martedì 23 novembre 2010

L'angolo della poesia

Lasciarsi nel 2010 è un pò, per chi ha la  mia età,  vedersi ingiustamente strappati alla tranquillità della relazione ed essere gettati un'altra volta ancora nell' angosciante gola del celibato moderno, sempre più privi dell' entusiasmo che un tempo infiammava il primo onanismo adolescenziale e dello straripante desiderio di conoscere le girls in ogni minimo dettaglio. Ormai il fisico non è più quello di una volta, la voglia di confrontarsi con altre persone scema e il rituale del corteggiamento ha perso il suo fascino ed è rientrato in una routine squallida e sempre più priva di senso. Non resta altro da fare che invocare antiche divinità pagane al fine di suscitare scompiglio nel genere umano, per deragliarlo verso il tuo stesso stato d'animo: la tristezza, il disagio, le emorroidi...
                                                                  ANUBI
La ragazza mi ha lasciato
dio cane
ed ora
come orrendo contrappasso 
piaccio solo a vecchie e femminielli palestrati
quale destino mai riuscì ad essere più ingrato?
morir d'atroci agonie?
Giammai! 
Almeno tutto ciò conoscerebbe certamente un termine
cessando in un dolce oblio
in cui il non esistere
 dolce mi è come il miele
 e invece no
dio cane
insisto nell'esistere
e nell'esistere mi logoro
in un' infinita conta
di ciò che avevo
non ho 
e non riavrò mai più 
dio cane

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