sabato 16 ottobre 2010

L'angolo del poesia

 Ogni tanti son dedito alla scrittura di robe particolareggiate e caratterizzate dal suono aulico di alcune parole che non capisco ma che comunque scrivo poiché se no mi annoio ( e vi assicuro che io mi annoio duro). Come tutti voi non saprete, ho perso casa ma tuttavia ci sto sempre e, finché ci sto, per arrivarci devo passare da un loculo osceno ove le persone consumano gli aperitivi e parlano di merda con le loro bocche di merda. La cosa che mi incuriosisce è il fatto che l'utente caratteristico dell'eppi auar non esiste, infatti esso ( l'eppi auar ) è soggetto a forme di frequentazione trasversale  sia dal punto di vista sociale che politico. Tra queste forme di vita le mie preferite sono le neo famiglie ( mammina, babbino e bimbino di merda sul passeggino) che, totalmente decisi a rifiutare il ritiro dalla vita sociale, si gettano a corpo morto nelle situe ove la house spinge a manetta, il cocktail è tosto anche se annacquato e i baristi sono simpatici come una badilata data bene in mezzo ai coglioni. A loro (le neo famiglie)  dedico questa mia poesia che ho scritto con tanto affetto ed empatia:
                                            M.D.M
Le madri moderne fanno figli
e li fanno per abitudine 
o per preservativi rotti 
in macchine orrende
con uomini orrendi
che l'obbligo
in seguito
fa divenire padri
padri inutili


Consumano aperitivi inutili
coi loro sorrisi inutili
mentre i bambini piangono nei passeggini
di un pianto inutile
molti di loro cresceranno tonti
ignoranti, stupidi, squallidi ed inutili
inutili quanto i loro padri
ma anche moderni, tecnologici, smaliziati, spigliati
come le loro madri
le loro madri di merda

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.