giovedì 13 gennaio 2011

L'angolo della poesia

A me, per quel che riguarda la mia sfera personale intima privata, i professionisti stanno sul cazzo. Gli uomini in giacca e cravatta, sempre e comunque con la ventiquattrore alla mano, sono ormai una costante in ogni città. Viaggiano su macchine enormi, parlano di continuo al cellulare, hanno sempre la barba fatta ed una faccia a culo da mostrare a chiunque. Ogni mattina li guardo fare colazione mentre vado a lavoro ( perchè io ho degli orari, loro no). Questo è quello che provo:
                                  LA COLAZIONE (DI MERDA) DEL PROFESSIONISTA ( DI MERDA)
I professionisti bivaccano
su tavoli bianchi
consumando l'inconsumabile
ridendo 
scalpitando
scorreggiando
e mangiando la merda
che rivomiteranno 
nelle bocche capaci dei loro stimabili clienti
che felici
ingurgiteranno
dando assenso e vita
a nuovi obbrobri
scempi
malattie

Moderni baccanali
di gente sfrontata
senza limiti
senza ideali
senza freni
senza museruola
Abituati al successo
successo
che porta declino
aumenta tasse
ed età pensionabile
Bivaccando e scorreggiando

ed io torno a lavoro
col mal di gola
il mal di cuore
il mal d'esistere
e la speranza ( peggiore dei mali)
di non dover mai
e dico mai
aver bisogno di loro

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.