispone in quanto proprietà). L'unico personaggio libertino del film ( Betty Rizzo, interpretata dall'attrice Stockard Channing) viene punita (da dio e dalla società borghese) rimanendo incinta in seguito ad un rapporto occasionale, esperienza che la porta alla riflessione ed, in seguito, all'abiura nei confronti del suo passato da "viveuse" decidendo d'intraprendere una relazione stabile con un tamarro inguardabile.
Il film, data la sua semplicità di base e l'esplosione di due pezzi della colonna sonora ( l'orribile summer nights e l'insopportabile the one that i want) nelle classifiche di tutto il mondo, diventa immediatamente un successo planetario lasciando al mondo un chiaro messaggio di fondo: il rocky horror picture show è un film tanto carino ma badate che il mondo è sempre funzionato in modo diverso ( molto funzionale in tal senso il fatto che il film Grease sia ambientato nel 1958) e non si può certo credere che gli ideali libertari e libertini proposti dalla pellicola britannica non possano far altro che condurre tutto in un caos sconfinato. L'ordine e la tranquillità, si sa, si paga con la rinuncia a certi "vizi".
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